Buongiorno Lettori!
Oggi il blog compie ben 12 anni!! E a me sembra sempre che tutto sia iniziato ieri... Ma non voglio fare la nostalgica e anzi penso che il modo migliore per festeggiare sia quello di parlarvi di un libro. Non potevo certo scegliere una lettura qualunque e vi parlerò di Il passato è un morto senza cadavere di Antonio Manzini.
IL PASSATO È UN MORTO SENZA CADAVERE
#14, Rocco Schiavone
di Antonio Manzini
Sellerio Editore | La memoria | 576 pagine
ebook €10,99 | cartaceo €17,00
22 ottobre 2024 | link Amazon affiliato
Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po’ di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. Sanna era abbiente se non addirittura ricco, ma senza occupazione, nel tempo aveva cambiato periodicamente residenze in tutto il Nord Italia, sporadiche e superficiali amicizie, qualche amore senza conseguenze, parenti lontani e poco frequentati: insomma, «una specie di ectoplasma ai margini della società ». A complicare le cose, c’è il rebus del taccuino trovato nella sua abitazione, una lista di nomi, sigle e numeri indecifrabili. Il quadro è quello di un uomo in fuga. Ma una fuga lunga, senza fine, se non fosse stato per quell’urto in montagna. Per vederci chiaro bisogna indagare nel passato, andando il più a fondo possibile, un passato che fa sprofondare il vicequestore di Aosta negli anni di gioventù di un gruppetto affiatato. Rocco vorrebbe procedere come al solito, pesante come un pugno e sottile come uno stiletto, ma è di sottigliezza che ha soprattutto bisogno, anche perché si fa sempre più drammatico il timore per la scomparsa inspiegabile di una persona, una donna, a cui qualcosa di intenso lo lega.