[Bookswiffer] Recensione: The Help - Kathryn Stockett
Buongiorno lettori!
Anche nel 2022 torna l'appuntamento con il Bookswiffer, la rubrica che potete trovare tra il Lisoform e l'Ace Gentile (ovviamente i marchi citati sono estranei a tutto ciò), bella linda e priva di macchie e polvere! Tuttavia con Laura e la Bacci abbiamo deciso di cambiarla un pochino e quindi abbiamo inventato il Bookswiffer annuale!! Se ci seguite su Instagram già saprete tutto, ma lo ripeto anche qui. Ognuna di noi ha acchiappato dalla propria libreria 6 libri praticamente dimenticati lì dopo averli acquistati in tutta fretta. Le altre hanno scelto tra questi 3 libri che la proprietaria dovrà leggere durante tutto il corso dell'anno, quando riesce o ha voglia, più un libro jolly da leggere una volta terminati gli altri 3. Che ne dite? Vi piace come idea?
Io ho voluto iniziare da brava lettrice con uno delle letture spolverate già nel primo mese dell'anno (anche perchè qui pare che già da aprile la sottoscritta verrà risucchiata dal vortice lavorativo... aiuto!) e ho letto The Help di Kathryn Stockett.
"Metà di questa roba non c'entra niente con i diritti della gente di colore. Sono solo cose di tutti i giorni". Mi squadra da capo a piedi. "A me sembra che lei stia solo scrivendo sulla vita".Rimango con la matita a mezz'aria. Ha ragione. Mi rendo conto che è proprio ciò che voglio.
Lo so lo so, mi devo mettere in ginocchio sui ceci per aver letto solo ora questo libro, reso famosissimo dall'omonimo film (che però ho visto più volte!). Ma vi dico quello che ho detto anche a Lallì quando mi ha cazziata per questa mia pecca: io sono una, i libri sono tanti! E comunque ecco che ho colmato questa mia lacuna.
La storia immagino sia nostra e stranota. The Help è ambientato a Jackson, Mississippi, nel 1963 e racconta la storia di un mondo (reale) diviso in due: i bianchi da una parte, i neri dall'altra. Narra la storia di Miss Eugenia "Skeeter" Phelan che una volta tornata dall'Università cerca il proprio posto nel mondo, magari dietro una macchina da scrivere, perchè questo vorrebbe fare Eugenia, lavorare nell'editoria, scrivere su un giornale, mettere la propria firma su un articolo che tutti possano leggere. Ma non è semplice per una ragazza di buona famiglia fare una cosa del genere nel sud degli Stati Uniti nel 1963, soprattutto se quello che tutti si aspettano da te sia di sposarti e fare figli. Ma questo libro parla anche di Aibileen e Minny, due donne di colore che lavorano come domestiche per le famiglie bene e bianche della città. Skeeter, Aibileen e Minny si ritroveranno tutte e tre dietro una macchina da scrivere per condividere un progetto segreto, quello di scrivere un libro.
Temevo un po' questa lettura, perchè il film mi era piaciuto molto e l'ho visto diverse volte. Avevo quindi paura di non venir catturata dal racconto e la parte iniziale stava facendo avverare tutti miei timori. Il libro non ingranava, la lettura proseguiva lenta, i personaggi erano adorabili, ma... facevo proprio fatica. Le prime 100 pagine circa mi hanno seppellito il morale, giù giù, sempre più giù. Ma per fortuna sono testona e ho continuato, perchè passato questo dolente inizio ecco che il libro ti piglia e ti porta con sé nel caldo Mississippi e nelle case delle famiglie di Jackson, quelle grandi e ricche ma anche nelle piccole case delle domestiche e nelle loro famiglie grandi, caotiche e a volte complicate. In un baleno mi sono ritrovata a leggere e a non staccarmi più dalla storia di Aibileen e Minny e degli altri abitanti della città.
La storia è agghiacciante nella sua normalità. Perchè questo vuole dirci questo libro: il razzismo non si inventa, non si crea, non si scopre dall'oggi al domani, è un morbo che è insito nella società, che ha le sue radici nel passato ma si fa sempre più forte, generazione dopo generazione. Ma non per questo non lo si può combattere, parlandone, raccontando, mostrando, esattamente come ha fatto Kathryn Stockett raccontandoci la storia di Aibileen e Minny. Ma anche di Skeeter, perchè è anche un libro sulle donne. Protagoniste, nel bene o nel male, sono infatti donne, che cercano di sopravvivere ad un mondo di soprusi e paure, o che cercano di non seguire la strada già battuta dalle altre, o ancora donne che vogliono essere felici, che combattono la malattia, donne che soffrono per non essere come tutte le altre.
Quello che mi ha più colpito è però la nota finale dell'autrice che ci racconta come The Help è entrato nella sua vita, lei ragazza del sud allevata da una domestica di colore, Demetrie. In queste poche pagine riesce a riassumere tutto il libro, dal ruolo fondamentale che Demetrie ha avuto nella sua vita e nella sua crescita, alle leggi che regolamentavano i rapporti tra bianchi e neri. Sul finale dice quello che ho pensato per tutte le 500 pagine del romanzo:
Di un fatto sono sicura: non credo di sapere che cosa significasse davvero essere una donna nera in Mississippi, specialmente negli anni Sessanta. Penso che nessuna bianca che stacca un assegno per pagare una nera possa mai capirlo veramente. Ma cercare di farlo è essenziale per un essere umano.
Mi è piaciuto? Non credo che in questo caso abbia senso farsi una domanda del genere. Quello che posso dirvi è che questo libro mi ha fatto riflettere su tante cose, prima su tutte sulla fortuna che ho nel potere avere sogni e possibilità, ma anche su cosa esattamente l'umanità non abbia ancora capito, cosa non ha imparato da un passato che in realtà si trova ad appena una svolta da noi.
È l'estate del 1962 quando Eugenia "Skeeter" Phelan torna a vivere in famiglia a Jackson, in Mississippi, dopo aver frequentato l'università lontano da casa. Skeeter è molto diversa dalle sue amiche di un tempo, già sposate e perfettamente inserite in un modello di vita borghese, e sogna in segreto di diventare scrittrice. Aibileen è una domestica di colore. Saggia e materna, ha allevato amorevolmente uno dopo l'altro diciassette bambini bianchi, facendo le veci delle loro madri spesso assenti. Ma il destino è stato crudele con lei, portandole via il suo unico figlio. Minny è la sua migliore amica. Bassa, grassa, con un marito violento e una piccola tribù di figli, è con ogni probabilità la donna più sfacciata e insolente di tutto il Mississippi. Cuoca straordinaria, non sa però tenere a freno la lingua e viene licenziata di continuo. Sono gli anni in cui Bob Dylan inizia a testimoniare con le sue canzoni la protesta nascente, e il colore della pelle è ancora un ostacolo insormontabile. Nonostante ciò, Skeeter, Aibileen e Minny si ritrovano a lavorare segretamente a un progetto comune che le esporrà a gravi rischi. Il profondo Sud degli Stati Uniti fa da cornice a questa opera prima che ruota intorno ai sentimenti, all'amicizia e alla forza che può scaturire dal sostegno reciproco. Kathryn Stockett racconta personaggi a tutto tondo che fanno ridere, pensare e commuovere con la loro intelligenza, il loro coraggio e la loro capacità di uscire dagli schemi alla ricerca di un mondo migliore.
di Kathryn Stockett
Mondadori | Oscar Bestsellers | 526 pagine
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16 agosto 2016 | link Amazon affiliato
Alla prossima
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