[Questa volta leggo...] Il metodo del coccodrillo - Maurizio de Giovanni
Buongiorno lettori,
secondo appuntamento con la rubrica corale Questa volta leggo, organizzata da Laura (La Libridinosa), Chiara (La Lettrice sulle Nuvole) e Dolci (Le mie Ossessioni Librose). In cosa consiste? Ogni mese scegliamo un argomento e lungo i 30 giorni, i blog partecipanti, pubblicheranno a turno una recensione inerente. Per il mese di marzo il tema chiave è...
Io ho scelto un libro che sicuramente conoscerete e la cui lettura ho sempre rimandato per mancanza di tempo e perché, ebbene si, si tratta del primo di una serie avviata da un bel po', Il metodo del coccodrillo di Maurizio de Giovanni.
Faccio ammenda. In questi anni di tentennamenti mi stavo perdendo un gran bel libro, ma soprattutto uno scrittore che già so mi darà infinite gioie. Introduzione di quella che sarà la serie dedicata ai Bastardi di Pizzofalcone, Il metodo del coccodrillo unisce in sé non solo un thriller ben congegnato, ma anche un romanzo dal forte impatto emotivo, di quelli che ti fanno affezionare ai protagonisti, alle vittime, ma anche pensare al o ai carnefici (se così possiamo definirli).
Partiamo dall'ambientazione. Siamo in una Napoli piovosa, strana, un po' fuori dalla cartolina che abbiamo tutti in mente. E' la città perfetta: grande, caotica, varia, in cui mimetizzarsi è abbastanza facile. Chi noterebbe un vecchio che si trascina per le sue strade, che magari si appoggia al muro di un palazzo per riprendere fiato, una massa di vestiti anonimi che nessuno guarda o che si fa finta di non vedere, quasi che la sua vecchiaia e la sua solitudine siano contagiose. Chi penserebbe mai che La Morte è arrivata in città, che ha già individuato le sue vittime e le sta osservando. Un delitto, due delitti, tre, tutti giovani, tutti lontani tra loro. Cosa li collega? Dove colpirà ancora il killer che piange e dissemina la scena del crimine di fazzoletti? Cosa vuole? Ad indagare si ritroverà per caso l'ispettore Lojacono, il graduato in castigo per una colpa non sua, e il magistrato Laura Piras.
Maurizio de Giovanni ci propone un grande thriller, di quelli che magari a metà ti fa venire il dubbio su come finirà, ma che fino all'ultimo punto ti tiene incollato lì perché mica sei del tutto sicuro di aver capito, e se... oppure lui potrebbe... ma che sia stato... Insomma, il lettore penserà di aver capito tutto ma alla fine il dubbio gli resterà e continuerà a seguire Lojacono e la Piras nelle loro indagini.
Tuttavia quello che più mi ha colpito e che penso dia tutt'altro spessore alla storia è l'aspetto umano dei personaggi. Nel bene e nel male, sono personaggi complessi, che danno tanto al lettore, con cui si crea spesso una connessione, anche con lui, quel Coccodrillo che con un colpo unico pone fine a giovani vite. Il confine tra vittime e colpevoli è molto labile e questo crea un legame emotivo molto stretto anche con colui che tecnicamente dovremmo odiare. Diciamolo, il lettore qui se non patteggia per il serial killer cerca almeno di comprenderne il dolore, infinito e sordo, che gli muove la mano.
