Recensione: Riunione di famiglia - Francesca Hornak
Bongiorno lettori!
E buon inizio settimana.
In questi giorni stanno uscendo (e usciranno) tantissimi libri interessanti, quindi come potete ben vedere sono molto attiva e produco una recensione dietro l'altra. Oggi vi parlo di una uscita recentissima della Mondadori, Riunione di famiglia, romanzo d'esordio di Francesca Hornak.
Riunione di famiglia
di Francesca Hornak
Mondadori | Omnibus | 402 pagine ebook €9,99 | cartaceo €19,00 09 ottobre 2018 | scheda Mondadori |
TRAMA
La villa nel Norfolk piena di spifferi che Emma ha ereditato è perfetta per le festività natalizie e per la prima volta dopo anni è pronta ad accogliere la famiglia Birch al completo. Ci sarà miracolosamente anche Olivia, la figlia maggiore, che di solito è in giro per campi profughi come operatrice umanitaria. In realtà, il ritorno di Olivia non è voluto: in Liberia, durante la sua ultima missione, è scoppiata una terribile epidemia che la costringe a rientrare e a trascorrere una settimana in completo isolamento per assicurarsi di non aver contratto il virus. E quali compagni migliori per questo ritiro forzato che i propri familiari? Chiusi in casa per sette giorni, separati dal resto del mondo senza nemmeno una connessione wi-fi decente, i Birch devono condividere un'inusuale intimità. Resa via via più problematica dai piccoli e grandi segreti che nessuno vuole rivelare fino al termine della quarantena e dai preparativi di matrimonio della figlia più piccola che, all'opposto di Olivia, non è mai entrata in contatto con il benché minimo problema della vita vera. In un'atmosfera sull'orlo della crisi di nervi, che cosa potrebbe peggiorare le cose se non l'arrivo di un ospite decisamente inatteso? Un romanzo che mette a nudo i cortocircuiti tra parenti e ci ricorda che non c'è niente di meglio - e di peggio - di una riunione di famiglia (a Natale). Una commedia divertente e sentimentale nella migliore tradizione inglese.
Forse tutte le famiglie avrebbero bisogno di una settimana di quarantena.Scusate ma per scrivere qualcosa su questo libro ci vuole una colonna sonora adatta. iPhone alla mano, avvio Spotify e cerco lui, signori e signore (più signore), Ed Sheeran! Si perchè chiuso il romanzo mi è subito venuta in mente una cosa: quanto è inglese la famiglia Birch! Leggi questo romanzo e ti ritrovi a prendere il tè alle 17 in punto, a guardare il Royal Wedding con tanto di lacrimuccia ed ad ascoltare Perfect in loop per tutto il tempo.
@Norfolk Churches |
Ammetto che la prima cosa che mi ha colpito del romanzo sia stata la copertina, e da qui è scattata anche la mia paura visti gli errori passati (chi ha detto Una vita da libraio?? eh?). A lettura ultimata sono però felice di aver affrontato questo romanzo piuttosto corposo ma godibilissimo, in cui la famiglia e i rapporti familiari sono al centro di tutto. La prima cosa che colpisce è la quantità di segreti e segretucci che i Birch riescano a tenere insieme. Fin dalle prime battute non sembrano una famiglia unita, ognuno ha un mondo a sé e sembra che le cose vadano bene così. Anche perché nonostante questo non ci sono particolari dissapori, solo i classici problemi nel rapporto tra sorelle o una certa rilassatezza nella rapporto di coppia dei genitori. Insomma si inizia in un clima di calma, anzi direi di rassegnazione, ma tutto sommato tranquillo. Poi però, mano mano che si va avanti e i segreti iniziano a farsi pesanti anche la famiglia va a catafascio. Olivia e Phoebe litigano per ogni parola o gesto, anche perchè non possono essere più diverse l'una dall'altra; Andrew vive perennemente sul chi va là e Emma si preoccupa per tutti tranne che per se stessa.
@pixabay |
Questo è uno di quei romanzi da leggere con la copertina sulla gambe in una piovosa giornata, perchè riesce ad avvolgerti in una storia calda e particolare. Insomma, pensateci: cosa accadrebbe a voi se foste costretti a passare 7 giorni con la vostra famiglia chiusi in casa? Da me volerebbero i coltelli, sicuro. È un'escamotage perfetto per parlare di rapporti personali e relazioni familiari, per mettere sul piatto segreti ed errori, per capire anche il punto di vista degli altri. Il tutto con il tipico humor inglese, che sulle prime non si capisce ma che poi ti fa spuntare il sorriso.
Non è però del tutto scevro da pecche, perchè a fronte di una storia intelligente e curiosa, il racconto parte lento e nella parte centrale si siede un po', dando al lettore l'idea del tempo che non passa nell'antica dimora ma anche frenando un po' la lettura. Insomma, è un bel romanzo che però poteva essere un po' più agile e che invece è costretto alla quarantena come i nostri Birch.
Alla prossima
6 comments
Bella la recensione, ma credo il libro non sia adatto a me.
RispondiEliminaGrazie! Ecco, se non ti ispira evita, se non altro per il prezzo un pochetto spropositato XD
EliminaSembra carino lo terrò presente
RispondiEliminaMi fa piacere!
EliminaAspettavo questa tua recensione, anche se mi ha convinta per metà...
RispondiEliminaEh è un libro che in effetti vive un po' in bilico. A metà appunto...
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