Recensione: Io che amo solo te - Luca Bianchini
Buon pomeriggio amici lettori!
Che giornata triste e grigia è stata oggi. Sono stata un po' in giro e ho preso solo della grande umidità! Come ieri per altro...
Ma veniamo a noi! Sono diversi giorni che devo preparare questa recensione, ma ho avuto un sacco da fare e quindi ho rimandato di continuo. E' arrivato però il momento di parlarvi di Io che amo solo te di Luca Bianchini.
Titolo: Io che amo solo te
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Collana: Numeri Primi
Pagine: 264
Ebook: € 6,99
Cartaceo: € 11,00
Data di pubblicazione: 17 giugno 2014
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Collana: Numeri Primi
Pagine: 264
Ebook: € 6,99
Cartaceo: € 11,00
Data di pubblicazione: 17 giugno 2014
TRAMANinella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori. Ninella è la sarta più bella del paese, e da quando è rimasta vedova sta sempre in casa a cucire, cucinare e guardare il mare. In realtà è un vulcano solo temporaneamente spento. Don Mimì, dietro i baffi e i silenzi, nasconde l'inquieto desiderio di riavere quella donna solo per sé. A sorvegliare la situazione c'è sua moglie, la futura suocera di Chiara, che a Polignano chiamano la "First Lady". È lei a controllare e a gestire una festa di matrimonio preparata da mesi e che tutti vogliono indimenticabile: dal bouquet "semicascante" della sposa al gran buffet di antipasti, dall'assegnazione dei posti alle bomboniere - passando per l'Ave Maria -, nulla è lasciato al caso. Ma è un attimo e la situazione può precipitare nel caos, grazie a un susseguirsi di colpi di scena e a una serie di personaggi esilaranti.
RECENSIONE
Ad una che abita ad un metro dalla spiaggia un libro ambientato al mare non dovrebbe fare più di tanto effetto. Ma c'è mare e mare e io, da romagnola acquisita ma orgogliosa, non posso che invidiare e sognare le atmosfere e i luoghi che Luca Bianchini ci porta a conoscere nel suo libro. Ambientato a Polignano a mare, è il racconto di tre giornate, il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo il matrimonio di Chiara e Damiano. E' un matrimonio tipicamente del sud, in cui si riuniscono parenti e amici in grande, grandissima, quantità, in cui il pranzo è più o meno infinito e in cui l'ostentazione e la critica sono ospiti fondamentali. Ma non è solo questo, è l'occasione per i due sposi di capire cosa veramente stanno facendo e chi stanno sposando, per due ex di ritrovarsi e chiudere un capitolo e per un fratello di aprirsi e mostrarsi come è.
Questo libro mi è stato consigliato così tanto che nel momento in cui l'ho iniziato non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Cosa ho trovato? Una storia fresca e solare, in cui l'ambientazione non è solo uno sfondo ma una vera e propria protagonista; prima di ogni cosa ci ritroviamo ad immaginare questa vista blu e bianca, a sentire il maestrale che ha iniziato a tirare, a percepire il calore del sole sulla pelle. Questa è la prima cosa che mi ha colpito dello stile di Bianchini: sai coinvolgerti subito, dopo poche righe, riesce a dar vita ad un'atmosfera e un luogo con pochi tratti.
La storia di per se non ha grandissimi colpi di scena, anzi, a volte mi è sembrata un po' scontata, tuttavia riesce a coinvolgere il lettore, grazie alle tante voci che ci raccontano di questi tre giorni e, soprattutto, alla storia tra Ninella e Don Mimì, che personalmente ho apprezzato ben più di quella tra Chiara e Damiano. Tra Ninella e Don Mimì c'è un passato, erano fidanzati, ma lo sbaglio di qualcun altro li ha divisi. In tutti questi anni l'unico momento solo loro, in cui poter ricordare ciò che poi non è stato, è la comunione della domenica, quando per un breve istante i due si guardano. Mi è piaciuta moltissimo la descrizione del gioco di sguardi che intercorre tra i due, così profondo e struggente, come se ballassero un vero tango argentino in cui si mescolano amore, passione, malinconia.
