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La Biblioteca di Eliza

Buongiorno lettori,
e buona domenica! Oggi prevedono caldo record qui ma io oramai sono pronta a contrastarlo a suon di doccia, tè freddo e giardino giusto. Che vuol dire? Semplice: la mattina mi spiaggio sulla panca del giardino che ho dietro casa, il pomeriggio sul dondolo di quello davanti che si ritrovano rispettivamente all'ombra! Furba io!!
Però cavolo, anche luglio con oggi finisce. E devo dire che è il mese che temo di più di solito perchè mi sembra sempre quello più lungo, noioso e afoso. Agosto paradossalmente mi da già speranza... speranza che l'estate stia finendo e che finisca il caldo!
Se oggi finisce luglio ( e finisce, fidatevi che ho controllato... due volte) vuole anche dire che è arrivato il momento del recap mensile con la rubrica Clock Rewinders!
 
LETTURE DI LUGLIO
Non ho voluto dirlo prima per evitare brutte figure (e di portarmi sfiga da sola) ma incredibilmente luglio 2016 è stato un ottimo mese per quanto riguarda le letture: ben 10 libri mi hanno accompagnato e tra questi ho scovato dei bellissimi romanzi!
 
  • Rogue di Julie Kagawa
  • Wolf. La ragazza che sfidò il destino di Ryan Graudin
  • Vita dopo vita di Kate Atkinson
  • La ladra di ricordi di Barbara Bellomo
  • Fedele alla linea di Nicola Fermani
  • Mi vuoi sposare? Una wedding planner alla ricerca del marito perfetto di Elisabetta Belotti
  • Il metodo della fenice di Antonio Fusco
  • Iridium di Chiara B. D'Oria e Marika Cavaletto
  • Paper Magician di Charlie N. Holmberg
  • Dream Bender di Eveline Durand (per Italians Do It Better - Books Edition)
NUOVI INGRESSI
(anche detti... E voi dove vi metto?)
Luglio non ha visto tantissime novità popolare i miei scaffali ma comunque è stato un buon mese. Il primo giorno di luglio è arrivato a sorpresa dalla Harper Collins Italia Il ritmo del mio cuore di Casey Quinn, mentre giusto pochi giorni fa la  stessa casa editrice mi ha inviato copia ebook di Tra due mondi di Jennifer L. Armentrout, il primo di una nuova serie, che ho giusto iniziato ieri sera. Inoltre la Fazi Editore è stata così gentile da inviarmi una copia di La pietra di Luna di Wilkie Collins. Ovviamente un grazie enorme!!
Poteva mancare un acquisto? Grazie ad un buono Amazon (io amo i buoni Amazon, li adoro, li venero...) ho potuto portarmi a casa l'ultimo libro di Antonio Fusco, Il metodo della fenice, autore che come sapete apprezzo moltissimo!
 
 
 
Alla prossima
 
 
 
 
Buon pomeriggio lettori!
Oggi doppio post perchè volevo assolutamente parlarvi di questo libro, Paper Magician di Charlie N. Holmberg.
Paper Magician
(Paper Magician #1)
di Charlie N. Holmberg
Fanucci | Collezione Narrativa | 219 pagine
ebook €1,99 | cartaceo €14,90
29 ottobre 2015
Trama. Ceony Twill, giovane e talentuosa allieva dell'accademia di magia Tagis Praff, sta finalmente per cominciare l'apprendistato che la legherà per tutta la vita all'elemento magico che ha sempre desiderato. Eppure, contrariamente a quanto sognava, il suo destino non sarà scritto nel metallo ma sulla carta. Tra fogli che si animano dando vita a personaggi incredibili e storie fantastiche che la lasceranno a bocca aperta, toccherà allo stravagante mago Emery Thane convincerla delle qualità straordinarie di un elemento così delicato e allo stesso tempo prodigioso. Così, quando Lira, malvagia praticante di arti magiche proibite, priverà il maestro del suo cuore, Ceony per tenerlo in vita gliene confezionerà uno di carta, per poi volare sulle ali di un enorme aeroplanino all'inseguimento della perfida maga, verso un'avventura che porterà alla luce i ricordi più lontani e i segreti più taciuti, nascosti nell'angolo più remoto dell'anima.
"Respira"
Sapete come funziona oramai, vero? Io, Laura, Daniela e Baba chiacchieriamo in chat, parliamo di questo e di quello, commentiamo qualche programma tv, ridiamo scherziamo. Poi Baba ad un certo punto dice di voler leggere questo libro e bum... piazza la copertina e io... vogliooooo! Caso ha voluto che avessi un buono da 5€ da usare in libreria e allora perchè non approfittarne? Così lo porto a casa, resta un po' di tempo sul comodino e poi mi viene una gran voglia di leggerlo. E mi pento subito di aver aspettato tanto!
Ad inizio '900 Ceony Twill si è appena diplomata alla scuora di magia Tagis Pfaff e ora è pronta per diventare apprendista. Lei vorrebbe diventare una fonditrice, una maga del metallo, ma la carenza di maghi della carta la porta a diventare una piegatrice. Così Ceony si ritrova sotto l'ala protettrice di Mago Emery Thane che le mostrerà la magia della carta e le sue straordinarie qualità. Quando Lira appare a casa di Mago Thane e gli ruba letteralmente il cuore, Ceony vuole tenerlo in vita, piegherà per lui un cuore provvisorio di carta e partirà all'inseguimento di Lira e alla scoperta del cuore di Thane. 
La Holmberg crea e mette in piedi una storia assolutamente originale e avventurosa, ci fa scoprire la magia in un elemento semplice e comune come la carta e lo rende semplicemente straordinario. Il mondo messo in scena è tanto comune quando ammantato di magia, la Londra vittoriana fa da sfondo ad una storia fantasy, con un pizzico di steampunk, un lato dark e qualche sfumatura più sanguinolenta. C'è tanto per essere un romanzo breve, un romanzo costruito veramente bene, affascinante e divertente, che ti attrae e ti fa immergere nel suo mare di carta. La magia è ovunque ma spunta qua e là rendendo il racconto quasi possibile.
Sono entrata in questa storia in punta di piedi, temendo un po' di ritrovarmi in qualcosa di banale o di già visto, insomma temevo l'effetto di un Harry Potter stantio. Invece ho scoperto con piacere una storia sicuramente più adulta del celebre maghetto, ma che ha saputo comunque fammi sognare un mondo in cui piccoli origami di gru volano in cielo o zampettano allegramente in giro, in cui un cane  interamente di carta può diventare amato e fidato quanto uno vero e in cui un aeroplanino , ovviamente di carta, può portarti ovunque.
Ceony, la protagonista, è perfetta. Coraggiosa  e tenace, ma con un lato più oscuro. Inizialmente, lo ammetto, convince poco, mostrando solo una facciata ma disprezzando in realtà tutto ciò che la circonda a casa Thane. Il suo apprendistato però la farà crescere e la farà diventare una vera e propria eroina, di quelle che si rimboccano le maniche e si buttano nella mischia perchè vogliono fare la differenza  e voglio raggiungere il proprio obiettivo. Naturalmente muta anche il suo rapporto con mago Thane: inizialmente lo considera un pazzo, poi un saggio maestro e poi... si qualcosa di più. 
In conclusione, io lo consiglio assolutamente! E' un fantasy nuovo, originale, accattivante, qualcosa di semplice ma comunque talmente particolare da non passare  inosservato! 
Voto
Alla prossima
Buongiorno lettori,
come tutti i sabati torna la rubrica delle segnalazioni Questa volta ti segnalo. Prima però di mostrarvi qualche libro volevo però dirvi che sabato prossimo 6 agosto ci sarò una puntata speciale, poi vi spiegherò perchè... Si dai, faccio un po' la misteriosa!
E ora vediamo quali segnalazioni ho oggi per voi!



