Recensione: Harry Potter e la maledizione dell'erede - Jk Rowling, John Tiffany e Jack Thorne
Buongiorno lettori!
Voglio iniziare questa settimana con la recensione di un libro di cui si sta parlando tantissimo. Io ho tentennato, indecisa se acquistarlo o meno, ma alla fine la curiosità ha avuto la meglio. Di cosa parlo? Ma di Harry Potter e la maledizione dell'erede!
Harry Potter e la maledizione dell'erede
di Jk Rowling, John Tiffany, Jack Thorne
Salani Editore | 368 pagine
ebook €14,99 | cartaceo €19,80
24 settembre 2016
Trama. È sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell'eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l'oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà in un'unica edizione entrambe le parti.
"E il tempo si ferma. Poi si gira, ci pensa su,e comincia a svolgersi al contrario, all'inizio lentamente...E poi accelera"
Che non sarebbe stato un libro in linea con gli altri sette lo si capisce subito da quei due nomi che seguono quello di Jk Rowling, tanta gente per un ottavo libro, ma necessaria per uno spettacolo teatrale. E questo è quello che troviamo in queste 300 e passa pagine: la sceneggiatura dello spettacolo teatrale andato in scena a luglio. Precisa precisa, niente di più niente di meno. Il lettore quindi non deve aspettarsi un romanzo e una lettura continua, ma una vera sceneggiatura fatta di dialoghi e di brevi intro che danno un luogo e un momento. E' quindi con un'ottica diversa che ci si deve avvicinare alla lettura, senza aspettarsi in toto ciò che già conosciamo della penna di JK Rowling ma cercando semplicemente tratti della sua fantasia e della sua voce tra una battuta e l'altra, e vi assicuro che Jk qui c'è.
La storia si svolge oggi, anni dopo la battaglia di Hogwarts, nel momento in cui abbiamo effettivamente lasciato Harry, Ron e Hermione, con rispettive famiglie. Siamo al binario 9 e 3/4, e i figli di coloro che sconfissero Voldemort stanno per partire per Hogwarts. Albus Potter porta con se un nome impegnativo e un'eredità ancora più pesante; il mito del padre Harry aleggia su di lui e lo carica di aspettative e paure. Il cuore del libro è questo, la paura di non riuscire, di non essere all'altezza, di perdere una persona amata, di non saper comunicare. La paura, che in fondo aleggiava in tutta la serie, torna qui sono mentite spoglie, quelle di un'ombra tanto vicina ad Albus da confondersi con chi nemico non è.
In tutto il testo troviamo elementi che la Rowling ci ha già mostrato nei libri precedenti: Gira tempo, il Torneo Tre Maghi, le profezie, tutti elementi che tornano ora con un peso diverso, perchè non c'è solo la lotta tra il bene e il male, ci sono in gioco il presente, il passato e il futuro. Lo so, sono sibillina, ma non voglio raccontarvi troppo.
Ho sentito tanti pareri su questo libro, e in genere i giudizi non sono positivi. Me lo immaginavo, e dopo averlo letto posso capirne il motivo. Questo ottavo libro in realtà non è un libro, è qualcosa di diverso. Prima di tutto la struttura necessità una sorta di adattamento, inizialmente leggere non viene così automatico e si deve sempre far caso alla voce che sta parlando. Ma quello che credo sia mancata
è la parte descrittiva, le immagini che la Rowling ha saputo creare in questi anni, il mondo che ha saputo tratteggiare. Manca tutto ciò che circonda la storia, manca Hogwarts, vero personaggio nei libri con le sue scale che si muovo, le torri che svettano, i ritratti che si spostano di quadro in quadro, manca la foresta, la casa di Hagrid; appaiono nella storia ma è come se non ci fossero affatto e questo rende la storia più asettica e fredda.
è la parte descrittiva, le immagini che la Rowling ha saputo creare in questi anni, il mondo che ha saputo tratteggiare. Manca tutto ciò che circonda la storia, manca Hogwarts, vero personaggio nei libri con le sue scale che si muovo, le torri che svettano, i ritratti che si spostano di quadro in quadro, manca la foresta, la casa di Hagrid; appaiono nella storia ma è come se non ci fossero affatto e questo rende la storia più asettica e fredda.
Superato questo scoglio, che pure fa soffrire, troviamo la storia di un ragazzo che si sente incompreso, di un'amicizia strana ma che è forte proprio come quella che lega Harry, Ron ed Hermione, e un nemico subdolo che si nasconde e colpisce al momento opportuno.
