Recensione: La quinta Sally - Daniel Keyes
Buongiorno lettori,
in questo febbrile inizio maggio in pochi giorni sono riuscita a terminare una nuova lettura, La quinta Sally di Daniel Keyes che ho potuto leggere grazie alla collaborazione con Unilibro.
La quinta Sally
di Daniel Keyes
Nord | Narrativa Nord | 358 pagine ebook €9,99 | cartaceo €16,90 22 febbraio 2018 | scheda Unilibro |
TRAMA
Sally Porter apre gli occhi in un letto d'ospedale. Non ha nessun ricordo della sera precedente, né di come sia finita lì. Di una cosa però è certa: non è possibile che abbia tentato il suicidio, come le hanno riferito i medici, né che abbia quasi ucciso i due uomini che l'hanno salvata, per poi cercare di violentarla. Eppure i medici non mentono, ed è così che Sally scopre di soffrire di un grave disturbo dissociativo dell'identità. Infatti era Nola, l'artista che possiede uno studio al Greenwich Village, che voleva morire, ed è stata Jinx, la violenta assassina, a difendersi dagli aggressori. Tuttavia in Sally albergano altre due personalità, che prendono di volta in volta il sopravvento e la spingono a comportarsi in maniera bizzarra: Derry, la cameriera gentile e affabile con tutti, e Bella, la seduttrice. Sconvolta da quella rivelazione, Sally chiede aiuto al dottor Roger Ash, un esperto di personalità multipla. Per il dottor Ash, l'unica soluzione è fondere le diverse personalità per dare vita alla «quinta Sally», una Sally fnalmente unita e completa. Si tratta di un procedimento complesso e doloroso, in cui Sally dovrà rivivere i traumi che hanno causato la scissione e accettarli come parte integrante del suo passato. Ma non sarà facile nemmeno per Roger Ash, perché le ombre nascoste nel labirinto della psiche di quella donna così tormentata ed enigmatica lo costringeranno ad affrontare anche i suoi demoni...
"Io sono io! Le piacerebbe se qualcuno la privasse della sua libertà e la buttasse in una pentola insieme con quattro estranei, dicendole di non preoccuparsi, perché tanto ne uscirà con una bella personalità nuova di zecca, come una specie di spezzatino?"
Ammetto di aver terminato questo libro e di esserne rimasta un po' perplessa. Non perché sia brutto, ma perché ho trovato che ci siano molte parti in più, di cui francamente potevo fare anche a meno, soprattutto a fronte di 358 pagine.
Come il titolo suggerisce, la storia ha come protagonista Sally Porter, ma anche Derry, Nola, Bella e Jinx. Sally non lo sa ma in lei vivono ben cinque persone, ognuna diversa e ognuna convinta di esistere davvero. La sua vita è fatta di mal di testa e amnesie, buchi di ore o giorni di cui non ricorda neanche un particolare. Confusa da questa situazione decide di chiedere aiuto al dottor Ash.
Il cuore del racconto sono naturalmente queste personalità multiple che convivono nel corpo di Sally. Jinx è la violenta, Bella è l'attrice disinibita, Nola l'artista e l'intellettuale, Derry quella gentile e affabile. Il rapporto che si è venuto a creare tra loro è strano e particolare, non solo per la situazione in se, già piuttosto originale, ma perchè crea quasi una gerarchia di personalità, in cui Sally, udite udite, non è a capo. Già l'idea di far raccontare a Derry in prima persona e alle altre in terza sottolinea come questa sia la personalità guida di questa donna, quella che cercherà di mettere insieme le cose pur cercando di sopravvivere. Si perché il terrore delle quattro Sally "in più" è questo: se la terapia avrà successo che ne sarà di loro? E così Derry si trova un gradino sopra le altre e diventa la vera protagonista di un racconto fatto di continui mutamenti. A seconda della situazioni una delle cinque donne spunta fuori: là dove ci vuole sfacciataggine Bella dà uno spintone alle altre e prende il controllo, se ci vuole affabilità e buon senso è Derry ad avere la meglio. E se Sally è in pericolo (vero o presunto)? Il vaso di Pandora si scoperchia ed è Jinx a palesarsi.
Viene naturale chiedersi chi sono queste donne? Da dove spuntano fuori? E qui non ho trovato una grande originalità quando l'autore ha tirato fuori un'infanzia difficile, fatta di abusi e di perdite. Ma non è questo che non mi ha convinto del romanzo. Sono i filoni romantici e più sensuali ad essermi sembrati un surplus. In poche pagine Sally incontra e incanta non uno ma due uomini, che si dichiarano immediatamente innamorati di lei, pronti a comprendere la sua situazione tutt'altro che semplice. Credibile? Possibile? Mica tanto, ma soprattutto poco utile nell'economia del racconto. Alla fine mi sono chiesta: Todd ed Eliot sono stati così necessari? Hanno dato veramente qualcosa al racconto? La mia risposta è no, solo qualche scena piccantella. E veniamo al sesso. Ok, lungi da me essere bacchettona su questo argomento, anzi, capisco che sia una componente psicologia importante nel trascorso di Sally... tuttavia, cavoli, tutti lei li trova? Non può uscire di casa che qualcuno le si struscia addosso, la palpa, la guarda con lascivia o ci prova. Anche qui, una forzatura continua.