La scelta di Jordan
di Marianne B. Archer
selfpublishing | 277 pagine
ebook €1,99
luglio 2016

Dove acquistare 
Ibs | Amazon | principali store online

Trama. Inghilterra 1264. Jordan di Belcourt ha da tempo negato una parte di se stesso per conquistare il potere e, ora che lo ha conseguito al fianco del barone di Albenham, ritiene che la sua vita sia esattamente come la desiderava. Fino al giorno in cui la sua strada non si incrocia con quella di Rosaleen, indiziata per la sparizione della figlia del barone, che si pone fin dal principio nei suoi confronti in un modo che lo irrita e lo intriga al tempo stesso. Per Jordan, Rosaleen rappresenta una sfida che tocca in lui corde credute sepolte e che gli fa subito desiderare di vincere...



Il coltello
di Noemi Gastaldi
selfpublishing | 30 pagine
racconto gratuito
29 marzo 2016

Dove acquistare
Amazon

Trama. Due facce separate da un coltello, una sola essenza: la lama. E quella lama, quel filo intangibile, non è cosa da aversi. Non si può far altro che tentare di recepirlo nei dolorosi tagli che sa infliggere.


L'autrice. Noemi Gastaldi è nata e cresciuta in provincia di Torino, città in cui attualmente risiede. Ama scrivere fin da quando era piccola, ma la sua prima pubblicazione risale al 2009, quando collabora al romanzo erotico-sentimentale “22 fiori gialli”, attualmente edito da Eroscultura. Nel 2011, affascinata dal mondo sommerso dell’arte indipendente, riprende in mano una vecchia bozza ideata anni prima e mette le basi per la saga “Oltre i confini”. Il primo volume della stessa, “Il tocco degli Spiriti Antichi“, viene autopubblicato nel novembre 2012. Il secondo volume, "Il battito della Bestia", viene autopubblicato nel gennaio 2014. Il volume conclusivo, "Il canto delle Forze Ancestrali", è disponibile dal marzo 2015.



Profumo d'ottobre
di Annalisa Caravante
selfpublishing
ebook €2,99
25 luglio 2016

Dove acquistare
Amazon


Trama. Ãˆ l'alba della seconda guerra mondiale, l'adolescente Claudia resta orfana e unica ereditiera del patrimonio di famiglia. L'arrivista e spietato zio Alberto la rinchiude in un istituto scolastico che agli occhi della giovane appare come una prigione, dove bisogna rispettare regole e orari. Tutto è triste, buio e troppo silenzioso intorno a lei, come la sua vita, quando incontra Vanni, prestante scugnizzo napoletano, solare, bello ma... Per Claudia è subito amore, passionale e travolgente, ostacolato da alterne vicende e dall'amica/rivale Benedetta. Sarà la guerra a spezzare le catene, a mostrare la labilità della vita, a rendere necessaria la ricerca di un senso a tutto, tra la morte, gli addii, i ritorni e le speranze. Sangue e polvere su una terra, Napoli, che, solare e irrequieta, crollerà insieme ai suoi palazzi, insieme ai suoi figli: vittime, eroi, carnefici... in quegli anni cupi per tutto il mondo: “...anni in cui io e i miei amici eravamo giovani e lo avevamo dimenticato.”.



Alla prossima






Buongiorno lettori!
Oramai siamo a fine mese e tra qualche giorno il blog, come tutti gli anni, chiuderà per un paio di settimane, riposarsi e riprendere dopo ferragosto più pimpante di prima. Ma ancora per qualche giorno sarò qui con voi a tenervi compagnia. 
Oggi scatta l'appuntamento con una nuova puntata di Ti consiglio un libro, la rubrica che è nata dalla collaborazione coi blog La Libridinosa, Un libro per amico e Desperate Bookswife e che ogni volta vi consiglia un libro seguendo un argomento. Prima però vi ricordo che questo sarà l'ultimo appuntamento prima della pausa estiva e che il prossimo consiglio vi aspetterà il 9 settembre, sempre qui su questi schermi! Per questo consiglio abbiamo deciso di consigliarvi... rullo di tamburi... un libro che abbiamo regalato!


22/11/63
di Stephen King
Sperling & Kupfer | Pickwick | 767 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €15,00


Appena Dany ha scelto questo argomento mi è venuto in mente subito questo libro. Prima però una piccola precisazione: questa che vedete qui di lato è la copertina dell'edizione in copertina rigida e della successiva economica, ora trovate in genere la nuova copertina con il poster del telefilm... Io odio quando lo fanno, quando ti piazzano la locandina del film e del telefilm di turno. Inoltre questa mi piaceva tanto. Quindi, mi ribello e vi metto questa qua! E basta con 'sta storia delle locandine! 
Ho regalato questo libro a Baba per Natale. Sapevo che lo voleva leggere e quindi sono andata sul sicuro. Io però non l'ho letto... non fate quelle facce! Mica posso aver letto tutto! Ho una vita anche io... più o meno. Però lo voglio leggere da tanto, me ne parlano tutti come di un libro molto bello e che, nonostante la mole, si legge velocemente. Inoltre l'argomento e l'idea del salto del tempo come sapete mi incuriosiscono e mi affascinano molto. Quindi per una volta , oltre che consigliarlo a voi, me lo auto-consiglio... ha senso tutto ciò??

