Recensione: Regina Rossa - Victoria Aveyard

by - luglio 03, 2015

Buona sera amici lettori,
il caldo sta colpendo anche da voi? Io oggi non ne potevo più! E grazie al cielo che ho un po' di brezza che viene dal mare! Non ho avuto neanche il coraggio di accendere il computer fino ad ora!
In compenso ho terminato di leggere Regina Rossa di Victoria Aveyard. Vi lascio con la mia recensione!


Titolo: Regina Rossa
Titolo originale: Red Queen
Serie: Red Queen #1
Autore: Victoria Aveyard
Editore: Mondadori
Collana: Chrysalide
Pagine: 430
Ebook: € 6,99
Cartaceo: € 19,00
Data di pubblicazione:  1 giugno 2015
Link Amazon: Regina rossa  

TRAMA

Il mondo di Mare Barrow è diviso dal colore del sangue: rosso o argento. Mare e la sua famiglia sono Rossi, povera gente, destinata a vivere di stenti e costretta ai lavori più umili al servizio degli Argentei, valorosi guerrieri dai poteri sovrannaturali che li rendono simili a divinità. Mare ha diciassette anni e ha già perso qualsiasi fiducia nel futuro. Finché un giorno si ritrova a Palazzo e, proprio davanti alla famiglia reale al completo, scopre di avere un potere straordinario che nessun Argenteo ha mai posseduto. Eppure il suo sangue è rosso… Mare rappresenta un'eccezione destinata a mettere in discussione l'intero sistema sociale. Il Re per evitare che trapeli la notizia la costringe a fingersi una principessa Argentea promettendola in sposa a uno dei suoi figli. Mentre Mare è sempre più risucchiata nelle dinamiche di Palazzo, decide di giocarsi tutto per aiutare la Guardia Scarlatta, il capo dei ribelli Rossi. Questo dà inizio a una danza mortale che mette un nobile contro l'altro e Mare contro il suo cuore. Regina Rossa apre una nuova serie fantasy vivida e seducente dove la lealtà e il desiderio rischiano di esseri fatali e l'unica mossa certa è il tradimento.



Di questo libro si è parlato molto, spinto anche dal successo tra i blogger americani. Come sempre, davanti alle fascette tipo "Dopo Hunger Games e Divergent il nuovo fenomeno americano", il mio occhi critico si è attivato.

La storia strizza l'occhio al genere distopico, anche se personalmente penso che non lo afferri in pieno. Mare, la protagonista, vive nell'anno 320 della Nuova Era, nelle terre di Norda. Il suo mondo è diviso in rossi e argentei. I primi sono persone normali, con sangue rosso che gli scorre nelle vene e che per questo sono costretti a lavorare come servi e, all'età di 18 anni, ad arruolarsi e ad andare in guerra. Gli Argenti invece hanno nelle vene un sangue appunto color argento e in loro si racchiudono doti speciali, chi sa governare il fuoco, chi l'acqua, chi legge nella mente, ecc. Questo fa di loro la razza più potente e che quindi governa il regno. Iniziamo a parlare di questa ambientazione. Non è niente di eccezionale, tuttavia l'idea della diversificazione a seconda del sangue mi è piaciuta, è un'idea un po' particolare. Quello che mi ha convinto meno è come è stato presentato il tutto. L'autrice non spiega granchè, ma il lettore deve raffazzonare indizi qua e là per capire un po' il mondo in cui si sta muovendo. Inoltre non si capisce bene se questo è un mondo futuro, se un mondo parallelo, o cosa. Si fa cenno ad una nazione precedente ma non si capisce in che senso. Vengono poi presentati tantissimi "tipi" di argentei, con tanti nomi diversi e, sinceramente, non me ne ricordo uno; vengono buttati là, un po' come una lista della spesa e creano solo confusione. Alla fine ti ricordi che c'è chi muove i metalli, chi il fuoco e via dicendo, ma i nomi un volta letti vengono dimenticati.