E' una storia sicuramente avventurosa, che ti fa tornare indietro di qualche anno, una storia non così oscura come quella degli ultimi libri ma che mi è sembrata più vicina al secondo o terzo libro. Scopriamo cose nuove sui vecchi protagonisti e li consociamo meglio nei loro matrimoni e amori. Secondo me qui c'è la vera pecca... Ora quello che scriverò vi sembrerà strano, ma prendetela così... queste parti con Ron ed Hermione che si baciano, Ginny che si avvicina ad Harry, mi sono sembrate strane e di troppo, come se effettivamente volessero togliere l'attenzione dal racconto vero e proprio, un'aggiunta non necessaria ma inserita più per far felice lettori e spettatori che per vera coerenza nel racconto. Questa sensazione invece non l'ho avuta con la storia di Draco, della moglie e di Scorpius, sarà perchè in qualche modo questo è anche il libro del riscatto per Draco, quello in cui mostrare un altro lato del suo carattere, dimostrare che anche lui, a modo suo, può far del bene.
E' un libro strano, con una bella storia e due protagonisti che meritano, però è una storia che manca di qualcosa, mutilata nel suo saper creare la vera magia. Non basta raccontare l'arrivo dei Dissenatori, la velocità dell'Espresso per Hogwarts, lo schiocco della Gira Tempo, va fatto vivere e qui questo non c'è. Io ho iniziato la lettura sapendo cosa aspettarmi, per questo vi dico che a me non è dispiaciuto, si sente la presenta della Rowling, il suo saper creare l'avventura e personaggi epici. Quindi gli unici consigli che vi posso dare sono quelli di leggerlo con la giusta idea, cioè non aspettandovi i primi 7 libri ma un libro a se stante, e di godervi la storia per quella che è, senza farvi troppe paranoie alla ricerca di parallelismi.
Voto
Alla prossima
10 comments
Io non l'ho ancora letto, proprio per paura di rimanere delusa. Per ora se ne sta lì nella libreria, poi vediamo. A mia figlia è piaciuto.
RispondiEliminaChissà, magari arriverà il suo momento anche per te, s non sei convinta fai bene ad aspettare un po' ;)
EliminaSinceramente io non ho visto la Rowling se non nei personaggi ma per il resto del romanzo no. Inoltre la stessa Rowling tanto tempo fa disse che nessuno poteva mai essere SPOILER il figlio di Voldemort avuto poi durante la sua seconda rinascita. Dai è un po' incredibile ossessionato come era dal potere non andava certo a pensare ad accasarsi. Ecco diciamo che è una bella rappresentazione teatrale e mi piacerebbe vederla anche per gli effetti scenici e anche la storia in se non è male ma Harry è finito con i doni della morte. Diciamo che è stata una bella travata di marketing anche per accompagnare i tre nuovi libri della Rowling, inerenti alla saga, che si trovano sul web ma niente di più.
RispondiEliminaAh che è stata una bella trovata di Marketing è poco ma sicuro, ma quello, il mondo di Harry Potter, lo è già da un po'. Purtroppo va così... Io quando l'ho iniziato ho proprio cancellato l'idea di trovare qualcosa degli altri 7 libri. Partendo d questo presupposto devo dire che non mi è dispiaciuto. Poi io non sono neanche mai stata una gran fan dei libri "paralleli" usciti sia ora che negli anni precedenti.... infatti non li ho letti ;)
EliminaHo intenzione di leggerlo e dopo il tuo parere sono più serena.
RispondiEliminaGrazie.
Lea
Uh vedrai Draco... :3
EliminaHo sentito pareri contrastanti su questo libro, io preferisco non leggerlo perchè per me Harry Potter finisce con I doni della morte :)
RispondiEliminaEh lo so, ma anche io sono stata molto tentennante, poi al grido "sarà una cavolata, ma tanto oramai una in più una in meno è uguale" l'ho preso... e sinceramente non me ne pento, anche perchè avrei sempre avuto il dubbio :)
EliminaCiao Laura!!
RispondiEliminaero partita con l'intenzione di leggero, ma poi ho saputo che non è un romanzo, ma è scritto in versione commedia (e io proprio non riesco ad apprezzare questa cosa), e in più non è stato composto solo dalla Rowling, ma anche da altri autori..
il tutto non mi ricorda per nulla i magici libri di Harry Potter.
Preferisco non leggerlo e mantenere il ricordo dei precedenti volumi! :)
Pienamente d'accordo su tutto! basta non aspettarsi un romanzo, perchè non è un romanzo. A me non è dispiaciuto. è stato bello ritornare ad Hogwarts, anche se in modo diverso
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