Ora vediamo insieme quali regali hanno fatto Baba, Daniela e Laura!

Alla prossima





Buongiorno lettori!
Questa è una di quelle mattinate un po' pigre in cui mi sono ritrovata all'improvviso con un po' di tempo tutto per me. Casa è pulita, sorella ha pensato alla passeggiata del cane visto che è a casa da lavoro, Laura sta leggendo quindi non siamo al telefono. Che fare con il prezioso dono del tempo? Leggere, certo, ma prima perchè non scrivere una recensione? Oggi vi parlo di un libro che mi è stata inviato dalle sue autrici, Iridium di Chiara B. D'Oria e Marika Cavaletto. 



Iridium. Libro secondo
(St. Jillian Saga #2)
di Chiara B. D'Oria e Marika Cavaletto
selfpublishing | 444 pagine
ebook €2,99 | cartaceo €17,17
7 marzo 2015

Trama. "Essere un cacciatore comporta l’abbandonare la tua vita perché quella degli altri, quella di coloro che devi salvare, è più importante. Essere cacciatore comporta scordarsi di se stessi e perdersi tra il sangue e le battaglie, aspettando con paura e speranza il giorno seguente. È un mondo difficile quello che ci circonda e noi forse lo sappiamo fin troppo bene. Vieni travolto, scaraventato, schiacciato dalle responsabilità che questo incarico comporta e ben presto arriverà il momento in cui ti chiederai il perché. Perché proprio a me? E non avrai una risposta. Una risposta non c’è." C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui ci si trova davanti a una scelta. Cosa fare. Dove andare. Chi abbandonare. C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui non si può più scegliere. Ed è in quel preciso momento che il Destino comincia a giocare. In questo nuovo capitolo della St. Jillian Saga, i nostri protagonisti si troveranno ad affrontare ciò che hanno sempre temuto: la consapevolezza che la Morte ci cambia nel profondo e che l’Amore non è un’àncora di salvezza, ma il peso che ti affonda. Mentre la guerra fra vampiri, lican e Cacciatori diventa sempre più violenta, una Profezia avrà il potere di cambiarne le sorti. Ma il Destino, questa volta, chi pretenderà in cambio?

Secondo libro con Mya e Chrisse come protagoniste. Con piacere ho accettato di tornare a St. Jillian per proseguire il racconto della lotta tra vampiri, lican e  cacciatori. In questo secondo libro la storia si fa molto più complessa, anche perché non si tratta più di una semplice lotta tra bene e male (ma c'è anche quella), entra in gioco una profezia, entrano in gioco altri personaggi e decisioni che potranno sconvolgere la vita (e la morte) dei protagonisti.

Tornare a St. Jillian è stato un po' come tornare a casa, con punti di riferimento ben solidi. Le prime pagine, seppure intrise di dolore (e non vi dico perché, dovete leggere il primo libro), sono state un'ancora di sicurezza: sapevo dov'ero e chi c'era. Come dicevo però in questo secondo libro la storia si fa più ricca di eventi e molto più complessa, forse troppo per i miei gusti. In più parti della lettura mi sono un po' persa e quelli che mi erano tanto piaciuti nel primo libro, i salti temporali, i flash back e i cambi di punti di vista, questa volta sono stati uno ostacolo. Il primo libro aveva un filo narrativo più semplice, con tanti personaggi certo, ma comunque il tutto era reso in modo abbastanza lineare, tanto che i vari salti e cambiamenti di voce narrante non mi avevano creato più di tanti problemi. Qui invece i fili narrativi erano troppi, una pagina si è a St. Jillian con un personaggio, poi si salta a San Francisco, poi nel passato... Non sono riuscita a stare dietro ad una narrazione così intricata e ho più volte sentito la necessità di avere meno: meno dialoghi, meno ricordi, meno spiegazioni. E' un peccato, perchè la storia in se, scremata di un po' di pagine, mi è piaciuta, è particolare e scritta bene.
Ho apprezzato in particolare i cambi di tono. Non è una narrazione piatta, ma si adatta al personaggio che parla o alla situazione che sta narrando: con William si fa più scanzonata e ciarliera, nei momenti di lotta diventa stretta e serrata.
I personaggi che entrano in scena sono veramente tanti e tutti hanno qualcosa da dire. Mi sono piaciuti in generale perchè ognuno ha la sua peculiarità, non si confondono tra loro. Ho giusto trovato troppo altalenanti Chrissie e William nel loro rapporto.

In generale, questa serie si conferma una bella storia, ma per questo secondo libro avrei preferito qualche pagina in meno.

Voto


Alla prossima


Buongiorno lettori!
Cominciamo con una nuova settimana, che ci porterà anche alla fine dei luglio. Oggi poi non è un giorno qualunque ma è il compleanno di sorella mia, quella vera eh! E sapete cosa vuol dire questo? Esatto, avete indovinato: torta!! Lo so, sono una brutta persona...
Prima di abbandonarmi ai miei sogni ad occhi aperti pregustando già un'ottima fetta di torta (gaaaaaaaaaa) vi propongo la recensione di un libro che ho aspettato tantissimo e che non vedevo l'ora di avere tra le mie mani: Il metodo della fenice di Antonio Fusco.

Il metodo della fenice. La terza indagine del commissario Casabona
di Antonio Fusco
Giunti | M | 240 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €12,90
29 giugno 2016


Trama. Novembre, il mese dei morti e della pioggia. Una telefonata anonima sveglia la centrale di Valdenza alle prime luci dell'alba. Il commissario Casabona, che per via di uno scontro con sua moglie da un paio di giorni dorme in questura, è il primo a precipitarsi sul posto: sotto il vecchio ponte di Campanelle, ai confini del bosco dove vive appartata la misteriosa comunità degli Elfi, viene rinvenuto il corpo di una giovane donna, nudo e parzialmente carbonizzato. Un compito facile per la Scientifica, perché nelle vicinanze emergono subito indizi utili all'indagine. Troppi e troppo in fretta, pensa Casabona. Tanto più che il presunto colpevole viene trovato di lì a poco: in fondo al lago, al volante della sua auto; annegato in seguito a quello che risulta un banale incidente. Ma Casabona non ci sta: il suo istinto gli dice che dietro la storia delle due vittime - lei entraîneuse in un night club, lui pornoattore di fama locale - si nasconde qualcosa di molto più torbido. Qualcuno sta cercando di insabbiare verità scomode che premono per venire alla luce. E qualcuno vuole vedere il fuoco della vendetta ardere sino in fondo, perché è solo dalle ceneri che si rinasce a nuova vita. Per sciogliere il mistero, Casabona dovrà affondare le mani nel ventre molle della provincia italiana, dove l'unica cosa che conta è l'apparenza, eppure niente è come appare. Un'esperienza così sconvolgente e accecante da indurlo a dubitare persino dei suoi affetti più cari.

