[Questa volta leggo...] Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey - Mary Ann Shaffer & Annie Barrows

by - settembre 19, 2018

Buongiorno lettori!
Oggi, dopo la pausa estiva, torna un nuovo appuntamento con la rubrica super corale Questa volta leggo, nata da un'idea di Laura La Libridinosa, Dolci di Le mie ossessioni librose e Chiara La lettrice sulle nuvole. In cosa consiste? Un bel gruppo di blogger si riunisce di mese in mese, sceglie un argomento comune, crea un calendario e... via a leggere, seguendo naturalmente l'argomento principe. Per il mese di settembre abbiamo scelto di leggere...

Un libro non ambientato in Italia

E guarda caso io mi sono messa a leggere Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows, ambientato nelle Isole del Canale, la cui trasposizione cinematografica gironzola in questi giorni su una ben nota piattaforma streaming.

Il Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
di Mary Ann Shaffer e Annie Barrows
Astoria | 292 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €17,00
02 novembre 2017 | scheda Astoria



TRAMA
È il 1946 e Juliet Ashton, giovane giornalista londinese di successo, è in cerca di un libro da scrivere. All'improvviso riceve una lettera da Dawsey Adams - che per caso ha comprato un volume che una volta le era appartenuto - e, animati dal comune amore per la lettura, cominciano a scriversi. Quando Dawsey le rivela di essere membro del Club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, in Juliet si scatena la curiosità di saperne di più e inizia un'intensa corrispondenza con gli altri membri del circolo. Mentre le lettere volano avanti e indietro attraverso la Manica con storie della vita a Guernsey sotto l'occupazione tedesca, Juliet scopre che il club è straordinario e bizzarro come il nome che porta. Una commedia brillante (anche se nel corso della narrazione emergono tradimenti, bassezze, vigliaccherie) che parla di amore per i libri, di editori, scrittori e lettori, e poi di coraggio di fronte al male, di lealtà e amicizia, e di come i libri ti possano salvare la vita.


Forse i libri hanno un istinto segreto per cercare la strada di casa, che li porta dal loro lettore ideale. Come sarebbe bello se fosse vero!

C'era una volta in un'isola lontana lontana (beh mica tanto... ma va beh) un gruppo di persone, gente buona, lavoratrice e accogliente. Un giorno l'isola venne invasa da un esercito cattivo cattivo e le persone buone per salvarsi si inventarono un club del libro.

Così mi sono immaginata l'inizio di questa recensione fin dall'inizio, un po' favola, un po' film, uno spunto leggero per parlare di una storia dagli accenti duri e difficili. In effetti tutto il romanzo è così: con un tono leggero e divertente le autrici (poi magari facciamo un breve accenno anche su di loro) ci raccontano uno dei periodi più bui della storia umana, per altro concentrati in un piccolo e grazioso luogo che è Guernsey, sulle Isole del Canale. Ma facciamo un passo alla volta...


È il 1946, la Seconda Guerra Mondiale è finita da poco, l'Europa ancora fatica a rimettersi in piedi, i mezzi non sono molti, c'è chi ancora non si sa se sia vivo o morto. Tuttavia qua e là piccoli barlumi di ripresa già ci sono. Juliet è una giornalista londinese che grazie ad alcuni articoli nati proprio durante il conflitto ha un discreto successo e sta per scrivere un nuovo libro. Nel suo peregrinare per l'Inghilterra si imbatte in una storia curiosa, quella del Club del Libro e della torta di bucce di patate di Guernsey. Inizia così uno scambio epistolare con i suoi partecipanti e presto la storia del club, di Guernsey e di Elizabeth le entra sotto pelle, tanto da portarla ad attraversare la Manica per recarsi personalmente a Guernsey.

Ho deciso di leggere questo libro per un motivo molto semplice. Ho visto il trailer del film, mi ha incuriosita e, prima di vederlo, ho voluto leggere il romanzo da cui è stato tratto.
L'ostacolo che potrebbe fermare i più è il fatto che si tratti di un romanzo epistolare, quindi non un racconto unico ma tante lettere, biglietti e telegrammi messi uno dopo l'altro, una sfida per il lettore che deve compiere uno sforzo in più nel collegare fatti e personaggi e deve seguire un ritmo narrativo diverso a quello a cui è solitamente abituato, più spezzettato. Inizialmente mi ha un po' demotivato questa struttura, poi ho preso il ritmo e devo dire che non mi ha infastidito più di tanto.

La storia che si dipana nelle lettere spedite e ricevute da Juliet mi ha invece conquistato fin dall'inizio. Ho riso e pianto con questa donna unica. La sua energia e la sua irriverenza mi hanno accompagnato in un racconto in realtà molto serio, tragico direi. Troviamo, infatti, raccontata in maniera semplice ma molto viva l'occupazione subita dall'isola da parte dei tedeschi. Un'occupazione inizialmente soft e poi diventata dura sia per gli occupati che per gli occupanti. Le Isole del Canale sono all'inizio un avamposto per arrivare a Londra, la loro conquista sembra essere un biglietto di prima classe per la capitale e per la vittoria. Poi però c'è lo sbarco in Normandia, il D-Day, e i nazisti si ritrovano stretti dal nemico. Le isole diventano il punto ultimo di difesa, ma anche una vera e propria prigione, in cui sia gli abitanti che i soldati muoiono di fame, malattie. Tutto questo ci viene raccontato dagli abitanti di Guernsey nello loro bellissime lettere, in un modo semplice, diretto, ma anche un po' disincantato, come a dire "la situazione era questa, che vuole farci?". C'è un tono semplice nei loro racconti, una punta di ironia e di orgoglio che mi ha molto colpita.