Non mi ha convita, proprio no. Non ho fatto fatica a leggerlo, anzi scorre veloce, è scritto bene (con qualche congiuntivo che lascia a desiderare), anche se la storia forse risente degli anni passati dall'edizione originale (1980) a quella italiana (2018), tuttavia avrei preferito meno fronzoli esterni (anche la storia del manichino... mah) e magari un finale meno tagliato di netto. Insomma è un classico è intelligente ma non si applica.
Recensione in collaborazione con Unilibro.
Potete acquistare questo libro al seguente link.
Come il titolo suggerisce, la storia ha come protagonista Sally Porter, ma anche Derry, Nola, Bella e Jinx. Sally non lo sa ma in lei vivono ben cinque persone, ognuna diversa e ognuna convinta di esistere davvero. La sua vita è fatta di mal di testa e amnesie, buchi di ore o giorni di cui non ricorda neanche un particolare. Confusa da questa situazione decide di chiedere aiuto al dottor Ash.
Il cuore del racconto sono naturalmente queste personalità multiple che convivono nel corpo di Sally. Jinx è la violenta, Bella è l'attrice disinibita, Nola l'artista e l'intellettuale, Derry quella gentile e affabile. Il rapporto che si è venuto a creare tra loro è strano e particolare, non solo per la situazione in se, già piuttosto originale, ma perchè crea quasi una gerarchia di personalità, in cui Sally, udite udite, non è a capo. Già l'idea di far raccontare a Derry in prima persona e alle altre in terza sottolinea come questa sia la personalità guida di questa donna, quella che cercherà di mettere insieme le cose pur cercando di sopravvivere. Si perché il terrore delle quattro Sally "in più" è questo: se la terapia avrà successo che ne sarà di loro? E così Derry si trova un gradino sopra le altre e diventa la vera protagonista di un racconto fatto di continui mutamenti. A seconda della situazioni una delle cinque donne spunta fuori: là dove ci vuole sfacciataggine Bella dà uno spintone alle altre e prende il controllo, se ci vuole affabilità e buon senso è Derry ad avere la meglio. E se Sally è in pericolo (vero o presunto)? Il vaso di Pandora si scoperchia ed è Jinx a palesarsi.
Viene naturale chiedersi chi sono queste donne? Da dove spuntano fuori? E qui non ho trovato una grande originalità quando l'autore ha tirato fuori un'infanzia difficile, fatta di abusi e di perdite. Ma non è questo che non mi ha convinto del romanzo. Sono i filoni romantici e più sensuali ad essermi sembrati un surplus. In poche pagine Sally incontra e incanta non uno ma due uomini, che si dichiarano immediatamente innamorati di lei, pronti a comprendere la sua situazione tutt'altro che semplice. Credibile? Possibile? Mica tanto, ma soprattutto poco utile nell'economia del racconto. Alla fine mi sono chiesta: Todd ed Eliot sono stati così necessari? Hanno dato veramente qualcosa al racconto? La mia risposta è no, solo qualche scena piccantella. E veniamo al sesso. Ok, lungi da me essere bacchettona su questo argomento, anzi, capisco che sia una componente psicologia importante nel trascorso di Sally... tuttavia, cavoli, tutti lei li trova? Non può uscire di casa che qualcuno le si struscia addosso, la palpa, la guarda con lascivia o ci prova. Anche qui, una forzatura continua.
Non mi ha convita, proprio no. Non ho fatto fatica a leggerlo, anzi scorre veloce, è scritto bene (con qualche congiuntivo che lascia a desiderare), anche se la storia forse risente degli anni passati dall'edizione originale (1980) a quella italiana (2018), tuttavia avrei preferito meno fronzoli esterni (anche la storia del manichino... mah) e magari un finale meno tagliato di netto. Insomma è un classico è intelligente ma non si applica.
Alla prossima
Recensione in collaborazione con Unilibro.
Potete acquistare questo libro al seguente link.
4 comments
Io ho adorato l'altro libro sulle personalità multiple di Keyes, meno romanzato. Questo mi incuriosisce e spaventa al tempo stesso. Vedremo quando troverò il tempo di leggerlo...
RispondiEliminaQuella parte è fatta veramente bene, peccato abbia voluto per forza infilarci del romance...
EliminaNon pensavo, ma l'ho trovato veramente accattivante, pur essendo rigoroso come un saggio sul tema. Bravissimo Keyes.
RispondiEliminaDal punto di vista tecnico ineccepibile... peccato le svirgolate sentimentali e i congiuntivi....
EliminaINFO PRIVACY
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Premi: se avete scelto di premiare il mio blog vi ringrazio con tutto il cuore! E' sempre bello veder riconosciuto il proprio lavoro. Tuttavia, per motivi di tempo e organizzazione non posso ritirarli!
Avete un'opinione diversa dalla mia? Volete consigliarmi un buon libro? Cercate informazioni? Allora questo è il posto giusto per voi...Commentate!^^