"A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi per riconsiderare ciò che è accaduto con occhi nuovi. E' così che si diventa migliori. Che ci si libera della schiavitù dei propri demoni. Perché è loro che si vuole assecondare quando si deforma il significato della realtà. L'accidia, il rancore, il desiderio di autocommiserazione, la gelosia, l'invidia, la superbia, l'orgoglio e l'odio sono dentro l'uomo e hanno bisogno di buone ragioni per affacciarsi al mondo esterno. Non importa che siano vere o finte. Reali o solo apparenti."
Torna Antonio Fusco, torna Tommaso Casabona, commissario di stanza a Valdenza. E io non vedevo l'ora di potermi ributtare a capofitto nelle  sue indagini. Conosciuto grazie alla seconda indagine di Casabona (QUI la mia recensione de La pietà dell'acqua), Antonio Fusco con la sua scrittura professionale ma chiara, competente ma molto scorrevole mi ha conquistato senza se e  senza ma. 
In questa terza indagine Casabona si trova davanti ad un caso all'apparenza facile: il corpo di una giovane donna viene rinvenuto sotto ad un ponte parzialmente carbonizzato. Dopo poche analisi e ricerche si trova l'identità della ragazza, un'impronta su una tanica, una corrispondenza nelle testimonianze. Facile, tutto risolto. Tuttavia presto il DNA del presunto colpevole, trovato morto in un'incidente, ricompare anche nei dati di un'altra indagine, quella di un omicidio avvenuto nel 1969, anno in cui il colpevole non era che un bambino di pochi mesi. Forse il caso non è così semplice e Casabona si trova presto ad allargare le sue ricerche. 

Quando si è al secondo o terzo libro di un autore c'è sempre un po' il rischio di non sapere cosa scrivere o di ripetersi. C'è anche il rischio che un personaggio già conosciuto venga a noia, sempre per il fatto che noi lettori, ammettiamolo, siamo dei rompiscatole e vorremmo sempre che un autore ci stupisca, ci sconvolga, ci lasci a bocca aperta (chiudetela se no entrano le mosche). Con Antonio Fusco tutto questo a me non capita. Potrei leggere e rileggere i suoi libri all'infinito senza perdere quella scintilla iniziale. Mi piace come scrive, mi piace come spiega anche a noi profani i meccanismi di un'indagine o i rapporti interni ad un commissariato (io almeno non mi sono mai trovata all'interno né dell'una né dell'altro, non so voi...), non diventando mai pedante o troppo accademico. Sa trasmetterti il brivido dell'indagine, quel particolare formicolio che spunta sotto le dita e che ti porta a girare la pagina per scoprire altre informazioni, fare ipotesi e vedere se la tua idea era giusta. Non è cosa da poco, in un mondo in cui tutti si improvvisano signore Fletcher o Don Matteo. 
Una cosa che mi ha colpito è la normalità dei suoi casi. Non sono casi incredibili, impensabili, si vede  che Fusco ha toccato con mano la realtà di un'indagine (insomma è un funzionario della Polizia di Stato e criminologo forense) e non ci fa perdere in voli pindarici, ci tiene coi piedi per terra, presentandoci anche i problemi che Casabona incontra, dalla carenza di auto alle scaramucce con altri reparti della Polizia. 

E arriviamo al protagonista, Tommaso Casabona, che oltre ad essere un commissario di esperienza è anche un marito e un padre. L'autore ha inserito anche negli altri libri piccoli flash della sua vita personale, del suo rapporto con la moglie e con i figli. Tuttavia questo terzo libro si scopre alla fine quello più di impatto in questo senso. Mi è sembrato essere un libro della svolta. No so cosa accadrà nel prossimo romanzo, non so neanche se ci sarà (ma naturalmente spero di si), ma se ci sarà mi immagino un personaggio diverso, che sta portando avanti un percorso personale di non poco conto. 

In conclusione, il pacchetto Antonio Fusco / Tommaso Casabona, come si suol dire, vince e convince, anzi per me è stata una conferma. L'ho letto in un giorno, felice di poter incontrare di nuovo Casabona ma anche un po' pentita perchè ora dovrò aspettare... Ma che volete farci, quando un libro mi piace non lo mollo facilmente!

Voto


Alla prossima



Buongiorno amici lettori!
La scorsa settimana vi ho lasciato senza segnalazioni, però mi sono fatta perdonare con una recensione. Oggi invece torna tutto nella norma (tranne il caldo... ma quanti gradi ci sono??? Mi sto squagliando ed è solo prima mattina) con la rubrica Questa volta ti segnalo!



Il sorriso perverso della morte
di Faith Mortimer
Trad. Monica R. Pelà
Topsails Charter | 218 pagine
ebook €2,72
30 giugno 2016

Dove acquistare
Amazon | Kobo Store | ITunes


Trama. Cosa può fare una donna quando il suo ex non vuole accettare un “no” come risposta? Moya vuole chiudere la sua breve relazione con Martyn ed è convinta che alla fine lui accetterà la sua decisione, ma l’amante respinto non ne ha la benché minima intenzione. 
Tre settimane dopo, Moya incontra la sorella maggiore Evie a un picnic e viene a sapere che, di recente, ha trovato l’uomo dei suoi sogni. L’unico problema è che si tratta proprio di Martyn, l’ex respinto da Moya. 
Quasi subito, Moya si ritroverà coinvolta in un lungo e terrificante incubo, in cui dovrà lottare contro un avversario che ama mettere in atto sinistri giochetti mentali, celandosi dietro la maschera del suo perverso sorriso. 
A mano a mano che passano i mesi, la battaglia psicologica con Martyn si trasformerà pericolosamente in un conflitto fisico. Un conflitto da cui solo uno ne uscirà vivo. 

