Recensione: Animali fantastici e dove trovarli - J.K. Rowling
Buongiorno lettori,
inizia una nuova settimana ma soprattutto si torna dalle vacanze. Io parto in quarta con un po' di influenza, niente di che giusto un po' di febbre. Visto che ieri non stavo proprio bene e fuori imperversava la nebbia ne ho approfittato per stare a casa e terminare la lettura di Animali fantastici e dove trovarli di J.K. Rowling.
Animali fantastici e dove trovarli
di J.K. Rowling
Salani | Salani | 377 pagine ebook €5,99 | cartaceo €16,90 16 gennaio 2017 | scheda Salani |
TRAMA
Siamo nell'anno 1926 nella città di New York: un tempo e un luogo in cui le vicende di un manipolo di persone – e creature – determineranno il destino di molti. Tra questi spiccano: Newt Scamander, il primo (e forse unico) Magizoologo, la cui lotta per la protezione delle creature magiche del mondo prende una piega preoccupante quando alcuni tra i più, potremmo dire, spaventevoli animali da lui accuditi scappano in città. Tina Goldstein, una giovane (ex) Auror americana, impiegata al Ministero della Magia degli U.S.A., che vuole disperatamente riscattarsi da un incidente dovuto a uno scatto d'ira, e sicura che il movimento puritano antimagia Second Salem sia covo non solo di pregiudizi, ma del Male stesso. Queenie Goldstein, la bella e impertinente sorella di Tina, capace di leggere nel pensiero. E Jacob Kowalski, un veterano (e No-Mag), che vuole solo aprire una pasticceria per poter vendere i suoi amati babà. Gli appassionati della geniale fantasia di J.K. Rowling riconosceranno in ogni pagina il suo umorismo, la sua incredibile creazione di un universo magico, e la sua profonda empatia e comprensione verso ogni tipo di persona (dotata o meno di bacchetta magica). Nomi quali Silente e Grindelwald fanno da ponte tra questa storia e quelle di Harry Potter, e i lettori saranno felici di entrare in contatto con una nuova e persino più approfondita comprensione del mondo che ha ereditato. Ma questa è un'avventura che vive di vita propria, e che vi lascerà senza fiato.
Facciamo anche qui, come per Harry Potter e la maledizione dell'erede, la dovuta premessa: questo non è un romanzo. E' la screenplay, cioè la sceneggiatura, del film uscito un annetto fa, quindi come tale si comporta e si presenta: una serie di dialoghi intervallati dalla descrizione del luogo e della situazione. Quindi non vi aspettate Harry Potter, non vi troverete le spettacolari descrizioni dei luoghi con cui la Rowling ci ha catturati e ammaliati. Se non avete ancora visto il film dovrete usare la fantasia e immaginarvi tutto proiettato sul grande schermo; se lo avete già visto la lettura vi risulterà un grande dejavù e forse sarete anche tentati dal saltare qualche pezzetto.
A differenza di Harry Potter e la maledizione dell'erede qui l'unica ad averci messo le mani è J.K. che, se ricordate bene, fece uscire il libro scritto da Newt Scamander diversi anni fa come libro della biblioteca di Hogwarts, donando il ricavato in beneficenza. Con l'uscita del film l'eco intorno a Newt, allo Snano e al simpatico Kowalski si è fatta di nuovo pressante e quindi ecco qui la sceneggiatura. Sceneggiatura che è cosa diversa rispetto al primo libro di Animali fantastici che era poco più che un catalogo di creature magiche. Qui la Rowling si è ricalata nel magico mondo dei maghi, cambiando però epoca e luogo, e ha descritto le avventure di Newt. Siamo nel 1926 a New York. Anche qui il mondo magico è regolato da istituzioni secolari che dettano legge e fanno in modo che vengano applicate e seguite. Newt sbarca con la sua valigia piena zeppa di creature strane e magiche ed è subito un pasticcio, con uno snaso fuggiasco, un No-Mag che ha visto tutto e strani eventi che mettono in pericolo la comunità magica.
