Un libro...Un film..."Chocolat" di Joanne Harris
Buona sera amici lettori!
Oggi torna l'appuntamento mensile con la rubrica Un libro...Un film, nata dalla collaborazione con Valentina del blog Bett Davis Eyes...Ogni mese io e Valentina vi proporremo la recensione di un libro e della sua trasposizione cinematografica. Il libro/film che abbiamo scelto per ottobre è Chocolat di Joanne Harris...
Chocolat
di Joanne Harris
ed. Garzanti
pp. 338
€9,90
di Joanne Harris
ed. Garzanti
pp. 338
€9,90
TRAMAA Lansquenet, quieto villaggio al centro della Francia, la vita scorre placida. Un po' troppo placida: è una comunità chiusa, dove sono rimasti soprattutto anziani contadini e artigiani, dominata con rude benevolenza dal giovane curato Francis Reynaud. E' martedì grasso - una tradizione pagana avversata dalla chiesa - quando nel villaggio arrivano Vianne Rocher e la sua giovane figlia Anouk. La donna è assai simpatica, originale, sexy e misteriosa, forse è l'emissaria di potenze superiori (o magari inferiori). Vianne rileva una vecchia pasticceria, ribattezzata Le Celeste Praline, che ben presto diviene - agli occhi del curato - un elemento di disordine. Anche perchè Vianne non frequenta la chiesa ma inizia ad aiutare a modo suo chi si trova in difficoltà: il solitario maestro in pensione Guillaume, l'adolescente ribelle Jeannot, la cleptomane Josephine, l'eccentrica Armande. Ben presto il tranquillo villaggio diventa più disordinato, ribelle e soprattutto felice. E lo scontro tra Benpensanti e Golosi, tra le delizie terrestre offerte di Vianne e quelle celesti promesse da padre Reynaud, tra Carnevale e Quaresima, diventa inevitabile.
RECENSIONE
Il cambiamento è nell'aria. Il vento improvvisamente sale e porta con se novità. Questo accade quando Vianne e sua figlia Anouk arrivano nel villaggio di Lansquenet. E sono un bel cambiamento. Il villaggio ruota infatti intorno alla chiesa di San Jerome e al suo curato, Francis Reynaud. Tutti vanno in chiesa la domenica, rispettano i santi e le festività, digiunano durante la Quaresima. L'arrivo delle due sconosciute porta presto lo scompiglio. Vianne non solo non va in chiesa, ma apre nella piazza centrale del paese una cioccolateria. Inizia quindi una guerra, nascosta da una patina di perbenismo, tra il digiuno e la golosità, tra la tradizione e la novità, tra il curé Reynaud e Vianne.
Chocolat è un libro ricco di spunti e curiosità, in cui il cioccolato è un silenzioso co-protagonista. In ogni pagina si sente il suo aroma dolce e amaro, come dolce e amaro è in fondo il libro stesso. E' un romanzo dei contrasti: Chiesa e Paganesimo, digiuno e golosità, astinenza e lussuria, uomo e donna.
Lansquenet è un piccolo villaggio ripiegato su se stesso, chiuso nelle sue tradizioni. Gli estranei sono visti con sospetto, e, nel caso degli zingari, con un malcelato disprezzo. I suoi abitanti sono maschere abbastanza tipiche, quasi anonime, il curato rigido e severo, le pettegole, il marito violento, la moglie succube, la vecchia un po' svitata. Il cambiamento arriva quando gira il vento e Vianne si trasferisce in paese.
Ho trovato difficile inserire in questo quadro padre Francis Reynaud. La sua è sicuramente l'opposizione più forte contro Vianne, ma c'è in lui anche un'attrazione, quasi malsana, nei confronti della donna.
Chocolat è un libro da mangiare in un sol boccone, caldo come la cioccolata che Vianne serve ai suoi avventori, forte ed esotico come Roux e gli zingari che risalgono il fiume. La narrazione scorre abbastanza veloce, alternandosi tra il racconto di Vianne e quello di Padre Reynaud, in un continuo incontro e scontro di parti. E' un romanzo pieno e dolce, che ti avvolge nel calore delle sue pagine.
Voto...