L'autrice. Faith Mortimer è un’affermata autrice inglese di bestseller, che trascorre la propria vita in parte nello Hampshire, in Inghilterra, e in parte a Cipro. Nel 2005 ha trasformato la sua passione per la scrittura in una professione, e da allora non si è mai fermata. Quando era bambina, sognava di scrivere romanzi che i lettori avrebbero amato, e trascorreva molte ore a scrivere racconti che poi leggeva alle sorelle. È nata a Manchester e ha frequentato le scuole a Singapore, in Malesia e nello Hampshire, in Inghilterra. 
Finora ha scritto e pubblicato quattordici romanzi e una raccolta di racconti. 
La sua serie di thriller psicologici “Dark minds” e la serie di gialli classici “Diana Rivers mistery thriller” sono state tradotte e distribuite in tutto il mondo.
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L'ora del diavolo
di Alessio Del Debbio
Sensoinverso Edizioni | Antologia racconti | 130 pagine
cartaceo €15,00
1 gennaio 2015

Dove acquistare
Amazon | Mondadori Store | Sito Editore | principali store online

Trama. L’ora del diavolo è un’antologia di racconti fantastici ispirati a leggende e tradizioni lucchesi, rielaborate in forma romanzesca. Tredici storie, tredici strade che ci portano dritti nelle tenebre, nei luoghi oscuri e misteriosi delle Alpi Apuane, in Versilia e nella Piana di Lucca. Leggende e antiche credenze sono amalgamate in racconti dalle sfumature inquietanti e fantastiche, con magia e speranza che si intrecciano facendo luce sugli aspetti più crudi della natura umana.
Il diavolo si insinua nelle vite degli uomini, li tenta e li inganna: ma da sempre è l’uomo stesso a invocarne la presenza per godere di favori altrimenti inappagati e impossibili da soddisfare. L’ora del diavolorielabora l’eterna lotta tra il Bene e il Male: bontà e forza di volontà contrapposte e furbizia e malvagità.
Numerose le leggende locali utilizzate nella creazione dei racconti, incentrati o legati alla figura del diavolo, come corruttore di anime, mercante di sogni, sobillatore e firmatario di patti che impegnano gli uomini in cambio di qualche servizio reso loro dal maligno. Qualche esempio? La storia di Lucida Mansi, della Busdraga di Camaiore, l’edificazione del Ponte del Diavolo (a Borgo a Mozzano), le figure degli streghi e dei Serpenti Volastri, della Serpe Regola, dell’Omo Selvatico, il gigante del Monte Freddone, le fate di pioggia, le sirene, il linchetto, i buffardelli, l’ombra di fumo e via dicendo.

L'autore. Viareggino, Alessio Del Debbio ha pubblicato il racconto fantasy distopico “L’abisso alla fine del mondo”, nel 2014, il romanzo young adults “Anime contro”, nel 2015, il romanzo new adult “Favola di una Falena”, Panesi Edizioni, nel 2016, e “L’ora del diavolo”, Sensoinverso Edizioni, sempre nel 2016. Numerosi suoi racconti sono usciti in antologie, come “I mondi del fantasy”, di Limana Umanìta Edizioni, “Racconti toscani” di Historica Edizioni, e le riviste Contempo e Streetbook Magazine.
Cura il blog “I mondi fantastici” che promuove scrittori emergenti di letteratura fantastica italiana. Dal 2015 collabora con il portale di letteratura fantastica “Lande incantate” in cui scrive recensioni di romanzi fantasy contemporanei. Dall’estate 2015 organizza, per conto dell’associazione culturale “Nati per scrivere”, la rassegna “Un libro al tramonto” – Aperitivi letterari presso il Bagno Paradiso di Viareggio, per far conoscere autori toscani.



Alla prossima



Buongiorno lettori!
Certo che è tanto che non scrivo qui sul blog! Da sabato addirittura... Ma non pensiate che io sia stata con le mani in mano, anzi. Ho letto tanto, ben più di quello che prevedevo visto il periodo estivo che di solito non mi è amico. Inoltre sto organizzando qualche piccola sorpresa per settembre... ma di questo ne riparleremo più avanti.
Ora, veniamo a noi e a questo post. Nuova recensione! Ma prima, come spesso accade qui, premessa. Questo libro non era in programma, o almeno non per luglio; pensavo di leggerlo ad agosto (anche perchè mi è viene utile per una challenge a cui sto partecipando). Tuttavia, giovedì scorso ho pensato bene di ordinarmi su Amazon l'ultimo libro di Antonio Fusco, grazie anche ad buono che avevo a disposizione. Ero tutta felice, non vedevo l'ora! Il pacco parte, subito, lunedì è già a 5 chilometri da casa mia (giuro non di più, anzi, forse qualcosa meno) e... e niente, si vede che si trovava così bene lì da rimanerci fermo fermo fino a ieri pomeriggio! E' stato lì fermo due giorni.... spero avesse almeno l'aria condizionata. Visto che avevo terminato un altro libro ma volevo iniziare subito quello di Fusco non appena fosse arrivato,  mi serviva una lettura che non fosse troppo lunga o pesante e così mi sono immersa tra le pagine di Mi vuoi sposare? Una wedding planner alla ricerca del marito perfetto di Elisabetta Belotti. 


Mi vuoi sposare? Una wedding planner alla ricerca del marito perfetto
di Elisabetta Belotti
Edizioni CentoAutori | A cuor leggero | 170 pagine
cartaceo €7,50
10 giugno 2015

Trama. Lisa, trentenne wedding planner, ha tutto ciò che aveva sempre desiderato: il lavoro dei suoi sogni, un fidanzato bello e ricco con cui convive, delle amiche fidate. Ma, quando scopre per caso che il fidanzato l'ha tradita, e per giunta con una ragazza dell'Est che, più che una bellezza da copertina, ricorda una Yoko Ono in parrucca bionda, deve rimettere in discussione la sua vita. Affittato un minuscolo monolocale e incitata dalla socia Bea, a sua volta vittima di un amore impossibile, Lisa si immerge nel folle mondo delle single di ritorno, con l'obiettivo di trovare un nuovo fidanzato e, naturalmente, di sposarlo. Solo per scoprire, a sue spese, che gli uomini "sul mercato" non sono così appetibili come sembrano! Tra primi appuntamenti disastrosi, incontri inattesi, week-end snervanti e un massiccio uso dei social network, Lisa si adatta alla nuova realtà. Riuscirà a ritrovare l'amore?

