Recensione: Passenger - Alexandra Bracken

by - agosto 23, 2017

Buongiorno lettori!
Eccomi uscire, ma solo per qualche ora, dal gorgo infernale dell'ufficio e tornare qui da voi a parlare di libri. Aaaahhh, che bello entrare nel blog! Casa finalmente! Lo so, a luglio ho pubblicato solo un misero post e agosto... lasciamo perdere, fidatevi, la cosa rattrista più me che voi. Ma da settembre (inoltrato) tornerò più attiva che mai. Quindi vi chiedo solo un po' di pazienza e di non abbandonare queste mie paginette.
Ora, dopo l'intro triste, parliamo di cose serie. Oggi, incredibile ma vero, vi propongo la recensione di un libro che ho acquistato oramai mesi orsono a Tempo di libri. E' andata più o meno così:

Io: ok, basta non compro altri libri!
Le ragazze: ... (faccette scettiche)
Io: voglio Passenger!!!!

Che volete farci, la lettrice è volubile! Quindi ecco a voi la mia recensione di Passenger di Alexandra Bracken.

Passenger
di Alexandra Bracken
Sperling & Kupfer | Pandora | 409 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €18,90
28 marzo 2017 | scheda Sperling & Kupfer


Trama
In una terribile notte, la giovanissima Etta Spencer perde tutto quello che conosce e ama. Catapultata all'improvviso in un mondo sconosciuto, ha un'unica certezza: non ha viaggiato per chilometri, bensì per secoli. La sua famiglia, infatti, possiede la capacità di viaggiare nel tempo. Un'abilità di cui lei ha sempre ignorato l'esistenza. Fino a ora. Passeggera a sorpresa su una nave nel bel mezzo dell'oceano, e disposta a tutto per ritornare alla propria epoca, Etta inizia una straordinaria avventura attraverso secoli e continenti, in compagnia di Nicholas, giovane capitano della nave, alla disperata ricerca di un oggetto misterioso e di inestimabile valore, in grado salvare il suo futuro. Ma i tentativi di Etta trovare la strada di casa non fanno che trascinarla sempre più a fondo. Per sopravvivere dovrà imparare a navigare tra spazio e tempo, tradimento e amore.

Qualcuno ha detto viaggi nel tempo? Presente!
Eccomi, non potevo perdermi un libro del genere. Primo di una duologia, Passenger è tornato a casa con me dopo la trasferta di Tempo di libri. Purtroppo non mi ha convinto del tutto, ma andiamo con ordine. Di che parla? E' la storia di Etta, violinista giovane ma di successo che nel giro di pochi minuti vede la sua vita sconvolta. La madre le ha sempre nascosto di appartenere ad una famiglia di viaggiatori nel tempo e lei stessa si ritrova catapultata su una nave corsara del 1776. Etta è stata letteralmente rapita dal misterioso "nonno" capofamiglia di alcuni viaggiatori. Vuole una cosa da lei, un oggetto nascosto proprio da sua madre ed è disposto a tutto pur di averlo.

Bella l'idea generale (che ricorda vagamente i libri della Gier), tuttavia, oltre ad alcune parti piuttosto difficoltose da leggere perchè inevitabilmente arzigogolate, non sono riuscita ad entrare in sintonia con la protagonista e con i suoi atteggiamenti. Il racconto inizia con una certa fretta, un attimo prima Etta deve suonare, un attimo dopo si ritrova sulla nave. Passato un certo stupore iniziale lei accetta tutto quello che le succede. Insomma, mi risvegliassi su una nave corsara un certo dubbio sulla mia sanità mentale mi verrebbe. Invece lei no, "sbrocca" per due pagine e poi accetta tutto come reale, senza dubbi sulla realtà degli eventi.
E' sicuramente una protagonista combattiva e vitale, tuttavia non mi è stata mai simpatica... non lo so perchè, ma a pelle mi è sembrata sempre troppo lamentosa.

Passiamo al protagonista maschile, Nicholas. Non l'ho ancora inquadrato bene. E' un combattente nato, ha uno scopo, sa quel che vuole, tutti aspetti positivi che me lo hanno fatto subito piacere. C'è però in lui ancora molto da scoprire, qualcosa che abbiamo solo sfiorato e che, spero, il secondo libro, porterà a galla.
La cosa strana è che i due insieme funzionano. Non so come l'incastro avvenga ma mi hanno convinto: lei è la biglia impazzita e lui il muro solido a cui appoggiarsi e contro cui a volte sbattere.

In conclusione, è stata una bella lettura, che ha saputo portarmi in giro nel tempo con i personaggi. L'ambientazione e il mistero che c'è lungo tutto il racconto sono coinvolgenti, con un pochino in più di calma iniziale sarebbe stato veramente un grande libro. Il secondo è già qui che mi aspetta... vediamo che viaggio mi aspetta!

Alla prossima

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7 comments

  1. mmm capisco che non ti abbia convinta del tutto visto ciò che scrivi. personalmente ho amato molto la trilogia della Gier relativa ai salti nel tempo e infatti questo per trama la ricorda molto. mi hai messo in crisi, non so se leggerlo oppure no. tu cosa dici? lo segno per quando sono scarica di letture' (ahahahah si certo come se potesse succedere!)

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    1. Allora per me vale assolutamente la lettura però io aspetterei l'economia o la biblioteca

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    2. accetto il consiglio e aspetto la biblioteca! grazie

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  2. l'ho già anche se ancora non lo ho iniziato. Volevo leggere prima Timebound della Walker e poi questo ^_^

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  3. Io spero che il secondo libro tiri un po' su le sorti di questa coppia di libri. Il primo non mi ha fatto impazzire, un libro senza infamia e senza lode a parer mio. Merita di essere comprato solo per la bellezza della copertina però *-*
    xoxo

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  4. E meno male che è una duologia!Ma vuoi la copertina, vuoi il tema, vuoi le tue parole... Come resistere? Il problema è infilarlo in mezzo alle letture del periodo XD

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