Mare è una ladruncola rossa e vive con la sua famiglia nel villaggio Palafitte; è da sempre la pecora nera di casa e deve vedersela con la presenza ingombrante di tre fratelli grandi andati in guerra e una sorella perfetta, che ha un lavoro e che quindi non  andrà al fronte. Il caso vuole che Mare finisca nel palazzo "estivo" della famiglia reale e qui, durante un torneo per scegliere la nuova sposa dell'erede al trono Cal, Mare inizi a governare l'energia elettrica davanti a tutti. Una rossa con poteri speciali è un pericolo e per questo viene letteralmente strappata ai suoi affetti e trascinata dentro la famiglia reale come futura sposa del fratello minore del principe, in modo da tenerla d'occhio e cercare di nascondere la sua incredibile natura. Rifermiamoci qui! Arrivata a questo punto io mi sono preoccupata. L'ombra malevola di The Selection di Kiera Cass ha iniziato ad aleggiare sopra di me! Temevo di trovarmi davanti ad un'altra America e ai suoi capricciosi tentativi di decidere tra il Principe e il Povero. Fortunatamente non è così, o meglio non del tutto. C'è questo triangolo amoroso, quasi un quadrilatero, ma l'aspetto più prettamente romance è abbastanza ben dosato e sicuramente Mare non è stucchevole e vuota come America. Anche qui poi troviamo la lotta contro i ribelli, attacchi, attentati, ma hanno una marcia in più rispetto ai libri della Cass. C'è un vera  propria rivolta organizzata,  i ribelli uccido veramente e il principe non è un bambolotto impomatato  ma una vera e propria macchina da guerra. Forse avrei voluto Mare un po' più attiva, però il nucleo centrale del libro mi è piaciuto.
I personaggi sono veramente tanti, troppi! Tra ribelli, reali, guardie, buoni e cattivi non si finisce più! Concentriamoci sui principali e iniziamo da Mare. E' una protagonista un po' all'acqua di rose, che deve decidere ma tentenna sempre, che vuole ribellarsi ma non è disposta ai sacrifici (è una guerra cara!). Continua a dire che le costa mentire ma rubare le viene facile, poco coerente direi. Le si poteva dare un'altra dimensione, più forza, più spessore e invece... insipida. Mi sono piaciuti molto i due fratelli reali, Cal e Maven. Hanno entrambi questa crudeltà che gli da un che di reale e coerente con la situazione in cui sono nati e cresciuti.
La più grossa pecca del libro è però lo stile dell'autrice, a volte troppo sbrigativo a volte troppo lento. Ma soprattutto in alcuni punti ho notato quasi dei salti, come se l'autrice volesse dare al lettore la facoltà di completare da solo ciò che lei omette. Non funziona perché sembra che ci siano proprio dei buchi narrativi.
In conclusione, è un romanzo con del potenziale, la storia ha un che che mi affascina, però manca qualcosa, non c'è un elemento trascinante, quel quid che prende il lettore e lo fa bramare di avere ancora qualche riga, un capitolo in più da leggere. Probabilmente continuerò a leggere la serie (se l'ho fatto per The Selection non mi posso esimere per questo) però il mio occhio critico sarà ancora più affilato!

Voto


Alla prossima
Eliza

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8 comments

  1. Uuuuuh (scusa, ho ueggiato troppo?) no, io libri così non riesco proprio! Tanta stima per te, sorella,che sei aperta mentalmente!

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  2. Ciao zia! È passata SorellA, adesso passa la nipote.
    Mmmmm la cover mi ispirava, però il tuo tre e mezzo mi inibisce un po' . Per leggere questo genere vorrei andare più sul sicuro :-( . Proprio dopo "The selection " che brutta esperienza. Ma in quel caso ho riso, perché mi sembrava di essere finita in una puntata di Maria de Filippi.
    Bacio a te, tanto Live

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  3. Ciao zia! È passata SorellA, adesso passa la nipote.
    Mmmmm la cover mi ispirava, però il tuo tre e mezzo mi inibisce un po' . Per leggere questo genere vorrei andare più sul sicuro :-( . Proprio dopo "The selection " che brutta esperienza. Ma in quel caso ho riso, perché mi sembrava di essere finita in una puntata di Maria de Filippi.
    Bacio a te, tanto Live

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  4. Ciao zia! È passata SorellA, adesso passa la nipote.
    Mmmmm la cover mi ispirava, però il tuo tre e mezzo mi inibisce un po' . Per leggere questo genere vorrei andare più sul sicuro :-( . Proprio dopo "The selection " che brutta esperienza. Ma in quel caso ho riso, perché mi sembrava di essere finita in una puntata di Maria de Filippi.
    Bacio a te, tanto Live

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  5. L'idea del libro mi tenta molto, ma sto cominciando a leggere commenti sempre meno incoraggianti. Quando hai menzionato "l'ombra malevola di The selection" ho avuto un brivido lungo la schiena!

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  6. ...ah, le fascette, queste creazioni fastidiose. Mi piace il titolo. Regina è una delle parole cui sono più sensibile, soprattutto nei titoli dei libri. Dovrò leggere qualcosa di questo genere distopico di cui sento parlare da tantissimo, ma che non sono ancora riuscita a inquadrare...appartengo ad una generazione per cui la letteratura non aveva così tante distinzioni! :-D Mi sembra interessante questa contrapposizione tra Rossi e Argenti...

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