Recensione: Caterina Howard. La regina scandalosa - Alison Weir
Buongiorno lettori!
Qualche settimana fa, mentre cercavo convulsamente nuove uscite, mi sono accorta che da lì a poco sarebbe uscito un nuovo libro di Alison Weir, un libro che, soprattutto dopo il precedente, stavo aspettando con ansia perché sapevo (sapevooo) che mi avrebbe dato delle gioie, e così è stato! Di cosa parlo? Ma di Caterina Howard. La regina scandalosa, per la cui copia ringrazio il sempre preciso e puntuale ufficio stampa Beat (Neri Pozza).
Inutile provare a prendersi in giro: bramava la gloria eterna, con tutta se stessa, ma a che prezzo l'avrebbe ottenuta?
Io lo sapevo che il romanzo dedicato alla quinta moglie di Enrico VIII sarebbe stato una lettura friccicarella e succulente. Dopo aver letto la vicenda di Anna di Kleve, infatti, ero rimasta certo impressionata per il suo saper sopravvivere alla corte inglese e alle inclinazioni di un sovrano mica tanto di carattere semplice, ma , ammettiamolo, che noia! Accondiscendente e accomodante, Anna aveva capito che farsi da parte buona buona e in silenzio sarebbe stata la sua fortuna ma, per noi lettori, è mancato un po' di intrigo.
Fortuna che subito dopo Enrico di invaghì di Caterina Howard... e niente sarebbe stato più come prima! Perché siamo tutti portati a credere che l'eroina tragica e appassionante per eccellenza tra le mogli del sovrano inglese fu Anna Bolena (mica a caso Donizetti ci fece una tragedia lirica) ma no, cari lettori, Caterina Howard lo fu per molti versi molto di più. La sua vita è stata brevissima, verrà decapitata a soli 21 anni, ma piena di tragedie, amori, viaggi, intrighi. Parte già male, infatti Caterina rimane presto orfana di madre, con un padre perdigiorno che non seppe far fruttare la vera fortuna che il fato gli diede, l'appartenenza ad un casato prestigioso come quello degli Howard. Povero in canna e in perenne bolletta non seppe approfittare della compiacenza della corona. Ma Caterina è bella, graziosa, elegante, ha tutto il potenziale per fare un matrimonio vantaggioso per tutti. Viene spedita, armi e bagagli, prima dalla zia materna e, dopo qualche anno, niente meno che a Norfolk House come dama di compagnia della Duchessa Vedova. Ed è qui che le vicende di quella che è poco più che una bambina iniziano a diventare turbolenti, tra amori e passioni appena sussurrate e poi pienamente vissute al di fuori del matrimonio. Non è cosa di poco conto soprattutto perché nel futuro di Caterina c'è ben altro. Spinta dallo zio Norfolk e dalla stessa duchessa vedova Caterina entra prima nel seguito della nuova regina, Anna di Kleve, e poi nelle grazie dello stesso Re, che poco preso dalla regina tedesca e desideroso di accrescere la propria discendenza, decide di divorziare e di sposare proprio lei. Tutto il resto, come si dice è storia. Caterina sarà regina per soli pochi mesi, dopo di che verrà allontana da corte perché non vergine al momento del matrimonio reale e poi condotta al patibolo perché accusata di adulterio (e quindi di tradimento). Come sua cugina Anna Bolena verrà decapitata.
Per tutto il libro, scritto sempre in maniera magistrale come solo la Weir ci ha abituati, sei portata a dare della stupida a questa ragazzina. Ok, sei stata più volte manipolata da chi nella corte inglese sguazzava da un po' più di tempo, ma cara Caterina devo dire che proprio furba non sei stata. Non solo ti sei concessa prima del matrimonio, ma lo hai fatto praticamente davanti a testimoni che, sia mai, muti non sanno stare. E vabbè, passi questa. Il tuo problema, Caterina, è che anche dopo aver conquisto il cuore di Enrico non sei riuscita a farti due conti. Il Re in fondo in fondo non ti dispiaceva e ti concedeva tutto, favori, soldi, gioielli, di tutto e di più, ma tu, invece di aspettare buonina buonina che il buon re trapassasse a miglior vita (e ci è pure andato vicino più volte) non hai saputo trattenerti e hai dovuto continuare incontrare Tom Culpeper, che uno stinco di santo non era. E anche qui non ti è bastato. Accusata di non essere arrivata vergine al matrimonio e quindi di aver ingannato il Re, invece di dichiarare effettivamente valido il "matrimonio" con Francis, in modo da essere si bigama ma anche non sposata quindi col Re e di conseguenza non punibile con la vita, hai dovuto negare e rinnegare ciò che invece era vero. Niente Caterina, non ne hai azzeccata una, eri accecata dalla lussuria sfrenata e dalla tua vanità e hai completamente perso il senso non solo di ciò che fosse giusto o sbagliato ma anche di ciò che fosse conveniente o meno.