"Mi immagino seduta su una panchina mentre, come Forrest Gump, narro a perfetti sconosciuti la mia vita, iniziando sempre così: "Avevo un fidanzato di nome Andrea; mi diceva sempre che la vita è come una scatola di cioccolati, non sai mai quello che ci trovi dentro... E poi lui ha trovato una Irina!"

Cavoletti! Perché finisco sempre con l'aspettare a leggere quei libri che invece poi si rivelano piccole chicche! Mi sono divertita tantissimo con Lisa e le sue piccole e grandi disavventure. 
La storia è semplice e leggera, ti fa ridere tantissimo e staccare la spina da quello che ti circonda per un po'. 
Lo so che state pensando, oramai vi conosco io: una commedia con la wedding planner, che non l'aveva già fatta JLo? No, no, siamo anni luce da quel film, tranquilli! Qui prima di tutto il lavoro di Lisa è più un pretesto che il centro pulsante della storia, un modo per farle capitare qualche piccolo inconveniente e poco altro. Il racconto, infatti, si incentra sulla sua vita privata e in particolare su quel fedifrago, traditore e mascalzone del suo fidanzato che l'ha tradita con la fantomatica Irina. Da qui la vita di Lisa prende una svolta che comporta una nuova casa ma soprattutto lo status di single. Da questo momento in poi sarà un turbinio di uscite, incontri inaspettati, gite in montagna e visite a grotte. Vi sembra tutto senza senso? No,  tranquilli è solo un modo per mettervi in guardia e avvertirvi del fatto che ne capiteranno di tutti i colori.
Una commedia divertente e scoppiettante, con una protagonista dalla lingua pronta e dall'ironia dirompente. Ecco cosa si nasconde in queste poche pagine. Certo, a volte le coincidenze sembrano essere un po' troppe, ma francamente ho chiuso un occhio e continuato a leggere senza farmi troppi problemi. Vi è mai capitato di buttarvi sul divano, accendere la tv e restare a guardare un film solo perchè vi faceva compagnia, ridere e rilassare? Ecco, la stessa cosa mi è capitata con questo romanzo. Si legge in un pomeriggio, è scritto veramente bene: io mi sono posizionata sul mio dondolo di fiducia con un bel bicchiere di the freddo e via a ridere!
Consigliato? Si, per chi vuole una lettura leggera, scaccia pensieri e paturnie!

Voto


Alla prossima



Buongiorno lettori!
Oggi, anche se è sabato, niente segnalazioni ma una recensione. Vi parlo di Fedele alla linea. In fuga verso me di Nicola Fermani.


Fedele alla linea. In fuga verso me
di Nicola Fermani
Eremon Edizioni | 162 pagine
ebook €2,49 | cartaceo €12,90
2 maggio 2016


Trama. Dal terrazzo della sua camera da letto, in un piccolo paese delle Marche, fino al deserto di Atacama: Nicola, 36 anni, si accompagna, a strappi e singhiozzi, attraverso gli ultimi sette anni della sua vita. Tonfi, conquiste reali o solo apparenti: i titoli dei capitoli scandiscono le mete di furiosi viaggi in solitaria, vissuti senza mai una pausa da se stesso. Dal caos romano alla magia di Tallin, dal gelo di Katowice alle biciclette di Utrecht, dalle vie claustrofobiche di Dublino ai camminatOi traballanti degli splav del Danubio, fino al Machu Picchu e ai piedi scalzi dei bambini di Belen. 
Alla fine del viaggio, Nicola è di nuovo sul terrazzo della sua camera da letto, con i bagagli da disfare. E con gli stessi dubbi di 7 anni prima: adattarsi o andare fino in fondo?



"Le mie letture, la mia musica, la mia passione per il cinema iniziarono a tracciare con me la linea. Quella linea che non c'è perchè è solo mia, quella linea che è solo mia perchè non c'è. Quella linea a cui ora, lo so, sarò fedele fino alla fine. "
Una linea. Stare al di qua o al di là di una linea che si è costruita e tracciata con le proprie esperienze, i propri sogni e i propri errori. Perché oltrepassarla può voler dire tutto, può cambiare tutto. Nicola non è solo l'autore dei questo libro, è anche il protagonista. Un laurea in tasca, la voglia di uscire dagli schemi e di cercare qualcosa che qui, ora non c'è, la voglia di mettere un piedino oltre quella linea che lo culla e lo tiene al sicuro, Nicola parte. Roma Katowice, Copenaghen, Amsterdam, Dublino, Sant'Elpidio a Mare, Sudamerica. Lo spirito del vagabondo c'è tutto e anche il mito dell'ostello, cuore di incontri, crogiolo di culture, di amori, di amicizie e di liti.

Fedele alla linea è la storia, anzi l'autobiografia, di un uomo in fuga. In fuga dai suoi demoni interiori, in fuga dalla normalità e dalla routine, che essa sia un lavoro fisso o una giornata tipo in giro per Dublino. Nicola ci racconta un pezzo del suo vagabondare, in Italia e all'estero, pronto a rivoluzionare il mondo per poi finire col rivoluzionare se stesso. Il viaggio, reale e metaforico, inizia ogni volta in seguito ad un senso di inquietudine, prosegue con la sicurezza di aver trovato il proprio angolo di mondo e  termina immancabilmente col fare ritorno verso quella che è e rimarrà per sempre la sua vera meta, casa.

Grazie al suo stile semplice e d'impatto, proprio da diario di viaggio, seguiamo l'autore nei suoi viaggi e guardiamo con il suo occhio ironico e divertente non tanto il mondo che lo circonda, e che si mostra in tutto il suo crudo realismo, ma soprattutto quello che gli capita e le emozioni che porta dietro. Nicola è uno dai pochi rimpianti, creatore di piani infallibili che immancabilmente falliscono, un sognatore? Forse. Di sicuro si mostra al lettore così com'è, incasinato e pronto a mettersi in gioco. Non posso dare un giudizio su di lui come personaggio, non è giusto essendo una autobiografia, ma posso dire che come autore, come scrittore ha un guizzo tutto suo, una penna (lo so che non si usa più la penna, ma io sono una romantica!) irriverente  ma anche sincera  e onesta, anche un po' brutale in alcuni passi.

