Recensione: Il libraio di Venezia - Giovanni Montanaro

by - settembre 16, 2021

Buongiorno lettori!
Durante l'estate non ho letto quasi niente ma ho sempre tenuto sotto controllo le uscite e la mia Wish List su Libraccio, in attesa di trovare qualche buona occasione tra l'usato. Ho avuto così modo di portarmi a casa Il libraio di Venezia di Giovanni Montanaro, libro che tenevo d'occhio da un po'.


La vita porta sempre qualcosa che non ti aspettavi, o che non ti aspettavi così.

A Campo San Giacomo si conoscono un po' tutti. Anche se negli anni la merceria ha chiuso e il bar è passato di proprietà in proprietà fino all'arrivo di Chung, le facce sono quelle. Tra loro c'è anche Vittorio, il libraio della Moby Dick. A guardare dall'alto la nostra voce narrante, una signora con qualche problemino dovuto all'età che si affaccia appena alla finestra ma che vede tutto. È a quella finestra anche la notte del 12 novembre 2019 quando l'acqua alta invade la città e aiutata dal vento sale a quota 187 cm. L'acqua è ovunque, tracima dai canali, invade le strade, sbatte contro le paratie, trascina gondole, vaporetti, edicole, viene su dai pavimenti, impregnati all'inverosimile. L'acqua è ovunque, l'acqua bagna tutto, non c'è modo di fermarla. 

Il libraio di Venezia è un libro di poche pagine ma che ha saputo darmi sensazioni molto contrastanti. Le prime pagine mi hanno lasciato piuttosto perplessa, convinta di essermi sbagliata nel capire il genere del romanzo. Troppo rosa, una storia d'amore improvviso, con qualche cliché di troppo. Non capivo, anche perchè lo stile mi piaceva, come anche il punto di vista particolare, esterno, quasi onnisciente ma anche molto vicino ai personaggi. 
Quando il racconto è entrato nel vivo e gli sms del Centro Maree hanno iniziato a susseguirsi, mi sono sentita più sicura nella lettura, ho trovato quello che mi aspettavo. Ho trovato il racconto di una notte e di giorni terribili, fatto da chi in quei giorni era lì a salvare il più possibile e a pulire subito tutto, ben sapendo che in poche ore l'acqua sarebbe tornata e con lei i detriti, il sale, la rovina. 

Questa parte centrale ma anche il post alluvione, con le sue storie di aiuto e solidarietà mi sono molto piaciute, le ho trovate intense e coinvolgenti, molto umane e toccanti. Resto perplessa sulla storia d'amore, sinceramente poco centrata e un po' banale, messa lì senza un vero motivo. 

Ma questo è anche un libro che parla di libri e librerie. Non potrebbe essere altrimenti. Terminata la storia c'è un piccolo regalo che l'autore fa ai suoi lettori. Una piantina seguita da una guida delle librerie di Venezia, poche righe per conosce come sono nate e chi si trova dietro ai loro scaffali. E a coronare questo regalo un piccolo gesto d'aiuto: per ogni copia venduta 1€ andrà al fondo Mibact per gli acquisti delle biblioteche pubbliche nelle librerie italiane. Ehi tu, si tu lettore che hai appena preso un libro in biblioteca, magari il romanzo che hai in mano è stato acquistato anche con questo piccolo aiuto! 

In conclusione, Il libraio di Venezia è stata una lettura rapida, in parte riuscita in parte no, che forse doveva essere più centrata sul cuore del racconto lasciando da parte un contorno che non ha molto senso.


In campo San Giacomo, a Venezia, c'è la Moby Dick, una libreria di quelle "che ti sorprende che esistano ancora, anche se ci sono in ogni città, tenaci come guerrigliere, eleganti come principesse". Il suo libraio si chiama Vittorio, ha passato i quarant'anni, vive per i suoi libri, combatte per continuare a venderli. Un giorno incontra Sofia, gli occhi chiari e le risposte svelte, che prende l'abitudine di andare a trovarlo. Il 12 novembre 2019, però, 187 centimetri di acqua alta eccezionale inondano le case, i negozi, sommergono gli scaffali di Vittorio. Le pagine annegano, e "campo San Giacomo è pieno di libri perduti, e pare che tutto sia perduto". Giovanni Montanaro, che ha vissuto in prima persona i giorni tragici dell'inondazione, li racconta in un modo lontano dalle cronache che hanno commosso il mondo. Racconta l'angoscia dell'acqua che sale, che distrugge, ma mostra anche un'altra Venezia, i giovani, i cittadini che reagiscono, l'allegria nata in mezzo allo sfacelo, fatta della capacità di aiutarsi, di rinascere. Personaggi, emozioni, colpi di scena il cui cuore è Venezia, sono i librai, è l'amore per i libri e l'amore che nasce grazie ai libri, è la tenacia di salvare le cose più care, a ogni costo. Un racconto che non rappresenta più soltanto Venezia ma diventa il simbolo di ogni improvvisa, tragica emergenza e di ogni faticosa rinascita. Per la prima volta Vittorio pensa che quei libri non sono morti, anche se sono ammaccati, anche se non sono più perfetti – come capita agli uomini, di ammaccarsi, ma poi di restare vivi.

IL LIBRAIO DI VENEZIA
di Giovanni Montanaro
Feltrinelli | I Narratori | 144 pagine
ebook €3,49 | cartaceo €12,00 | 12 novembre 2020 | scheda Feltrinelli

Alla prossima









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