Recensione: Il processo Mitford - Jessica Fellowes
Buongiorno lettori!
Il libro di cui vi parlerò oggi non è per me una sorpresa ma una conferma. Il 3 dicembre è uscito un nuovo capitolo della serie de I Delitti Mitford di Jessica Fellowes, il quarto, dal titolo Il processo Mitford, per la cui copia ringrazio la casa editrice Neri Pozza. Ecco la mia recensione.
IL PROCESSO MITFORD
(#4 I Delitti Mitford)
di Jessica Fellowes
Neri Pozza | I narratori delle tavole | 320 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,00
3 dicembre 2020 | scheda Neri Pozza
Inghilterra, 1932. Una fede d'oro brilla alla mano sinistra di Louisa Cannon, il segno tangibile che la dama di compagnia di casa Mitford, è finalmente convolata a nozze con Guy Sullivan, sergente del Dipartimento d'investigazione criminale di Londra. Louisa non sta nella pelle, dopo anni al servizio dei Mitford, può finalmente congedarsi dall'illustre famiglia e, visto che Guy le ha pagato un corso di stenografia, trovare magari lavoro negli uffici del Tribunale. Così, quando Nancy, l'audace e socievole primogenita dei Mitford, le propone di accompagnare in una crociera di tre settimane Lady Redesdale, Diana, Unity e Decca, Louisa non esita a declinare con fermezza l'invito. Lo scopo di Nancy è chiaro: allontanare Diana dal suo amante, Sir Oswald Mosley, il fondatore dell'Unione britannica dei fascisti, l'impenitente donnaiolo che la scrittrice di casa Mitford ha battezzato Sir Orco. Tuttavia, quando uno sconosciuto col mento lungo e la carnagione giallastra si presenta al cospetto di Louisa e, a nome del governo britannico, le rivolge lo stesso invito, la ex dama di compagnia di casa Mitford non può fare altro che ascoltare e assentire. Il governo ha bisogno che lei parta per la crociera e sorvegli Diana Guinness e sua sorella minore, la signorina Unity Mitford, entrambe iscritte all'Unione britannica dei fascisti, annotando ogni loro incontro, ogni movimento insolito. Ne va della salvezza della Gran Bretagna. A bordo della Princess Alice, una delle navi più recenti della Empire Line, Louisa cerca di tenere fede al suo impegno per la salvezza del paese. Tra partite di bridge e passeggiate sul ponte osserva con cura ogni minimo gesto delle due sorelle. Il viaggio prende tuttavia una piega amara e inaspettata quando un passeggero, Joseph Fowler, viene trovato brutalmente assassinato nella sua cabina. Tornati a Londra, il caso è affidato all'avvocato Tom Mitford e Louisa, suo malgrado, si ritroverà coinvolta nell'indagine... Quarto capitolo della fortunata serie dei Delitti Mitford, Il processo Mitford vede nuovamente protagoniste le leggendarie sorelle Mitford nell'Inghilterra degli anni Trenta, anni di furori ideologici, tradimenti, passioni proibite e giochi pericolosi.
Unity, Diana e Nancy Mitford nel 1932 (@Hulton Archive/Getty Images) |
A fare da comune denominatore è sempre Louisa Cannon, prima cameriera di casa Mitford, quindi della sola Diana; ora la ritroviamo novella sposa del poliziotto Guy Sullivan, ma Louisa non si può godere neanche il giorno delle nozze perchè a Londra dimostrano lungo le strade i gruppi vicini al partito fascista inglese di Sir Oswald Mosley, si temono tafferugli e Guy è costretto a lasciare il banchetto nuziale.
Poco importa però, perché Louisa è finalmente felice: ha sposato l'uomo che ama, può lasciare il servizio e non avere più a che fare con le Mitford e pensare a crearsi una vera carriera come dattilografa negli uffici del tribunale. Ma non saremmo nelle prime pagine di un romanzo se un losco figuro non avvicinasse Louisa proponendole di aiutare il paese diventando una spia: dovrà imbarcarsi su una nave da crociera come cameriera personale di Lady Redesdale e delle figlie Diana, Unity, Decca e tenere d'occhio Diana, conclamata amante di Sir Oswald Mosley, ma anche la sorella minore Unity, che professa simpatie nazionalsocialiste. Tutto qui? Eh no, perchè Louisa, salita a bordo della Princess Alice, si troverà ad indagare su un caso di omicidio.