Non possiamo non parlare di Giuseppe Lojacono che a Pizzofalcone aprirà una nuova fase della sua vita. Ma qui Giuseppe, nel commissariato San Gaetano, è praticamente un fantasma, messo all'ufficio denunce giusto per trovargli una scrivania, perché non si poteva fare altrimenti. E lui passa le sue giornate a perdere a scopa con il computer. Ma gli manca il suo lavoro, quello vero, quello in strada. E' tutta colpa di un pentito, che per salvare qualcun altro ha denunciato lui: informatore della mafia lo ha definito. Un'onta che, se non lo ha portato in tribunale, gli ha distrutto la vita. Il trasferimento, l'allontanamento dalla moglie e dalla figlia, il loro odio. Lojacono è un protagonista sgualcito, di quelli che la vita ha frullato e che ha risputato malconcio. Non colpevole, non innocente, vive in un limbo infinito, che forse è anche peggio. Giuseppe Lojacono è il mio protagonista ideale, così tormentato, così laconico, che se non può trovare giustizia per se la cerca in maniera spasmodica per gli altri. Sinceramente non vedo l'ora di leggerlo nei Bastardi, di vede come cambierà, come si adatterà ad un ulteriore cambiamento.
In conclusione, un bellissimo primo libro, una nuova serie da proseguire e un nuovo ispettore che mi farà battere il cuore, ne sono certa!
E prima di lasciarvi vi ricordo tutti gli appuntamento di marzo di Questa volta leggo!
secondo appuntamento con la rubrica corale Questa volta leggo, organizzata da Laura (La Libridinosa), Chiara (La Lettrice sulle Nuvole) e Dolci (Le mie Ossessioni Librose). In cosa consiste? Ogni mese scegliamo un argomento e lungo i 30 giorni, i blog partecipanti, pubblicheranno a turno una recensione inerente. Per il mese di marzo il tema chiave è...
un libro che non siamo riuscite a leggere nel 2017
Io ho scelto un libro che sicuramente conoscerete e la cui lettura ho sempre rimandato per mancanza di tempo e perché, ebbene si, si tratta del primo di una serie avviata da un bel po', Il metodo del coccodrillo di Maurizio de Giovanni.
Il metodo del coccodrillo
di Maurizio de Giovanni
Einaudi | Stile Libero Big | 300 pagine ebook €7,99 | cartaceo €14,00 23 febbraio 2016 | scheda Einaudi |
TRAMA
Un killer freddo e metodico sta seminando il panico in città. Lo chiamano il Coccodrillo. Come il rettile sa aspettare la preda e colpirla al momento giusto, e dopo aver ucciso piange, o almeno cosí sembra. Delle indagini finirà con l'occuparsi, quasi per caso e con disappunto dei superiori, un ispettore siciliano trasferito da Agrigento per punizione. Un pentito lo ha accusato di collaborare con la mafia e lui ha perso ogni cosa: il lavoro, la moglie, la figlia. Il suo nome è Giuseppe Lojacono e sorprenderà tutti, tranne il giovane magistrato Laura Piras, donna brusca e appassionata che crede in lui da subito. I due avranno modo di incontrarsi di nuovo: a Pizzofalcone.
Hanno scritto che è un coccodrillo per le lacrime, ma quella è una cazzata. E' un coccodrillo, sì, ma per il metodo. Lo sai come cacciano i coccodrilli? Non nuotano veloce, hanno zampe corte e non possono seguire le prede. Eppure sono tra gli animali più antichi che esistono, in pratica l'evoluzione non li ha cambiati, e sai perché? Perché sono perfetti. Il coccodrillo è una perfetta macchina di morte.
Faccio ammenda. In questi anni di tentennamenti mi stavo perdendo un gran bel libro, ma soprattutto uno scrittore che già so mi darà infinite gioie. Introduzione di quella che sarà la serie dedicata ai Bastardi di Pizzofalcone, Il metodo del coccodrillo unisce in sé non solo un thriller ben congegnato, ma anche un romanzo dal forte impatto emotivo, di quelli che ti fanno affezionare ai protagonisti, alle vittime, ma anche pensare al o ai carnefici (se così possiamo definirli).
credits: Google |
Maurizio de Giovanni ci propone un grande thriller, di quelli che magari a metà ti fa venire il dubbio su come finirà, ma che fino all'ultimo punto ti tiene incollato lì perché mica sei del tutto sicuro di aver capito, e se... oppure lui potrebbe... ma che sia stato... Insomma, il lettore penserà di aver capito tutto ma alla fine il dubbio gli resterà e continuerà a seguire Lojacono e la Piras nelle loro indagini.