Un po' come per la Maledizione si sente per tutta la lettura l'eco lontana delle suggestioni che all'epoca ci diedero Harry, Ron ed Hermione, senza però ridarci in pieno quelle belle sensazioni. La lettura di Harry Potter fu così magica da riportare tutti, anche quelli piuttosto grandicelli, bambini per qualche pagina, con la curiosità di proseguir sempre di un capitolo la lettura, la paura dei dissennatori e la voglia di infilarsi sotto le coperte con il nuovo libro in mano. La storia di Newt e Tina è sicuramente divertente e spettacolare, le creature affascinanti e magiche, il pacchetto accattivante, ma... si finisce il libro insoddisfatti. Attenzione, non per la storia o i personaggi, no perché alla fine della fiera si tratti di un film, ma perché è J.K. Rowling che scrive e inevitabilmente ci aspettiamo quella magia, quelle scene memorabili, quelle scenografie che grazie a sole poche righe possiamo immaginarci in tutto e per tutto.
Anche affrontando la lettura con la mente libera da paragoni col passato non si può fare a meno di pensare che manca qualcosa, manca il collante che lega tutto. Certo, leggerlo per puro diletto, per aver quel pizzico di magia di cui magari si sente la necessità in quel momento (come è capitato a me), si rivelerà essere una lettura divertente, di quelle che ti accompagnano volentieri lungo un pomeriggio un po' nebbioso, ma niente di più.
E' in arrivo il secondo film dedicato a Newt e probabilmente ne uscirà una seconda sceneggiatura. Lo acquisterò? Si, quasi sicuramente, un po' per semplice collezionismo e curiosità, un po' per poter occupare qualche ora pensando che girino tra noi maghi capaci di smaterializzarsi e di ricostruire un'intera metropolitana con un tocco di bacchetta, ma senza aspettarmi molto di più.
A differenza di Harry Potter e la maledizione dell'erede qui l'unica ad averci messo le mani è J.K. che, se ricordate bene, fece uscire il libro scritto da Newt Scamander diversi anni fa come libro della biblioteca di Hogwarts, donando il ricavato in beneficenza. Con l'uscita del film l'eco intorno a Newt, allo Snano e al simpatico Kowalski si è fatta di nuovo pressante e quindi ecco qui la sceneggiatura. Sceneggiatura che è cosa diversa rispetto al primo libro di Animali fantastici che era poco più che un catalogo di creature magiche. Qui la Rowling si è ricalata nel magico mondo dei maghi, cambiando però epoca e luogo, e ha descritto le avventure di Newt. Siamo nel 1926 a New York. Anche qui il mondo magico è regolato da istituzioni secolari che dettano legge e fanno in modo che vengano applicate e seguite. Newt sbarca con la sua valigia piena zeppa di creature strane e magiche ed è subito un pasticcio, con uno snaso fuggiasco, un No-Mag che ha visto tutto e strani eventi che mettono in pericolo la comunità magica.
Un po' come per la Maledizione si sente per tutta la lettura l'eco lontana delle suggestioni che all'epoca ci diedero Harry, Ron ed Hermione, senza però ridarci in pieno quelle belle sensazioni. La lettura di Harry Potter fu così magica da riportare tutti, anche quelli piuttosto grandicelli, bambini per qualche pagina, con la curiosità di proseguir sempre di un capitolo la lettura, la paura dei dissennatori e la voglia di infilarsi sotto le coperte con il nuovo libro in mano. La storia di Newt e Tina è sicuramente divertente e spettacolare, le creature affascinanti e magiche, il pacchetto accattivante, ma... si finisce il libro insoddisfatti. Attenzione, non per la storia o i personaggi, no perché alla fine della fiera si tratti di un film, ma perché è J.K. Rowling che scrive e inevitabilmente ci aspettiamo quella magia, quelle scene memorabili, quelle scenografie che grazie a sole poche righe possiamo immaginarci in tutto e per tutto.
Anche affrontando la lettura con la mente libera da paragoni col passato non si può fare a meno di pensare che manca qualcosa, manca il collante che lega tutto. Certo, leggerlo per puro diletto, per aver quel pizzico di magia di cui magari si sente la necessità in quel momento (come è capitato a me), si rivelerà essere una lettura divertente, di quelle che ti accompagnano volentieri lungo un pomeriggio un po' nebbioso, ma niente di più.
E' in arrivo il secondo film dedicato a Newt e probabilmente ne uscirà una seconda sceneggiatura. Lo acquisterò? Si, quasi sicuramente, un po' per semplice collezionismo e curiosità, un po' per poter occupare qualche ora pensando che girino tra noi maghi capaci di smaterializzarsi e di ricostruire un'intera metropolitana con un tocco di bacchetta, ma senza aspettarmi molto di più.
Alla prossima
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