Juliet è una protagonista spumeggiante e unica, non si arrende, scava, prosegue nelle sue ricerche, ma con un tatto e una dolcezza che fan si che sia subito ben accolta nella piccola comunità dell'isola. Tuttavia non è l'unica protagonista. C'è Elizabeth, una donna forte e coraggiosa, che non ha dato retta alle convenzioni sociali ma solo al proprio cuore, che non si è fatta fermare dal dolore e dalla perdita, che non si è fatta abbattere dalla prigionia e dagli stenti. Il suo cuore l'ha sempre guidata, anche in quell'ultimo, fatale gesto. Elizabeth entra nel romanzo in punta di piedi, quasi non mi sono accorta fosse una protagonista all'inizio. Era un nome tra i tanti. Ma piano piano, emerge in tutta la sua forza e la sua assoluta bontà e si erge a personaggio simbolo di un'intera comunità.

Il problema di questo libro è però il finale. Vi ricordate all'inizio quando dicevo che sarebbe stato il caso di parlare delle autrici? Ecco, il momento è arrivato. Mary Ann Shaffer ha deciso di raccontare la storia di Guernsey diversi anni dopo essere stata sull'Isola, tuttavia prima di poter finire il romanzo si ammalò e morì prima della sua pubblicazione. A terminare l'opera fu sua nipote e, mi spiace dirlo, si vede. Il finale sembra far parte di un altro libro tanto è il divario del ritmo narrativo rispetto alla parte che lo ha preceduto. Il finale praticamente non c'è, si perde nel racconto di cose già dette o evidenti, lasciando francamente molto poco al lettore. Non c'è quella forza, quell'accento che invece mi sarei aspettata da questo libro.

Insomma un bel romanzo, forte, intenso, ma al contempo divertente e genuino, che però si perde completamente in un finale senza sale e senza gusto.


Prima di salutarvi, vi lascio il calendario con tutte le tappe del Questa volta leggo di Settembre!


Alla prossima


crediti foto
- ca.wikipedia.org
- Easyviaggio

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34 comments

  1. Questa sarà probabilmente la mia prossima lettura e non vedo l'ora di iniziare!

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  2. Lo state leggendo in troppe, motivo per cui passo ben oltre.

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  3. Io ho visto il film e l'ho trovato carino, ma non indimenticabile. Mi è venuta quindi la curiosità di leggere il libro, anche perché sono una fanatica dei romanzi epistolari (probabilmente sono l'unica...), ma non si trova da nessuna parte. Mi sa che con l'uscita del film hanno finito le scorte o lo vogliono ristampare con una cover diversa. Mah!

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    1. Ho visto, non si trova in giro, se non l’eBook che costa parecchio. A me fortunatamente lo avevano regalato qualche mese fa. Devo recuperare il film!

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  4. mi piacciono i romanzi epistolari ma i finali deludenti no

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  5. Non so, ho letto tante recensioni di questo libro, ma non riesco a prenderlo in considerazione. Ma, mai dire mai...

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    1. La struttura del romanzo non ispirava neanche me, ma si legge bene.

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  6. Questo libro è già in wish list... quello che un po' mi frena è il finale. Ma la curiosità avrà il sopravvento, lo so!

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  7. Sul finale concordo, ma che dire? Cause di forza maggiore. Il film non mi ha convinta del tutto.
    Ciao da Lea

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    1. Francamente potevano non fare il finale, avrei preferito finisse a tre quarti e tanti saluti, mi sarebbe rimasto il ricordo di un bel libro.

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  8. Anche io penso che il finale non sia proprio il massimo, ma comunque il libro merita tantissimo.

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    1. Tolto il finale ti do pienamente ragione. Io sono arrivati lì che ero veramente entusiasta, poi... meh

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  9. Super annuncio: ho trovato questo libro! Dopo mille peripezie lo avrò tra le mani la settimana prossima e non vedo l'ora di leggerlo!

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    1. Ma davvero??? Alla faccia della fortuna sfacciata! Sembra introvabile da quanto sento in giro...

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  10. Anch'io ho avuto la tua stessa impressione per quanto riguarda il finale, ma devo dire che il libro mi è piaciuto e mi ha commosso molto.

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    1. Ma anche a me! Mi è piaciuto... finché non siamo arrivati alle ultime pagine.

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  11. Lo ammetto, ho visto il film prima di leggere il libro!

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    1. Eh io lo devo ancora vedere, devo recuperarlo al più presto..

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  12. Ho già visto questo libro e mi incuriosisce sempre di più

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  13. Risposte
    1. Magari questo è uno dei rari casi in cui è meglio guardare prima il film.

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  14. Questo proprio non lo conoscevo... ma non mi convince del tutto! Ultimamente sono particolarmente dubbiosa su molte letture XD

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  15. Io prima o poi vedrò il film, anche perché se non sbaglio è su Netflix...

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  16. Anche a me incuriosisce il film, ma da buona lettrice recupererò prima il libro, per forza!

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  17. Film visto e mi è piaciuto, il libro ho iniziato ad ascoltarlo su Audible, ma essendo un epistolare è faticoso seguirne la trama. Prima o poi lo recupererò.
    Bacci

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