Tuttavia quello che più mi ha colpito e che penso dia tutt'altro spessore alla storia è l'aspetto umano dei personaggi. Nel bene e nel male, sono personaggi complessi, che danno tanto al lettore, con cui si crea spesso una connessione, anche con lui, quel Coccodrillo che con un colpo unico pone fine a giovani vite. Il confine tra vittime e colpevoli è molto labile e questo crea un legame emotivo molto stretto anche con colui che tecnicamente dovremmo odiare. Diciamolo, il lettore qui se non patteggia per il serial killer cerca almeno di comprenderne il dolore, infinito e sordo, che gli muove la mano.
Non possiamo non parlare di Giuseppe Lojacono che a Pizzofalcone aprirà una nuova fase della sua vita. Ma qui Giuseppe, nel commissariato San Gaetano, è praticamente un fantasma, messo all'ufficio denunce giusto per trovargli una scrivania, perché non si poteva fare altrimenti. E lui passa le sue giornate a perdere a scopa con il computer. Ma gli manca il suo lavoro, quello vero, quello in strada. E' tutta colpa di un pentito, che per salvare qualcun altro ha denunciato lui: informatore della mafia lo ha definito. Un'onta che, se non lo ha portato in tribunale, gli ha distrutto la vita. Il trasferimento, l'allontanamento dalla moglie e dalla figlia, il loro odio. Lojacono è un protagonista sgualcito, di quelli che la vita ha frullato e che ha risputato malconcio. Non colpevole, non innocente, vive in un limbo infinito, che forse è anche peggio. Giuseppe Lojacono è il mio protagonista ideale, così tormentato, così laconico, che se non può trovare giustizia per se la cerca in maniera spasmodica per gli altri. Sinceramente non vedo l'ora di leggerlo nei Bastardi, di vede come cambierà, come si adatterà ad un ulteriore cambiamento.
In conclusione, un bellissimo primo libro, una nuova serie da proseguire e un nuovo ispettore che mi farà battere il cuore, ne sono certa!
E prima di lasciarvi vi ricordo tutti gli appuntamento di marzo di Questa volta leggo!
Alla prossima
45 comments
Anche io devo recuperare al più presto!
RispondiEliminaSi!!
EliminaBella recensione... mi sono segnata il titolo... grazie
RispondiEliminaSegna tutta la serie, mi raccomando !
EliminaCiao Laura allora mi devo decidere a leggere De Giovanni e dire che è di Napoli! Prendo nota!
RispondiEliminaAh si, devi assolutamente!! Magari hai anche la fortuna di sentirlo da qualche parte, lui vedo che fa tanti interventi e presentazioni!
EliminaLo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Ed è bellissima questa recensione che mette in luce gli aspetti fondamentali del romanzo.
RispondiEliminaE' tutta copa tua!!!! Dillo pure al mio conto corrente! XD
EliminaAspetto un po' ad informare il tuo conto corrente che è giunto il momento di recuperare la serie del Commissario Ricciardi?
EliminaNOOOOO!!!!
Eliminaho capito va bene, compro!
RispondiEliminaBrava... ancora qua? Dai, vai, op op
EliminaHo sentito parlare bene di questo libro ma fino ad ora non l'ho preso in considerazione. La tua recensione, però, mi ha fatto venire voglia di correre a prenderlo subito
RispondiEliminaCorriiii!!! Io ora ho voglia di leggere tutta la serie!
Eliminacara Laura con questa recensione ti sei davvero superata. hai colto appieno l'essenza del romanzo che come potrai immaginare era piaciuto molto anche a me. ti sei scelta proprio un bel titolo per questa seconda tappa :D
RispondiEliminaSi bellissimo!! Il problema è che ora leggere tutta la serie di fila, ma non posso!!
