Recensione: Magari domani resto - Lorenzo Marone

by - febbraio 15, 2017

Buongiorno lettori,
che bello tornare in questo mio piccolo angolo di mondo. Ve ne sarete accorti, in questi giorni sono poco presente. Non mi sono data alla macchia. Semplicemente (che poi di semplice c'è poco) ho avuto qualche problemino in famiglia, ma grazie al cielo tutto sembra andare per il meglio e tra uno o due giorni tutto dovrebbe tornare alla semi normalità. Il problemino in questione, bastardello come è, mi ha anche un po' smorzato la voglia di leggere; sapete come funziona: i pensieri sono tanti, le cose da fare pure e i libri vengono accantonati. Quindi mi sono trascinata questa ultima lettura per tanto, troppo tempo. Ma finalmente ieri pomeriggio ho potuto mettere mano agli ultimi capitoli di Magari domani resto di Lorenzo Marone, uscito giusto settimana scorsa.

Magari domani resto
di Lorenzo Marone
Feltrinelli | I Narratori | 315 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €16,50
9 febbraio 2017 | scheda Feltrinelli


Trama
Chiamarsi Luce non è affatto semplice, specie se di carattere non sei sempre solare. Peggio ancora se di cognome fai Di Notte, uno dei tanti scherzi di quello scombinato di tuo padre, scappato di casa senza un perché. Se poi abiti a Napoli nei Quartieri Spagnoli e ogni giorno andare al lavoro in Vespa è un terno al lotto, se sei un avvocato con laurea a pieni voti ma in ufficio ti affidano solo scartoffie e se hai un rottame di famiglia, ci sta che ogni tanto ti "arraggi" un po'. Capelli corti alla maschiaccio, jeans e anfibi, Luce è una giovane onesta e combattiva, rimasta bloccata in una realtà composta da una madre bigotta e infelice, da un fratello fuggito al Nord, da un amore per un bastardo Peter Pan e da un lavoro insoddisfacente. Come conforto, solo le passeggiate con Alleria, il suo Cane Superiore, unico vero confidente, e le chiacchiere con l'anziano vicino don Vittorio, un musicista filosofo in sedia a rotelle. Finché, un giorno, a Luce viene assegnata una causa per l'affidamento di un minore. All'improvviso, nella sua vita entrano un bambino saggio e molto speciale, un artista di strada giramondo e una rondine che non ha nessuna intenzione di migrare. La causa di affidamento nasconde molte ombre, ma è forse l'occasione per sciogliere nodi del passato e mettere ordine nella capatosta di Luce. Risolvendo un dubbio: andarsene, come hanno fatto il padre, il fratello e chiunque abbia seguito l'impulso di prendere il volo, o magari restare, trovando la felicità nel suo piccolo pezzettino di mondo?

La felicità è una cosa piccola e intima che ti costringe ad averne cura e rispetto anche quando non ti va, quando sei stanco e vorresti solo stravaccarti sul divano. E' una moglie petulante che ti parla mentre guardi la partita.
Dovete sapere, cari lettori, che scrivere una recensione non è mai cosa facile. Se non lo avete mai fatto e volete cimentarvi vi do un consiglio, partite da un libro brutto. No, non è un consiglio del cavolo, fidatevi, perchè la prima volta non si scorda mai e se partire da un libro bello poi fate la mia fine, vi inchiodate ore davanti al computer a cercare di raccapezzare nella vostra testolina un inizio decoroso da scrivere...e come vedete non ci sto riuscendo un granché bene. Il fatto è che se un libro vi piace voi vorreste scrivere tutto, ma proprio tutto, e mica potete! E poi vorreste dire cosa vi ha lasciato ogni personaggio, ogni pagina, ogni riga... e pure qua, mica potete. E allora vi resta una sola cosa da fare: provarci, cercare di spiegare nel miglior modo possibile il piccolo, meraviglioso mondo racchiuso in questo libro. 

Luce, 30 anni, un taglio di capelli corto corto, una Vespa, un Cane Superiore (poi vi spiego). Luce Di Notte (un nome speciale per una bambina speciale) è avvocato, o almeno vorrebbe praticare l'avvocatura, ma il più delle volte si ritrova solo ad occuparsi dei maledetti adempimenti. Luce ha una famiglia sgarrupata, una madre sarta, un fratello andato al nord che non si fa più vedere da anni, un padre scappato di casa quando lei era piccola e morto poco dopo.
Una blogger spiritosa ma poco originale direbbe che Luce illumina con il suo carattere il romanzo, ma io, che spiritosa sono ma banale mai, vi dico che Luce è un romanzo nel romanzo. Con la sua aria da dura e il suo sguardo indagatore questa ragazza dai modi schietti gira nella sua Napoli e non ci racconta solo una storia, ci racconta tante storie insieme. Il suo rapporto con la nonna Giuseppina, il padre tanto allegro quanto scapestrato, il Napoli dello scudetto dell'87, il suo primo ragazzo, i Quartieri Spagnoli. E a racchiudere tutto questo il caso che le viene affidato del piccolo Kevìn, conteso dal padre camorrista e dalla madre volgarotta ma amorevole. 