Di Caterina Howard si possono dire tante cose, ma una su tutte mi sento di sottolineare: fu una sciocca, la più sciocca tra le regine Tudor. Fu tanto amata da Enrico, la cui voce anche qui ahimè manca totalmente, ma non seppe meritarsi questo amore. Ingenua? Sicuro, alla fine era una bambina, ma il sangue della Bolena era ancora caldo e lei, da cugina, avrebbe dovuto imparare anche dagli errori altrui. Si rese conto di tutto ciò troppo tardi, quando rinchiusa nella Torre di Londra si fece portare il ceppo della decapitazione per fare delle prove. Anche in punto di morte ebbe la meglio la sua vanità, il presentarsi al Creatore in maniera composta, con il rimpianto di non potere più indossare le splendide gemme della corona inglese. Ah che sciocca Caterina, avevi tutto ma non hai saputo tenertelo.
Nipote del potente Duca di Norfolk, nonché cugina di Anna Bolena, la giovane Caterina Howard, nonostante l’alto lignaggio della sua famiglia, cresce in condizioni di semipovertà. Dopo la morte della madre, e a seguito dei numerosi debiti contratti dal padre, la bambina viene mandata a Lambeth, ospite della duchessa vedova di Norfolk. È consuetudine, per i bambini nobili, essere allevati presso famiglie importanti, e Caterina ha ormai l’età giusta per acquisire le abilità, la grazia e l’eleganza che le saranno utili per contrarre un buon matrimonio, o addirittura per ottenere un posto a corte. Ma a Norfolk House, nonostante la sorveglianza di Madre Emmet, la notte i corridoi si riempiono di sussurri e risate soffocate. Nella residenza sono ospitate e educate altre giovani di origine aristocratica che, al calare delle tenebre, si dilettano in banchetti clandestini e incontri segreti, sotto gli occhi curiosi della piccola Caterina. Anni dopo, divenuta una giovane donna di grande fascino, Caterina verrà introdotta a corte come damigella d’onore di Anna di Kleve, la nuova moglie del re. Ma, sotto la scaltra guida del Duca di Norfolk, diventerà presto una pedina fondamentale per le alleanze politiche dell’Inghilterra. Il suo compito, però, è tutt’altro che semplice: dovrà persuadere sua maestà a trovare un pretesto per divorziare dalla consorte, farsi incoronare regina e donare al re un erede, per garantire la successione. Un compito in cui altre quattro donne, prima di lei, hanno fallito, e che rischia di trasformarsi in una trappola letale quando il suo scabroso passato verrà alla luce. Dopo aver raccontato le prime quattro mogli di Enrico VIII, Alison Weir tratteggia il vivido ritratto di Caterina Howard, la cui rapida ascesa al trono, costellata di scandali, condusse in breve verso una fulminea e tragica caduta. «Stupefacente. Caterina emerge dalle pagine di questo splendido romanzo come una donna affascinante, vivace e, alla fine, tragicamente ingenua. Questa storia vi ammalierà e vi spezzerà il cuore». Tracy Borman «Il migliore finora. Alison Weir ha catturato la personalità di Caterina Howard con grande comprensione, empatia e rispetto». Carol McGrath
CATERINA HOWARD. LA REGINA SCANDALOSA
(#5, Le sei Regine Tudor)
di Alison Weir
Beat | SuperBeat | 512 pagine
ebook €19,00 | cartaceo €19,00
14 aprile 2022 | link Amazon affiliato
Alla prossima
1 comments
Bella recensione, effettivamente questa ragazza fu sfortunata, ma soprattutto stupida. Possibile che non sapesse che l'adulterio equivaleva alla morte?
RispondiEliminaParlano tutti bene di questi romanzi, aspetto quello sulla Parr e poi li inizierò.
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