Chiara e Damiano sono i due sposini e dovrebbero essere la coppia innamorata, felice, pronta al grande passo, magari con un po' di sana paura, ma persi l'uno nell'altra. E invece non sono così. Li conosciamo come due entità diverse e separate: da una parte Chiara pronta a tutto pur di sposarsi, perché l'importante è avere un bel matrimonio in cui mostrarsi a tutti e avere la fede al dito; dall'altra Damiano a cui non interessa molto il matrimonio in se, ma è ben felice di sposare una donna brava a letto. Sembra non ci siano i presupposti per un matrimonio felice e in effetti entrambi il giorno prima del matrimonio inciampano in diversi sbagli, tuttavia proprio il giorno del matrimonio sarà per loro la svolta. Scoprono nell'altro qualcosa di più di un ricco marito e di una bella donna, un qualcosa che forse salverà il loro matrimonio ben prima del suo inizio. Sono due personaggi che mi hanno colpito per un diverso motivo rispetto ai loro genitori. Mi sono sembrati l'antitesi perfetta alla coppia degli innamorati: tra loro non percepisco nulla, né amore né amicizia, sembrano arrivati al matrimonio un po' per caso un po' per dovere. Certo, proseguendo la storia tra i due c'è un cambiamento, diventano più uniti più complici, tuttavia mi è rimasta una sensazione strana nei loro confronti. Chiara forse è quella che ho meno apprezzato, l'ho vista troppo interessata, troppo poco convinta.
Ho trovato molto più interessanti i personaggi, se così possiamo definirli, secondari. Matilde, Nancy e Orlando sono personaggi molto di impatto, che hanno un po' il ruolo di mina vagante nella storia. Una loro azione, un loro gesto, una loro parola potrebbero far sgretolare il bel mondo che le due famiglie mostrano a parenti e amici. Sono personaggi interessanti, che si immaginano in ogni momento sul punto di esplodere, ma che nel contempo sono anche i più emotivi e sensibili.
In generale ho trovato i personaggi ben descritti, ben inseriti nella storia, ma comunque un po' troppo stereotipati nell'immagine comune che sia ha del sud, sia fisicamente sia caratterialmente. Può essere questa la realtà o meno, non so, ma avrei preferito in un romanzo qualche cosa in più.
A fare la parte del leone in tutto il romanzo è lo stile di Bianchini diverte e ironico, che ci racconta non solo una storia e i suoi protagonisti, ma una terra, con i suoi pro e i suoi contro. Bianchini ci mostra il bello e il brutto della gente, in maniera semplice e divertente, ma con un pizzico di malinconia che arricchisce la lettura.
In conclusione, dopo quello che avete letto qui sopra vi sembrerà strano, mi è piaciuto, ha saputo coinvolgermi, soprattutto grazie allo stile dell'autore; è un libro con le sue pecche, ma le atmosfere e il "non detto" sanno attirare l'attenzione e accompagnare il lettore durante questo folle matrimonio di anime.
Voto...
Ci sono storie che hanno bisogno di buio e silenzio.
Solo dopo tanto tempo, come alcuni vini, potranno essere raccontate.
Ad una che abita ad un metro dalla spiaggia un libro ambientato al mare non dovrebbe fare più di tanto effetto. Ma c'è mare e mare e io, da romagnola acquisita ma orgogliosa, non posso che invidiare e sognare le atmosfere e i luoghi che Luca Bianchini ci porta a conoscere nel suo libro. Ambientato a Polignano a mare, è il racconto di tre giornate, il giorno prima, il giorno stesso e il giorno dopo il matrimonio di Chiara e Damiano. E' un matrimonio tipicamente del sud, in cui si riuniscono parenti e amici in grande, grandissima, quantità, in cui il pranzo è più o meno infinito e in cui l'ostentazione e la critica sono ospiti fondamentali. Ma non è solo questo, è l'occasione per i due sposi di capire cosa veramente stanno facendo e chi stanno sposando, per due ex di ritrovarsi e chiudere un capitolo e per un fratello di aprirsi e mostrarsi come è.
Questo libro mi è stato consigliato così tanto che nel momento in cui l'ho iniziato non sapevo esattamente cosa aspettarmi. Cosa ho trovato? Una storia fresca e solare, in cui l'ambientazione non è solo uno sfondo ma una vera e propria protagonista; prima di ogni cosa ci ritroviamo ad immaginare questa vista blu e bianca, a sentire il maestrale che ha iniziato a tirare, a percepire il calore del sole sulla pelle. Questa è la prima cosa che mi ha colpito dello stile di Bianchini: sai coinvolgerti subito, dopo poche righe, riesce a dar vita ad un'atmosfera e un luogo con pochi tratti.