Questo quarto libro mi è proprio piaciuto. La storia è stata molto coinvolgente e appassionante. Al suo interno ci sono tanti filoni che si intrecciano senza creare confusione: abbiamo il rapporto tra Louisa e Guy; il mondo dello spionaggio; l'indagine di omicidio; il rapporto tra Louisa e le Mitford; le simpatie filo fasciste delle due sorelle. L'autrice è riuscita a seguire tutti questi spunti, ad intrecciarli tra loro ma anche a portarli avanti in modo metodico. Come sempre nei libri della Fellowes, niente è lasciato al caso e alla fine tutti gli spunti, i piccoli indizi, i personaggi e le loro scelte troveranno un loro perchè.
Ho apprezzato in particolare che questo fosse il più "politico" tra i finora pubblicati quattro romanzi. Prendendo spunto dalla passione di Diana e dalla frivolezza e ingenuità di Unity, la Fellowes ci dà uno spaccato molto importante e puntuale di quella che doveva essere la società inglese nel periodo a cavallo tra le due guerre. Perchè è vero che l'avanzata al potere del nazionalsocialismo in Germania spaventava la gran parte degli inglesi, ma c'era anche un nutrito gruppo che vedeva in questo mostro nero che avanzava qualcosa in cui sperare, una nuova linfa per l'Europa. I motivi di tutto ciò erano molteplici, dalla mancanza di vere informazioni sui metodi di ascesa alla Grande Depressione che aveva colpito tanto l'America quanto buona parte della società europea, dal semplice cambiamento dei tempi al fascino che in qualche modo una figura come Hitler poteva suscitare in persone come Unity. Un esempio su tutti ce lo danno proprio le Mitford che sbarcando a Livorno parlano dei risultati impressionanti dell'operato di Mussolini in Italia. Siamo davanti ad una società in divenire e, nel bene e nel male, Diana e Unity sono un esempio di questa società, così come lo sono le altre sorelle di tutt'altro avviso sulla politica che la stessa Gran Bretagna dovrebbe tenere nei confronti di quello che sta accadendo.
Nel romanzo si sentono già i primi accenni di guerra, si vocifera di armamenti in produzione, ma è sopratutto la guerra sottobanco, quella segreta che per ora possiamo vedere: lo spionaggio, che arruolava tutti i tipi di persone per avere informazioni e che non si tratteneva nell'usare il doppio e il triplo gioco pur di eliminare le mele marce.
Insomma come avrete capito l'azione e l'avventura non mancano in questo libro e ne sono il vero punto forte. Più debole questa volta ho sentito, invece, il personaggio di Louisa che mai come in questo quarto episodio mi ha infastidita, nel suo tentennamento, nel suo in qualche modo disprezzo mal celato nei confronti delle Mitford. L'ho continuamente immaginata con gli occhi rivolti al cielo ogni volta che Diana, Unity o Lady Redesdale voltassero le spalle. Spero per lei in un vero cambiamento nel prossimo libro, qualcosa che la faccia riappacificare con il mondo. E forse qualcosa ci sarà...
Alla prossima
Ringrazio la Casa Editrice per avermi fornito una copia del romanzo.
1 comments
Ho letto tutto delle sorelle e debbo rimarcare sempre con un certo piacere che leggere di loro e delle loro avventure è facile, rilassante , bello immergersi nelle loro atmosfere di epoca vittoriana bello notare l'ambientazione i costumi d'epoca, la trama e l'evolversi dei fatti passano quasi in secondo piano ,dopo i personaggi e le loro piccole grandi manie. Questo romanzo pur piacevole è il meno riuscito, ovviamente per me, credo proprio per averlo ambientato non nel terreno fertile della campagna inglese ma su una nave, comunque si può e si deve leggere per continuare la saga.
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