Recensione: La stagione del fango - Antonio Fusco
Buongiorno lettori!
Oggi esce in tutte le librerie il nuovo libro di Antonio Fusco, La stagione del fango. Grazie a Giunti Editore ho potuto leggere in anteprima il sesto capitolo con protagonista Tommaso Casabona.
LA STAGIONE DEL FANGO
Il commissario Casabona #6
di Antonio Fusco
Giunti | M | 240 pagine
ebook €10,99 | cartaceo €16,00
7 ottobre 2020 | scheda Giunti
È l'ennesima notte travagliata per il commissario Casabona, in ferie da una decina di giorni nella sua casa sulle colline di Valdenza: da quando la moglie Francesca lo ha lasciato, il sonno stenta ad arrivare e solo con qualche bicchiere di rhum riesce ad annegare l'insonnia. Ma alle sei del mattino il suono del campanello lo risveglia brutalmente. Chi può essere a quell'ora? Di certo il commissario non immagina che di lì a poco irromperanno gli agenti della sua squadra insieme a Mauro Crisanti, che dirige la Criminalpol di Firenze. Con un mandato di perquisizione. Come è possibile? Di cosa è sospettato? Un'occhiata furtiva al verbale gli rivela la più infamante delle accuse: omicidio. È il momento di agire: così, mentre gli agenti perlustrano le altre stanze, Casabona si cala dalla finestra della camera prima che possano arrestarlo. Quando apprende che la vittima è il dottor Marco Romoli, l'uomo che gli ha portato via l'amore di sua moglie, diventa evidente che qualcuno sta cercando di incastrarlo. Inizia così una fuga rocambolesca per salvare se stesso e il suo onore, che lo porterà fino a Napoli, dove un vecchio boss lo metterà sulle tracce di una fitta rete di rapporti con la camorra. Ma può davvero fidarsi delle sue rivelazioni? E c'è ancora qualcuno dalla sua parte tra gli uomini della sua squadra? Per ottenere di nuovo la libertà dovrà attraversare lande desolate, popolate da maschere e falsi amici, e sarà costretto a smontare, pezzo per pezzo, la macchina del fango che si è messa in moto e che vuole stritolarlo, fino ad arrivare al grande puparo che vi si nasconde dietro.
«Niente è come prima. Tutto cambia intorno a noi. Ogni giorno, ogni ora, ogni momento. Solo che facciamo finta di non accorgercene. Per non essere costretti ad ammettere che si muore tante volte, pur restando vivi.»
E siamo al numero 6. Sei libri ci hanno fatto conoscere e ci hanno parlato di Tommaso Casabona, commissario di Valdenza, padre attento e fiero, marito abbandonato dalla moglie Francesca. Non è un gran momento per Tommaso (beh dopo tutti questi anni mi permetto un attimo di confidenza), in ferie, solo a rimuginare su quel matrimonio finito dall'oggi al domani. Ma neanche in ferie può stare in pace il commissario. Nottetempo suonano alla sua porta, sono gli agenti di Valdenza ma anche quelli della Criminalpol di Firenze. Questa volta però il caso è lui, accusato dell'omicidio niente meno proprio dell'uomo che gli ha portato via la sua Francesca, Marco Romoli, oncologo di grande fama. Casabona è stato incastrato, accusato da un pentito. Il motivo? Dovrà capirlo, dovrà indagare e per farlo c'è un unico modo: la fuga.
Il precedente libro di questa serie mi era sembrato cupo e personale, ma anche con una stanchezza di fondo. In questa nuova avventura del commissario Casabona mi sono trovata davanti ad un'altra situazione ancora. Pur essendo incentrata non su un caso "estraneo" ma su qualcosa di strettamente legato al personaggio, mi è mancato un po' di coinvolgimento personale. È un sensazione strana, in cui Casabona è protagonista del caso e del romanzo ma in cui al contempo l'ho sentito distante da tutto. È qualcosa diffide da spiegare, ma è come se non ci fosse una crescita né del personaggio Casabona né della serie in se. Insomma, ho avvertito in questo sesto romanzo una fase di stallo, di (finta) calma piatta. Dopo tanti romanzi di una serie ci sta e forse questa sensazione è anche specchio della fase di vita in cui si trova Casabona, una fase di attesa, in cui non sa come e se andare avanti.
Quello che non sono riuscita a capire è come collocare questo romanzo. Siamo verso la fine della serie? Ci sarà un nuovo caso per Tommaso? O siamo ad un punto di svolta?
Il racconto è incentrato su un argomento tanto delicato quanto importante: i collaboratori di giustizia. Non a caso, nei ringraziamenti finali, Fusco fa riferimento e una vera e propria dedica a chi è stato ed è tuttora vittima di un sistema che vive in bilico tra giustizia e ingiustizia, con un particolare accenno a Enzo Tortora. Proprio da poliziotto esperto Fusco non punta il dito su tutto il sistema investigativo italiano ma su quelle che sono le mele marce, i cancri di un mondo fatto, lo voglio sperare, soprattutto di persone che nella giustizia credono e che per la giustizia lavorano e si sacrificano.
In conclusione, siamo davanti ad un giallo particolare, che convince e non convince, che ha tanta sostanza, che vuole dare un messaggio non scontato ed importante, ma che risente un po' la lunghezza della serie e forse diventa campanello di allarme per la ricerca di una vera e propria svolta nella vita del buon Casabona.
Alla prossima
Ringrazio la casa editrice Giunti per avermi inviato copia del romanzo.
1 comments
Un romanzo veramente ben scritto non banale o scontato... In attesa del prossimo libro
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