"Aili. Destini di Tenebra" di Ilaria Marsili
Buona sera amici lettori!
Inizio la settimana con una nuova recensione. In realtà ho letto un po' di libri, ma sono rimasta un po' indietro con le recensioni. Quindi mettiamoci subito al lavoro. Ecco a voi la recensione di Aili. Destini di tenebra di Ilaria Marsili (che ringrazio per avermi inviato copia del libro!).
Titolo: Aili. Destini di tenebra
Autore: Ilaria Marsili
Serie: Aili #2
Editore: Selfpublishing
Pagine: 383
Ebook: € 0,99
Autore: Ilaria Marsili
Serie: Aili #2
Editore: Selfpublishing
Pagine: 383
Ebook: € 0,99
TRAMAAili, principessa di quello che un tempo era il regno del sud e Deam, re dei reami unificati, condividono un unico cuore. Legati dalla magia e dall'amore, la felicità per loro sembrava ormai a portata di mano e ogni pericolo finalmente lontano, ma la tanto agognata quiete rimane solamente un miraggio. Richiamando la tenebra il ragazzo ha attirato una terribile minaccia che mette in pericolo non solo la sua vita e quella della sua amata, ma quella di ogni singolo abitante del suo regno. La sabbia scorre nella clessidra. Il tempo stringe. A Iane e a Rimet non resta che sfoderare nuovamente le armi e affiancare la loro principessa, uniti in una corsa per la vita, dove i sentimenti non sempre sono di aiuto nel fare ciò che è giusto.
Ecco il secondo capitolo di una trilogia che ho avuto il piacere di iniziare l'anno scorso. Il primo libro era Aili. Destini intrecciati (QUI la recensione).
La storia di Aili riprende in maniera molto rocambolesca, con una ragazza in preda all'amnesia, un viaggio e una terribile aggressione, che ha però il pregio di riportare a galla i ricordi. Aili si ricongiunge con i suoi grandi amici, Rimet e Iane, ma la situazione è tutt'altro che risolta.
Non vorrei raccontarvi troppo della trama, perché le avventure di Aili, Deam, Iane e Rimet sono tante e collegate tra loro, e non vorrei rovinarvi la lettura, ma l'inizio mi è piaciuto moltissimo perché ti catapulta subito in una nuova avventura e ti fa incontrare nuovamente i vari personaggi.
Nel libro precedente avevo notato un struttura tripartita del racconto. In questo nuovo capitolo, l'autrice ha superato questo schema e creato un racconto più organico, con un unico filo conduttore, la Tenebra. Il racconto è un susseguirsi di avventure, scontri, battaglie, magie... Ogni tanto succedono anche un po' troppe cose tutte insieme e ci si perde un po', ma niente che non possa essere gestito. Apprezzo sempre nei fantasy che anche il lato romantico del racconto ci sia ma che non sia troppo presente, come in questo caso: il cuore di Aili è in tutto il romanzo, sentiamo il suo amore per Deam e la sua confusione per Iane, ma questo non schiaccia il resto del racconto, lo accompagna semplicemente.
E' un romanzo basato sulla fiducia, sull'amore e sul sacrificio. E' un lungo viaggio alla ricerca di se stessi, per capire chi si è. Da qui non possono non esserci dubbi e domande su quello che vuole veramente il nostro cuore. A queste domande viene data una risposta, anche se personalmente non sono convinta che queste siano così definitive. Ogni tanto la confusione che sentono Aili e gli altri si ritrova anche tra le righe del romanzo.
Le descrizioni sono sempre molto puntuali e precise, in ogni loro aspetto. Ma quello che mi piace sempre molto nei romanzi di Ilaria sono i personaggi. Aili, la protagonista, è forte e decisa; le succede di tutto, ma non si perde mai d'animo, è pronta al sacrificio ma non smette di combattere. Tra i protagonisti maschili, mi spiace, ma io continuo a preferire Iane a Deam. Deam è troppo insicuro, dubbioso, inoltre lo vedo sempre poco delineato, rimane sempre un po' sullo sfondo e risulta decisivo nella storia solo se messo in relazione con Aili. Iane invece è, diciamo, più autonomo e maturo come personaggio, mostra se stesso, le sue emozioni e i suoi sentimenti, utilizzando quasi solo il gioco di sguardi o il linguaggio del corpo. Inoltre il suo rapporto con Aili mi sembra più sincero e anche più naturale, rispetto a quello che Deam ha con la ragazza, che è invece più artificioso.