Volete leggere la recensione di Valentina del film Chocolat di Lasse Hallström, con Juliette Binoche, Alfred Molina, Johnny Depp? Seguite il link qui sotto!!
http://bettedaviseyes-recensionifilm.blogspot.com/2013/11/un-libroun-film-chocolat.html
Ala prossima
Eliza
Chocolat è un libro ricco di spunti e curiosità, in cui il cioccolato è un silenzioso co-protagonista. In ogni pagina si sente il suo aroma dolce e amaro, come dolce e amaro è in fondo il libro stesso. E' un romanzo dei contrasti: Chiesa e Paganesimo, digiuno e golosità, astinenza e lussuria, uomo e donna.
Lansquenet è un piccolo villaggio ripiegato su se stesso, chiuso nelle sue tradizioni. Gli estranei sono visti con sospetto, e, nel caso degli zingari, con un malcelato disprezzo. I suoi abitanti sono maschere abbastanza tipiche, quasi anonime, il curato rigido e severo, le pettegole, il marito violento, la moglie succube, la vecchia un po' svitata. Il cambiamento arriva quando gira il vento e Vianne si trasferisce in paese.
"E poi il vento, il vento di carnevale soffiava ancora, portando con se l'odore indefinito di fritto, di zucchero filato e di polvere da sparo, l'odore caldo e pungente delle stagioni che cambiano, che fa prudere le mani e battere più forte il cuore...Per una volta, dunque, ci fermiamo. Per una volta. Finchè il vento non girerà."Il suo arrivo sconvolge nel bene e nel male gli abitanti: c'è chi trova nella cioccolateria non solo un caldo luogo di rifugio, ma anche un'occasione per rimettersi in gioco e per dare una svolta ad una vita oramai stantia, infelice; ma c'è anche chi disprezza tutto ciò che Vianne rappresenta, come Caroline e le sue comari.
Ho trovato difficile inserire in questo quadro padre Francis Reynaud. La sua è sicuramente l'opposizione più forte contro Vianne, ma c'è in lui anche un'attrazione, quasi malsana, nei confronti della donna.
"Almeno Vianne Rocher non è un'ipocrita che usa le parole di Dio per la salire la scala sociale. Eppure il pensiero - che suggerisce come si accende una simpatia, anche un'inclinazione che un uomo nella mia posizione non può concedersi - è un'ulteriore pericolo. Non posso permettermi di avere simpatie."Vianne è una donna forte e impulsiva, sembra sappia sempre cosa fare, ma non è così: lei muta come muta il tempo, improvvisa e imprevedibile. Eppure l'ho trovata anche egoista, soprattutto nei confronti di Anouk: la trascina qua e là, nonostante la figlia sembra voglia finalmente fermarsi. Il suo è un bisogno di movimento, continuo e irrefrenabile, eredità della madre, anche lei una girovaga in fuga dall'Uomo Nero, mitica figura dei tarocchi che Vianne rivede nel curato.
Chocolat è un libro da mangiare in un sol boccone, caldo come la cioccolata che Vianne serve ai suoi avventori, forte ed esotico come Roux e gli zingari che risalgono il fiume. La narrazione scorre abbastanza veloce, alternandosi tra il racconto di Vianne e quello di Padre Reynaud, in un continuo incontro e scontro di parti. E' un romanzo pieno e dolce, che ti avvolge nel calore delle sue pagine.
Voto...
Volete leggere la recensione di Valentina del film Chocolat di Lasse Hallström, con Juliette Binoche, Alfred Molina, Johnny Depp? Seguite il link qui sotto!!
http://bettedaviseyes-recensionifilm.blogspot.com/2013/11/un-libroun-film-chocolat.html
Ala prossima
Eliza
3 comments
E io che mi ero rifiutata di vedere il film....ora mi leggerle anche il libro XD
RispondiEliminaIo prima di leggerlo pensavo, o è uguale al film e quindi mi annoio, o è diverso ma mi fa venire i nervi perchè non c'entra niente...In realtà è simile al film ma con differenze importanti che ti fanno venire la curiosità di leggere!^^
EliminaAdoro Joanne Harris, il suo stile fresco, delicato, vellutato e romantico. Un'autrice con i contro fiocchi!! Io ho letto anche il seguito "Il giardino delle pesche e delle rose", non dico che sia un capolavoro, anche perchè, a parer mio è più bello chocolat, ma il suo stile è capace di rubare il cuore del lettore, di fargli saggiare l'atmosfera, di sentire i profumi e sembra quasi di vivere dentro le sue parole, e dentro la storia. Unica.
RispondiEliminaUn bacio!!
by Roberta
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Mi raccomando ci conto. un bacione.
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