Buongiorno lettori!
Sopravvissuti alle abbuffate natalizie? Io non ho fatto moltissimo in realtà , però il giorno di Natale me lo sono presa tutto per me, non per fare cose che dovevo fare ma per fare quello che volevo fare. Ho visto un film, guardato qualche puntata di serie tv e soprattutto ho finito il libro che avevo in lettura, libro che mi stava piacendo ma per un impegno o l'altro mi stavo trascinando da un po'. E oggi vi parlo proprio di quel libro, Omicidio in biblioteca di Sulari Gentill.
Buongiorno lettori!
Ultimi giorni pre natalizi, poi si inizieranno le tavolate e non ce ne sarà più per nessuno. Da me non faremo chissà che ma io oramai ho una solida tradizione per il 25: letto, copertina, cane e tv. Ho un po' di serie da finire, voglio iniziare quella di Percy Jackson e guardare un paio di film. Poi la sera in prima serata c'è Alberto Angela e io non voglio sentire niente e nessuno. Credo sia l'unico giorno dell'anno in cui spengo il cellulare.
Sempre di Natale parliamo (più o meno) con la recensione di oggi, I sorrisi non fanno rumore di Enrica Tesio.
Buongiorno lettori,
ho impiegato un sacco di tempo per terminare il libro di cui vi parlerò oggi. Sono stata un po' impegnata tra lavoro e casa ma anche il libro stesso purtroppo non ha aiutato. Si tratta di Come uccidere il tuo capo di Rupert Holmes (per la cui copia ringrazio la casa editrice Einaudi).
Buongiorno lettori!
-1 all'8 dicembre, -1 all'albero di Natale! Perché si, io l'albero lo faccio rigorosamente l'8 dicembre, sono tradizionalista! Quindi facciamo passare quest'ultima giornata di lavoro e poi fino a lunedì non voglio sentire nessuno! Solo albero, libri, qualche film... la pace insomma.
Ma prima di andare in ufficio vi lascio la recensione di L'ufficio degli affari occulti di Éric Fouassier.
Buongiorno lettori!
Gli ultimi giorni sono stati un po' pigri per me. Avevo voglia di leggere ma non tanto di scrivere e quindi mi sono limitata a fare quello che mi andava e, tra un salto e l'altro in ufficio, ho letto ben due libri. Iniziamo con il primo (che in realtà è il secondo che ho letto, ma vabbè). Si tratta di Diva di Daisy Goodwin, per la cui copia ringrazio la casa editrice Sonzogno.