Teaser Tuesdays #46
Teaser Tuesdays è una rubrica, ideata dal blog Should Be Reading, con la quale vi presenterò, ogni settimana, un breve brano tratto dal libro che sto leggendo in quel momento. Per partecipare basta seguire queste semplici regole:
- Prendi il libro che stai leggendo
- Apri una pagina a caso
- Trascrivi un breve pezzo, facendo attenzione a non fare spoilers
- Riporta titolo e autore del libro
Il teaser di questa settimana è tratto da un libro che in realtà non ho ancora iniziato, ma è già pronto per essere aperto nel pomeriggio, non appena rientro a casa. Si tratta de Il segreto del Grace College di Krystyna Kuhn...
Per un secondo regnò la quiete. Un silenzio confuso, in cui tutti ascoltarono il lungo grido che risuonava tra i monti. Nemmeno i latrati rochi del cane riuscirono a soverchiarlo. Quindi si udirono delle voci concitate; alcune ragazze strillarono come matte e l’agitazione presto si trasformò in panico. Tom saltò giù dal bidone e corse verso il pontile, imitato da gran parte degli studenti.
Le assi rimbombarono sotto i loro piedi, la ringhiera vacillò pericolosamente e per un attimo sembrò che le tavole potessero andare in frantumi da un momento all’altro. Tuttavia, come per miracolo, il pontile resse il peso della folla che, arrivata in fondo, fissò il lago. Si era alzato un forte vento.
«È successo qualcosa!» Anche David balzò in piedi e seguì gli altri.
Julia restò seduta. Chiuse gli occhi e non si mosse.
Ascoltò la paura che le volteggiava sopra la testa come i rapaci della prima sera, quando Alex li aveva portati in quella valle isolata.
Dove sono finiti gli uccelli? si domandò. Non li aveva più rivisti. Mai più. Mai più rivisti.
Poi pensò ai pesci.
Vide i loro occhi spenti davanti a sé. Immaginò il lago che straripava dei loro corpi freddi e senza vita.
Il lago è morto, aveva detto Robert.
La sua voce non era forse velata di nostalgia?
Un urlo le vibrò nelle orecchie. No, non aveva nulla a che fare con lei. Altrimenti l’avrebbero chiamata, giusto?
Si accoccolò sul divano. Sentì le molle rotte contro la schiena e scrutò l’oscurità dentro di sé.
Fin da piccolo, Robert era stato in bilico sul confine sottile che separa realtà e fantasia. Sempre sul punto di scivolare. La mamma temeva che si sarebbe rifugiato in un mondo tutto suo, fatto di visioni e fantasticherie. Julia però non ci aveva mai creduto. Era solo una storia inventata dalla mamma per giustificare il fatto che, ogni tanto, il suo pupillo si rintanava negli angoli oscuri della propria mente, dove non esisteva più nessun controllo.
Non ci aveva mai creduto e aveva fatto bene.
«Julia!» Qualcuno s’inginocchiò davanti a lei. Alzò gli occhi. Era Chris. «Julia, mi senti? Perché te ne stai seduta qui? Robert si è buttato in acqua! Julia, devi aiutarci! Tuo fratello sa nuotare? Julia!»
Lentamente, molto lentamente, le parole si fecero strada nella sua coscienza. Julia si sforzò di tornare al presente. Robert non nuotava male, ma aveva sempre odiato a morte le gare cui lo sfidava papà. Ma perché Chris voleva saperlo? «È… Detesta l’acqua!» Iniziò a tremare.
«Credo stia nuotando verso il Green Eye», urlò una ragazza.
Ho questo libro da parecchio e credo sia arrivato il momento di iniziarlo!! Se l'avete letto mi dite come vi è sembrato?
Alla prossima
Eliza
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Premi: se avete scelto di premiare il mio blog vi ringrazio con tutto il cuore! E' sempre bello veder riconosciuto il proprio lavoro. Tuttavia, per motivi di tempo e organizzazione non posso ritirarli!
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