Ora l'annosa domanda, lo consiglierei? Si, agli amanti dei viaggi, fisici e mentali, alternativi e anche un po' surreali.
E comunque... io al DuScudi ci sarei andata! ;)

Voto


Alla prossima


Buongiorno lettori!
Oggi torno qui con una nuova recensione. Dopo la noia mortale di Vita dopo vita avevo bisogno di un bel libro, perchè se avessi preso un'altra fregatura probabilmente avrei chiuso con la lettura per il resto del mese. Mi spiace ma caldo e libri brutti hanno un effetto azzerante su questa povera blogger. Per luglio mi ero ripromessa di leggere un libro che avevo afferrato al volo in libreria, attratta dalla copertina e dalla breve sinossi riportata sopra. Avevo voglia di Storia, di misteri quindi ecco trovata la mia nuova lettura: La ladra di ricordi di Barbara Bellomo. 



La ladra di ricordi
di Barbara Bellomo
Salani | 310 pagine
ebook €9,99 | cartaceo €15,90
28 aprile 2016

Trama. Cosa accomuna l'omicidio, ai giorni nostri, di una dolce, vecchia signora dalla vita irreprensibile e i grandi protagonisti dell'età repubblicana Cesare, Lepido, Cicerone, Marco Antonio, la crudele moglie Fulvia e la piccola Clodia? È quello che dovrà scoprire un terzetto stranamente assortito, chiamato in causa per l'occasione. Isabella De Clio, giovane archeologa siciliana specializzata in arte antica, è bella, volitiva, preparatissima, ma ha un motivo particolare per temere la polizia. E il fatto che l'affascinante Mauro Caccia, l'uomo che la affianca nelle indagini, sia un commissario non l'aiuta più di tanto. Con loro c'è anche Giacomo Nardi, depresso professore di museologia e beni culturali... È l'inizio di una storia che intreccia la Roma del I secolo a.C. e l'Italia contemporanea, gli antichi intrighi politici e i mediocri baroni universitari dei nostri tempi, la violenza che si nasconde tra le mura di casa e la precarietà in cui i ragazzi di oggi, anche i migliori, sono costretti a crescere e a diventare adulti.

L'archeologa che è in me non appena ha visto questa copertina ha iniziato ad esultare, saltellare e a minacciare la blogger con cui condivide lo spazio di cancellarle il blog del tutto se non avessi comprato questo libro (simpatiche le mie doppie personalità, non credete?). Insomma, guardatela bene, non è meravigliosa? Va bene, però leggiamo la sinossi prima di andare in cassa... Ad "età repubblicana" avevo già pagato, messo il libro nella busta, salutato la libraia e ringraziato per il segnalibro omaggio che mi stava regalando. 

Ora, sarà che in questo periodo i commissari mi stanno tanto simpatici, sarà che il romanzo ci propone anche la Storia della Roma del I secolo a.C. in maniera semplice ma competente (senza uccidere di noia il lettore con pedanti dimostrazioni di erudizione, ma usando semplicemente quei fatti e quelle date necessarie a  dare un quadro al racconto), sarà che mi sono subito affezionata al professor Nardi, sta di fatto che questo romanzo mi ha conquistato. Unisce in maniera convincente presente e passato e ci dà anche una protagonista curiosa. Cosa succede? Succede che Luisa Velio, un'anziana signora, viene trovata morta in casa sua, uccisa da qualcuno. Il commissario Caccia porta avanti le indagini che hanno come punto focale il rapporto tra la donna e un prezioso cammeo in ametista collegabile a Marco Antonio e alla moglie Fulvia. Ad affiancarlo troviamo il professor Nardi, entrato suo malgrado nelle indagini, e la giovane ricercatrice Isabella De Clio, studiosa proprio di cammei antichi. 

La storia è semplice ma molto curiosa, ci porta in un mondo fatto di studiosi, di antichi tomi, di ricerche  e di polvere, ma anche di invidie, di favoreggiamenti e di lotte intestine nel mondo universitario. Barbara Bellomo ha dato un volto umano alla ricerca e ha colto a mio avviso un particolare che molto spesso passa in secondo piano, il fascino di toccare con mano un fatto storico. No, non ho sbagliato, intendevo proprio fatto storico. E' un particolare che mi hanno detto al mio primo scavo: tutto quello che troveremo sarà stato usato e toccato da qualcuno nel passato, tutto ha una sua storia, grande o piccola. Ecco, pensate, poter avere tra le mani qualcosa che sicuramente Marco Antonio o Ottaviano hanno visto o toccato! Si lo so, magari a molti non farà ne caldo né freddo, ma è un piccolo particolare che mi è subito balzato all'occhio mentre leggevo.
Il racconto delle indagini, del mistero, delle ricerche e delle vite dei protagonisti scorre rapido, il libro è scritto bene, sa incuriosirti, anche grazie ai brevi inserti di flash back ambientati proprio nell'antica Roma. 

Quello che mi è più piaciuto di più è però Isabella stessa, la co-protagonista della storia. E' un personaggio intelligente e attivo, curioso e caparbio, ma soprattutto con un vizio segreto che da il titolo al libro. E' una ladra di ricordi, una cleptomane non di preziosi ma di oggetti che le ricordino un momento cardine della sua vita. Il cuore inizia a battere forte, le mani sudano e in un attimo un opuscolo, una penna o un ferma capelli finiscono nella sua scatola. Questo suo "vizio" non nasce dal nulla, non è un capriccio, ma ha una sua storia che affonda le radici nel passato della ragazza. Ecco, sapete una cosa? Questo libro è fatto di storie, storie grandi e storie piccole, ma storie importanti. 

Ora, nella copertina leggo una frase che mi fa ben pensare e sperare "Il primo caso per Isabella De Clio, professione archeologa"... Primo caso... Io già voglio il secondo, e il terzo, il quarto....

Voto


Alla prossima





Buon pomeriggio lettori!
Domani esce in libreria per Fazi Editore La pietra di Luna di Wilkie Collins. Ho pensato di farne argomento di una puntata di In Libreria per segnalarvelo, naturalmente, ma anche per sentire voi nel caso lo abbiate già letto visto che comunque non si tratta di una novità. Il libro, considerato il capolavoro di Collins, è infatti uscito per la prima volta nel 1868 ed è stato oggetto di diverse pubblicazioni. 