La storia di per se non ha grandissimi colpi di scena, anzi, a volte mi è sembrata un po' scontata, tuttavia riesce a coinvolgere il lettore, grazie alle tante voci che ci raccontano di questi tre giorni e, soprattutto, alla storia tra Ninella e Don Mimì, che personalmente ho apprezzato ben più di quella tra Chiara e Damiano. Tra Ninella e Don Mimì c'è un passato, erano fidanzati, ma lo sbaglio di qualcun altro li ha divisi. In tutti questi anni l'unico momento solo loro, in cui poter ricordare ciò che poi non è stato, è la comunione della domenica, quando per un breve istante i due si guardano. Mi è piaciuta moltissimo la descrizione del gioco di sguardi che intercorre tra i due, così profondo e struggente, come se ballassero un vero tango argentino in cui si mescolano amore, passione, malinconia.
Chiara e Damiano sono i due sposini e dovrebbero essere la coppia innamorata, felice, pronta al grande passo, magari con un po' di sana paura, ma persi l'uno nell'altra. E invece non sono così. Li conosciamo come due entità diverse e separate: da una parte Chiara pronta a tutto pur di sposarsi, perché l'importante è avere un bel matrimonio in cui mostrarsi a tutti e avere la fede al dito; dall'altra Damiano a cui non interessa molto il matrimonio in se, ma è ben felice di sposare una donna brava a letto. Sembra non ci siano i presupposti per un matrimonio felice e in effetti entrambi il giorno prima del matrimonio inciampano in diversi sbagli, tuttavia proprio il giorno del matrimonio sarà per loro la svolta. Scoprono nell'altro qualcosa di più di un ricco marito e di una bella donna, un qualcosa che forse salverà il loro matrimonio ben prima del suo inizio. Sono due personaggi che mi hanno colpito per un diverso motivo rispetto ai loro genitori. Mi sono sembrati l'antitesi perfetta alla coppia degli innamorati: tra loro non percepisco nulla, né amore né amicizia, sembrano arrivati al matrimonio un po' per caso un po' per dovere. Certo, proseguendo la storia tra i due c'è un cambiamento, diventano più uniti più complici, tuttavia mi è rimasta una sensazione strana nei loro confronti. Chiara forse è quella che ho meno apprezzato, l'ho vista troppo interessata, troppo poco convinta.
Ho trovato molto più interessanti i personaggi, se così possiamo definirli, secondari. Matilde, Nancy e Orlando sono personaggi molto di impatto, che hanno un po' il ruolo di mina vagante nella storia. Una loro azione, un loro gesto, una loro parola potrebbero far sgretolare il bel mondo che le due famiglie mostrano a parenti e amici. Sono personaggi interessanti, che si immaginano in ogni momento sul punto di esplodere, ma che nel contempo sono anche i più emotivi e sensibili.
In generale ho trovato i personaggi ben descritti, ben inseriti nella storia, ma comunque un po' troppo stereotipati nell'immagine comune che sia ha del sud, sia fisicamente sia caratterialmente. Può essere questa la realtà o meno, non so, ma avrei preferito in un romanzo qualche cosa in più.
A fare la parte del leone in tutto il romanzo è lo stile di Bianchini diverte e ironico, che ci racconta non solo una storia e i suoi protagonisti, ma una terra, con i suoi pro e i suoi contro. Bianchini ci mostra il bello e il brutto della gente, in maniera semplice e divertente, ma con un pizzico di malinconia che arricchisce la lettura.
In conclusione, dopo quello che avete letto qui sopra vi sembrerà strano, mi è piaciuto, ha saputo coinvolgermi, soprattutto grazie allo stile dell'autore; è un libro con le sue pecche, ma le atmosfere e il "non detto" sanno attirare l'attenzione e accompagnare il lettore durante questo folle matrimonio di anime.
Voto...
Alla prossima
Eliza
3 comments
aspettavo la tua recensione! :) io ho amato questo libro, ne ho regalate tantissime copie, l'amore su cui è incentrata la storia è sicuramente quello tra don mimì e ninella, un amore struggente che racchiude passione e poesia *-* anche a me il rapporto tra damiano e chiara ha lasciato una sensazione negativa...a presto! :)
RispondiEliminaMi fa piacere sapere che non sono la sola ad aver avuto una brutta impressione di Chiara e Damiano!
Eliminainvece io l'ho trovato troppo stereotipato e non mi è piaciuto... :(
RispondiEliminaINFO PRIVACY
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Premi: se avete scelto di premiare il mio blog vi ringrazio con tutto il cuore! E' sempre bello veder riconosciuto il proprio lavoro. Tuttavia, per motivi di tempo e organizzazione non posso ritirarli!
Avete un'opinione diversa dalla mia? Volete consigliarmi un buon libro? Cercate informazioni? Allora questo è il posto giusto per voi...Commentate!^^