Quando ho scoperto che la protagonista di questo nuovo romanzo di Lorenzo Marone sarebbe stata femmina un  po' mi sono preoccupata. Cosa ne sarebbe uscito fuori? E poi dopo due protagonisti belli ingombranti come Cesare e Erri... Preoccupazione inutile, Luce è una voce unica, una protagonista tosta,  che ti racconta il suo piccolo mondo in modo semplice e diretto, con il suo napoletano stretto e musicale, che all'inizio ti fa inceppare un attimo sulla lettura ma che poi, capisci, non solo serve a dare la giusta atmosfera ma che non poteva essere altrimenti. Luce è Napoli e Napoli, in particolare i Quartieri Spagnoli, appare tra le pagine del libro in tutta la sua unicità. E' un luogo difficile, ad alto tasso di criminalità, in cui spesso meglio girarsi dall'altra parte e farsi i fatti propri per non finire nei guai. Eppure, qui, l'autore  ci ha voluto dare la sua Napoli, quella fatta di brava gente, che si rimbocca le maniche e vuole in qualche modo aggiustare il suo piccolo angolo di mondo, che non si gira davanti al problema ma cerca, a modo suo, di cambiare qualcosa. E questa è Luce, una che si butta a muso duro davanti al teppistello di turno o che acchiappa il fratello adolescente e lo trascina per un orecchio a casa perchè ha preso una brutta strada. 

Arrivati al terzo libro di un autore fare un paragone con gli altri è quasi scontato, eppure... eppure sapete una cosa? Magari domani resto è Cesare, è Erri, ma non è nessuno dei due. E' qualcosa di diverso, di più che ti lascia le lacrime agli occhi e un sorriso sulle labbra. E' una lezione di vita e d'amore, verso una città, verso una famiglia, ma verso anche ad un cane che non vuole essere disturbato di prima mattina (è certo che è superiore, furbo lui!) e ad una rondine che ti deve la vita. E' un libro che con i suoi vicoli stretti stretti, in cui il sole arriva di traverso, con il suo carosello di personaggi, la sua ironia e con il suo ultimo capitolo, tra un fruscio e l'altro di una cassetta registrata 20 anni prima, ti riempie il cuore. 

Voto

Alla prossima






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12 comments

  1. Ehm...senti...scusa eh, ma ti ho bagnato tutto il blog. Adesso pulisco, promesso! Comunque qua dobbiamo fare petizione, perché a noi certe recensioni escono solo con i libri suoi. Quindi: vogliamo un libro di Lorenzo ogni mese!

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    1. Ma no porello! Ogni mese?? E poi non ci riesco a sentirti frignare tutti i mesi... Facciamo due all'anno eh?

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  2. E io come faccio? Finito ieri e ancora non sono riuscita a sintetizzare il mio pensiero...mannaggia a lui!
    Bellissima recensione

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    1. Grazie Bacci! Io ora ho il problemino di leggere altro... mi viene tutto a noia :/

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  3. wow, ti assicuro che la tua preoccupazione non era per niente fondata. Queste parole sono meravigliose, davvero

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  4. Recensione stupenda :) L'ho letta tutta d'un fiato fregandomene del fatto che non abbia ancora aperto il libro. Intanto posso dire di attendere con ansia il momento di conoscere Luce!

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    1. Grazie Anna! Vedrai che ti piacerà un sacco, sia Luce sia la storia ... a tira fuori il pacco maxi di fazzoletti

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  5. Il libro l'ho finito ieri e sono qui che ci penso e ripenso.
    Vorrei rileggere una seconda volta la tua recensione, ma poi mi trattengo...perchè devo ancora pensare a come strutturare la mia e non vorrei che alcune parole rimanessero impigliate nei miei pensieri.
    Sicuramente per me questo è stato il libro in cui Napoli mi è sembrata più vicina e reale che mai. Questo aspetto mi ha conquistata.
    Un saluto da Lea

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    1. Vero Lea, qui Napoli c'è. Ed è la Napoli di chi ci vive, ne quotidiano, ma non quella che si vede in tv. Ora sono curiosa di leggere il tuo pensiero ;)

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  6. Hai proprio ragione! Più i libri sono belli e più è difficile scrivere la recensione, io mi affeziono e rischio di scrivere recensioni più lunghe del libro stesso.
    Questo non lo conoscevo, lo metto subito in wishlist:)

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  7. E' il primo libro di Lorenzo MArone che leggo e me ne sono innamorata!

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