EliminaUh leggiamo lo stesso libro, Lallì! Ma pensa che sorpresa!!!
RispondiEliminaMa davvero???
EliminaMessaggio ricevuto. Un'altra serie da iniziare. La tua recensione mi ha convinto.
RispondiEliminaSi, un'altra serie... e poi il 10 aprile esce un altro libro di de Giovanni, il primo di una nuova serie.... così, giusto per dire eh... XD
EliminaHo capito! Devo leggerlo! Sei la mia rovina, sappilo!
RispondiEliminaSiiiiii!!! leggi!!!
EliminaNon conoscevo questa serie che sembra veramente interessante, purtroppo questi thriller mi inquietano e la tua recensione rende benissimo la tensione e l'ansia che mi assalirebbero se lo leggessi!
RispondiEliminaMa no! dai, che è anche divertente leggerli!
EliminaLo voglioooooooo!!! Ora tu che tutto puoi, allungami le giornate di almeno sei ore. Op op
RispondiEliminaE tu che mi dai in cambio???
EliminaQuesto libro l'ho visto un opò ovunque e mi ispira molto forse perchè è ambientato a Napoli e sono un pò di parte, quindi grazie per avermi spiegato meglio
RispondiEliminaFigurati! Poi, se ho capito bene, i libri successivi sono ancora più radicati nella città.
EliminaSì, lo so lo devo leggere. Non gridare però, ok??
RispondiEliminaOk, smetto... ma tu leggi eh!
EliminaQuanto. Quanto. Quanto. Quanto è bello questo romanzo!
RispondiEliminaUna potenza narrativa espressa in tutta la sua bellezza.
Secondo me questo è il romanzo che consacra De Giovanni ad autore di serie A+++.
Stile raffinato, trama originale, ritmo incalzante. Pochi romanzi sono belli come questo.
In quattro righe lo hai spiegato meglio di me! XD
EliminaDietro consiglio dell'ormai devota Annalisa l'avevo iniziato e abbandonato dopo poche pagine... credo proprio che dovrò ripensarci.
RispondiEliminaMagari non era il suo momento? A volte capita! Riprovaci!
EliminaIo ho iniziato la serie con Ricciardi e De Giovanni mi piace molto. Allunga le giornate come dice Bacci, daiiiii
RispondiEliminaLea
Eh eh io ci provo, ma le maledette restano di 24h.
EliminaQuella di Ricciardi non penso di iniziarla, perché sono già mille libri e perché non so se mi piace l'ambientazione.... Una serie in più alla volta XD
Questo autore ci viene consigliato caldamente da quella personcina ansiosa che tanto amiamo :D Dovrò decidermi a leggerlo!
RispondiEliminaSi, provaci!! Dai dai dai dai.... oh cavolo, Ansialisa ha lasciato il segno!
Eliminaecco un altro romanzo sicuramente da leggere! bellissima recensione!
RispondiEliminaGrazie! :)
EliminaNon so se sono nel mood giusto per leggerlo adesso però sembra proprio che debba segnarlo assolutamente!
RispondiEliminaSegnalo, poi quando sarà il suo momento è lì!
Eliminabella recensione, mi hai fatto venire voglia di comprarlo per regalarlo a mio padre, credo lo apprezzerebbe molto
RispondiEliminaBene! Poi facci sapere se gli è piaciuto!
EliminaGià mi aveva convinta la recensione di Laura, la tua mi ha dato il colpo di grazia... io e Lojacono dobbiamo proprio fare conoscenza!
RispondiEliminaINFO PRIVACY
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Premi: se avete scelto di premiare il mio blog vi ringrazio con tutto il cuore! E' sempre bello veder riconosciuto il proprio lavoro. Tuttavia, per motivi di tempo e organizzazione non posso ritirarli!
Avete un'opinione diversa dalla mia? Volete consigliarmi un buon libro? Cercate informazioni? Allora questo è il posto giusto per voi...Commentate!^^