Buongiorno lettori,
ultimo giorno del mese, ultima lettura di gennaio. Oggi vi parlo di un libro molto particolare, strutturato quasi come una favola ci racconta in realtà una storia molto importante, di quelle che cambiano la Storia. Si tratta di Il cacciatore di sogni di Sara Rattaro.
Il cacciatore di sogni
di Sara Rattaro
Mondadori | Contemporanea | 173 pagine ebook €7,99 | cartaceo €15,00 17 ottobre 2017 | scheda Mondadori |
TRAMA
Luca, che da grande sogna di diventare pianista, ha una mano rotta, un fratello maggiore piuttosto fastidioso, una mamma rompiscatole e un aereo da prendere per tornare da Barcellona in Italia. È il 4 luglio 1984 e, su quell'aereo, la sua vita cambia per sempre. Luca incontra un eroe... No, non si tratta di Maradona, che in aeroporto ha attirato l'attenzione di tutti (e in particolare di suo fratello Filippo), ma di un misterioso signore che somiglia un po' a Babbo Natale e occupa il sedile accanto al suo. All'improvviso l'uomo gli chiede: «Posso raccontarti una storia?». Comincia così un'avventura straordinaria, fatta di parole e ricordi, con una sorpresa davvero inaspettata... l'avventura di un cacciatore di sogni, lo scienziato Albert Bruce Sabin.
Parto col dirvi che non farò la splendida dicendovi che è naturale che io conoscessi Albert Sabin! Ovvio no! Chi non lo conosce! No, mi spiace, ma non lo conoscevo. Certo, ricordavo la storia della zolletta di zucchero per somministrare l'antipolio, ma nello specifico non avrei mai collegato questa reminiscenza del racconto di mamma con questo nome. Cosa fa quindi una persona nel 2018 per scoprire qualcosa? Bravi, Wikipedia, che non sarà la Bibbia, non sarà precisa, ma almeno un'idea generale te la da. E a me piace approfondire.
La storia di Albert Sabin ha un che di pionieristico, di mitico, che non può non colpire. Nato ebreo in quello che era l'impero russo, in cui gli ebrei erano ghettizzati e lasciati ai margini della società (ad esempio non potevano avere proprietà o esercitare pubblici mestieri come il medico), si trasferì negli Stati Uniti diventando medico e studiando proprio il virus della poliomielite e un metodo per contrastarlo. E anche qui, mica fu facile portare avanti una ricerca che all'epoca era ovviamente difficile e alla cieca. Ma Sabin ci riuscì, trovò un vaccino a somministrazione orale (mica poco) e non lo brevettò, lasciandolo in eredità a tutti, in modo da sconfiggere ovunque questa patologia virale che fece migliaia e migliaia di vittime. Per altro in un momento niente affatto facile fece armi e bagagli e portò il suo vaccino nella Russia comunista in piena Guerra Fredda. Insomma, una persona affatto comune che, tra i tanti riconoscimenti, non ebbe mai quello del premio Nobel.
Ma facciamo un passo avanti. Conoscete Luca? Eh no, tranquilli, Luca non potete conoscerlo. E' un bambino nel 1984, che nei primi di luglio di quell'anno si imbarca su un volo Barcellona - Roma. Tutti sono in fibrillazione perché su quel volo si trova nientemeno che Diego Armando Maradona, neo-acquisto del Napoli. Ma a Luca poco interessa perché il suo vicino, per distrarlo dai soprusi del fratello maggiore e dal gesso in cui è costretta la sua mano, gli racconta la storia di un bambino polacco, nato nel 1906 e cieco da un occhio. Quel bambino è destinato a cambiare il mondo e a salvare milione di persone. Quel bambino è Albert Sabin.
"E così, mentre mio fratello e decine di altri passeggeri cercavano di ottenere l'autografo di Diego Armando Maradona, mia madre sfogliava una rivista di viaggi e l'aereo conquistava il cielo, io ho ascoltato la parte più emozionante della storia più bella del mondo, la storia di Albert Sabin, l'uomo che salvò il mondo."
Sara Rattaro si dimostra una volta di più una grande scrittrice. E questa volta lo fa con una storia per bambini che però racchiude in se messaggi forti, messaggi importanti, messaggi da grandi. In un libro che non arriva alle 200 pagine ci racconta una storia che ha letteralmente cambiato le nostre vite, ma anche la storia di un bambino pronto a non mollare, a farcela, a stringere i denti e a portare avanti il suo sogno. Incrociando le vite di Albert Sabin e di Luca porta a galla un argomento tanto importante quanto delicato, soprattutto negli ultimi anni. Quello dei vaccini. Naturalmente non starò qui a farvi una disanima dei pro e dei contro dei vaccini, non è il mio ruolo e ci sono persone ben più adatte di me a darvi un quadro completo. Ma in un'epoca in cui questo argomento è tanto sensibile penso sia giusto anche saper come siamo arrivati a questo momento, chi e come è riuscito a trovare un modo per debellare malattie che falcidiavo bambini, uomini e donne, paralizzavano arti, somministravano atroci sofferenze. Poliomielite, vaiolo, difterite, tubercolosi... malattie che oggi conosciamo più per sentito dire ma che sono state veri flagelli dell'umanità e che ovviamente si abbattevano sulle fasce più deboli della popolazione e nei momenti più difficili (come non ricordare l'influenza spagnola che si abbattè proprio sul finire della prima guerra mondiale sull'Europa).
Un racconto delicato, una storia per bambini che però deve essere letta dai grandi, una storia che si legge in un pomeriggio ma ti lascia poi ferma lì a pensare a Luca e al suo gesso, al suo sogno di diventare un grande pianista e di suonare le Variazioni Goldberg di Bach, a Albert Sabin e all'immenso lavoro portato avanti. Ci si chiede come sia riuscito a fare tutto ciò con i mezzi dell'epoca, senza perdere la speranza, dove abbia trovato il coraggio di buttarsi in una guerra più grande di lui.
Sara è riuscita a fare di nuovo la sua magia, quella che trovo e incontro libro dopo libro: proporti u n racconto che può sembrare comune e rivestirlo di qualcosa di speciale, dargli una luminosità tutta sua. E in questo caso ci ha donato anche due personaggi unici: un medico reale, che ha fatto la storia e a cui dobbiamo tanto e il piccolo Luca, un ragazzino che con coraggio e perseveranza ha saputo affrontare la sua storia e salvare il suo mondo.
Alla prossima