La pietra di luna
di Wilkie Collins
Fazio Editore | Le strade | 572 pagine
cartaceo €19,00
14 luglio 2016

Trama. La pietra di Luna, prezioso e antico diamante giallo originario dell’India, dopo una serie di avventurose vicissitudini sopportate nel corso dei secoli, giunge in Inghilterra e viene donata a una giovane nobildonna di nome Rachel Verinder nel giorno del suo diciottesimo compleanno. Il gioiello, di valore inestimabile, scompare in circostanze misteriose quella notte stessa e un famoso investigatore, il sergente Cuff, viene incaricato di ritrovarlo. L’indagine, per quanto accurata, non porta ad alcun risultato e causa, anzi, sgomento e confusione sia tra i membri della famiglia Verinder che nella servitù. Il romanzo, in cui tutti i personaggi sono apparentemente innocenti ma allo stesso tempo possibili colpevoli, si sviluppa seguendo le sorti della pietra di Luna, in un groviglio di eventi drammatici raccontati, di volta in volta, dai diversi protagonisti.A fare da sfondo a questo giallo così magistralmente costruito c’è una romantica storia d’amore che, insieme alla suspense e alla curiosità, tiene il lettore avidamente inchiodato al libro dalla prima all’ultima pagina. Unanimemente riconosciuto come uno dei più grandi capolavori di Wilkie Collins, La pietra di Luna, alla sua uscita nel 1868, consacrò il clamoroso successo dell’autore e riuscì addirittura a destare l’invidia di Charles Dickens, suo grande amico e maestro.

«L’impero, la grande tradizione letteraria, l’immobilità sociale, l’ironia e il patetico, l’ordine e la trasgressione. C’è molta Inghilterra vittoriana in questo poliziesco. Il pubblico, e Dickens, lo capirono».
- Il Sole 24 Ore


Alla prossima 


Buongiorno lettori!
Novità!! Io e Laura del blog La Libridinosa abbiamo pensato: le chiacchiere ci vengono tanto bene coi botta e risposta, perchè non farci anche qualche recensione? Così è nata la Lettura a quattrocchi. Ogni tanto leggeremo un libro insieme, faremo le nostre recensioni e ognuna commenterà la recensione dell'altra. Che ne dite? Noi con questo primo tentativo ci siamo divertite un sacco... o meglio, il libro non c'è piaciuto ma ci siamo tanti divertite a parlarne! Quindi vi lascio con la mia recensione di Vita dopo vita di Kate Atkinson con i commenti (in rosso) di Laura, mentre da Laura troverete la sua coi miei commenti!


Vita dopo vita
di Kate Atkinson
Nord | Narrativa Nord | 521 pagine
ebook €6,99 | cartaceo €9,90
22 maggio 2014

Trama. In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, e nessuno riesce a salvarla. In una gelida notte di febbraio del 1910, a Londra nasce una bambina. Il cordone ombelicale è stretto intorno al suo collo, ma il medico di famiglia, giunto proprio all'ultimo istante, lo taglia e permette alla piccola di respirare. Inizia così la vita straordinaria di Ursula Todd, una vita che, nel corso degli anni, verrà spezzata più e più volte, mentre l'umanità si avvia inesorabilmente verso la tragedia della guerra. Vita dopo vita, Ursula troverà la forza di cambiare il proprio destino, quello delle persone che incrocerà e quello del mondo intero?


Ho una sola parola per questo libro: Noia! Io di solito cerco di essere positiva, di scovare il bello che c’è in un romanzo, magari anche solo un piccolo particolare, qualcosa, ma in questo caso… Noia! Noia all’inizio, noia in mezzo, noia alla fine! Noia, noia, noia! Ho già detto Noia? No, non ho detto gioia ma noia noia noia (cit). (Ma che sei? Califano?)


Per carità, una legge la sinossi e pensa: oh beh, un’idea particolare, sembra carino. Eh no! Perchè è lì che ti frega. E’ un libro subdolo (non è subdolo, è proprio stronzo!), che ti ammalia per poi fregarti. La storia? Eh, bravo chi è capace a spiegarvela. Ci provo (e perché ci provi?). Ursula nasce l’11 febbraio 1910. Ursula muore l’11 febbraio 1910 (ecco! Fine. Stop. Non c'è altro da dire). Ursula annega nel mare della Cornovaglia. Ursula viene tratta in salvo nel mare della Cornovaglia (Mannaggia a quel disgraziato che l'ha salvata). Ursula viene picchiata a morte dal marito violento e pazzo. Ursula scappa da un marito violento e pazzo (se la trovo, la meno io. Poi vedi come le passa la voglia di non schiattare definitivamente!). In un continuo Sliding Doors seguiamo la vita di Ursula, in un alternarsi di eventi che potrebbero essere andati in un modo o nell’altro. 

Dicevo, l’idea non è brutta, da qui il mezzo punticino in più che ho voluto dargli (sono buona di cuore ahahahahahah...scusa!), ma la realizzazione è solo uno sguazzare nel ripetersi di eventi e fatterelli, una continua sequela di digressioni su volpi, portasigarette, episodi che non interessano a tua madre figurati ad un lettore (dillo alla gente che ti sei presa a sberle da sola per stare sveglia mentre leggevi!). La Atkinson non mi ha conquistata, non mi è piaciuta, non mi ha neanche vagamente interessata con la sua storia che poteva essere ridotta tranquillamente a 5 pagine invece delle oltre 500 che ci propina (vedi che succede a dire al mondo che lo 0 non ha valore? Poi la gente non capisce e invece di 5 pagine ne scrive 500!). Ogni volta che leggevo 11 febbraio 1910 , il fatto di Belgravia o acquerugiola volevo urlare! Inoltre sembra sempre tutto slegato, fa continuamente avanti e indietro negli anni, ti piazza nomi di persone che hai dimenticato ci fossero nella storia o che pensavi fossero morti (finalmente aggiungerei). Una fatica leggere questo libro che non vi dico (detto io: prendiamoci a sassate che soffriamo meno!)!

E la protagonista? Ursula all’inizio mi stava pure quasi simpatica (ah sì? Io le avrei fatto un giro in più di cordone attorno al collo, giusto per stare tranquilla!), diciamo che nei suoi confronti provavo una pigra indifferenza. Ma ad un certo punto è tanto il nervoso che ti da questa storia che pure lei passa dall’essere una bimba “sopravvissuta” ad il tuo peggior nemico. Eh si, ve lo dico, alla milionesima volta che tornava sulle pagine viva e vegeta ci sono rimasta male, insomma morta lei finiva l’agonia no? Tutto quello che le capita non ti lascia niente, non ti fa entrare in contatto con questo personaggio, non ti fa provare per lei neanche un briciolo di simpatia (a me qualcosa l'ha lasciata: la voglia di ucciderla!). 

Non vi nego che ci sono rimasta malissimo. Avevo delle alte aspettative su questo romanzo, forse troppe, ma mai mi sarei aspettata una cosa così. E’ un NO grande come una casa!

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