Rimet è assolutamente adorabile, ha l'atteggiamento da duro, ma alla fine è un cuore d'oro, è un amico sincero, pronto a tutto, anche a disattendere ai suoi doveri pur di aiutare il suo migliore amico. Inoltre in questo libro, dopo aver conosciuto la sua famiglia nel primo romanzo, scopriamo anche qualcosina di più su di lui e sul suo cuore.
Lo stile dell'autrice è efficace e molto piacevole, attento e fluido. Ogni tanto le descrizioni troppo puntuali hanno un po' rallentato la lettura, ma nel complesso l'ho trovato una lettura gradevole e divertente, con tanti punti di tensione e colpi di scena che mantengono più che viva l'attenzione.
Voto...
La storia di Aili riprende in maniera molto rocambolesca, con una ragazza in preda all'amnesia, un viaggio e una terribile aggressione, che ha però il pregio di riportare a galla i ricordi. Aili si ricongiunge con i suoi grandi amici, Rimet e Iane, ma la situazione è tutt'altro che risolta.
Non vorrei raccontarvi troppo della trama, perché le avventure di Aili, Deam, Iane e Rimet sono tante e collegate tra loro, e non vorrei rovinarvi la lettura, ma l'inizio mi è piaciuto moltissimo perché ti catapulta subito in una nuova avventura e ti fa incontrare nuovamente i vari personaggi.
Nel libro precedente avevo notato un struttura tripartita del racconto. In questo nuovo capitolo, l'autrice ha superato questo schema e creato un racconto più organico, con un unico filo conduttore, la Tenebra. Il racconto è un susseguirsi di avventure, scontri, battaglie, magie... Ogni tanto succedono anche un po' troppe cose tutte insieme e ci si perde un po', ma niente che non possa essere gestito. Apprezzo sempre nei fantasy che anche il lato romantico del racconto ci sia ma che non sia troppo presente, come in questo caso: il cuore di Aili è in tutto il romanzo, sentiamo il suo amore per Deam e la sua confusione per Iane, ma questo non schiaccia il resto del racconto, lo accompagna semplicemente.
E' un romanzo basato sulla fiducia, sull'amore e sul sacrificio. E' un lungo viaggio alla ricerca di se stessi, per capire chi si è. Da qui non possono non esserci dubbi e domande su quello che vuole veramente il nostro cuore. A queste domande viene data una risposta, anche se personalmente non sono convinta che queste siano così definitive. Ogni tanto la confusione che sentono Aili e gli altri si ritrova anche tra le righe del romanzo.
Le descrizioni sono sempre molto puntuali e precise, in ogni loro aspetto. Ma quello che mi piace sempre molto nei romanzi di Ilaria sono i personaggi. Aili, la protagonista, è forte e decisa; le succede di tutto, ma non si perde mai d'animo, è pronta al sacrificio ma non smette di combattere. Tra i protagonisti maschili, mi spiace, ma io continuo a preferire Iane a Deam. Deam è troppo insicuro, dubbioso, inoltre lo vedo sempre poco delineato, rimane sempre un po' sullo sfondo e risulta decisivo nella storia solo se messo in relazione con Aili. Iane invece è, diciamo, più autonomo e maturo come personaggio, mostra se stesso, le sue emozioni e i suoi sentimenti, utilizzando quasi solo il gioco di sguardi o il linguaggio del corpo. Inoltre il suo rapporto con Aili mi sembra più sincero e anche più naturale, rispetto a quello che Deam ha con la ragazza, che è invece più artificioso.
Rimet è assolutamente adorabile, ha l'atteggiamento da duro, ma alla fine è un cuore d'oro, è un amico sincero, pronto a tutto, anche a disattendere ai suoi doveri pur di aiutare il suo migliore amico. Inoltre in questo libro, dopo aver conosciuto la sua famiglia nel primo romanzo, scopriamo anche qualcosina di più su di lui e sul suo cuore.
Lo stile dell'autrice è efficace e molto piacevole, attento e fluido. Ogni tanto le descrizioni troppo puntuali hanno un po' rallentato la lettura, ma nel complesso l'ho trovato una lettura gradevole e divertente, con tanti punti di tensione e colpi di scena che mantengono più che viva l'attenzione.
Voto...
Alla prossima
Eliza
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Premi: se avete scelto di premiare il mio blog vi ringrazio con tutto il cuore! E' sempre bello veder riconosciuto il proprio lavoro. Tuttavia, per motivi di tempo e organizzazione non posso ritirarli!
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