Recensione: La viaggiatrice di O - Elena Cabiati
Buongiorno amici lettori!
In questo pomeriggio temporalesco (ieeeeee!!) vi propongo una nuova recensione. Il libro che ho appena terminato è La viaggiatrice di O di Elena Cabiati.
Gala non è una strega come le altre. E non solo perché non ha nessuna voglia di seguire le lezioni della scuola di O, ma soprattutto perché riesce a portare a termine le missioni che le vengono affidate senza nessuno sforzo, visto che i suoi poteri sono infinitamente superiori rispetto a quelli dei suoi coetanei. Ma questa volta è diverso: deve recarsi a Venezia, alla fine del XVIII secolo, per scongiurare un terribile attacco dei Negromanti. E avrà così modo di scoprire il motivo per cui i suoi genitori sono stati banditi da O quando lei era soltanto una bambina.
Recensione
Si lo ammetto, ho acquistato questo libro per la sua bella copertina e per la curiosità di conoscere questa nuova streghetta, Gala, che viaggia per il tempo.
Ci sono tutti gli ingredienti per una bella storia: una città magica in una città comune, una società di maghi e streghe, una giovanissima strega con poteri eccezionali, un maestro saggio e scontroso, oscuri personaggio che tramano nel buio. Certo, la mente non può che correre ad Harry Potter, quindi poche novità, però l'idea c'è. Il problema è che non si va oltre.
L'idea di una società magica che vive in simbiosi con i comuni mortali è carina e sempre vincente, ma non viene poco sviluppata. Anche l'ambientazione torinese è appena accennata, e, tolti alcuni cenni a piazze e monumenti, sembra quasi si tratti di una città qualsiasi senza una reale connotazione; invece Torino è la città magica per eccellenza. Le scene ambientate a Venezia mi hanno fatto pensare più alla Venezia turistica di oggi che a quella del XVIII secolo.
Passiamo ai personaggi. Io di solito ai protagonisti mi affeziono, gioisco con loro, mi preoccupo se le cose vanno male, spero per un lieto fine. Gala. invece, l'ho proprio detestata. Capisco la difficoltà di non avere con se i genitori e di avere invece tutti quei poteri magici, però l'ho vista solo come una ragazzina testarda e piena di se, che riesce nelle missioni più per fortuna che per reale bravura. Anche perchè, a ben vedere, non è che usa moltissimo la magia (ma a cambiare abito è bravissima).
Un personaggio che, invece, mi è piaciuto di più è quello di Aron, però appare poco e, e forse qui sta il suo bello, rimane misterioso: da dove viene? Che cos è veramente?
Questo romanzo nasce come libro per ragazzi (almeno così ho capito, perchè nei varo cataloghi non è specificato), ma, a maggior ragione, l'ho trovato poco avvincente e coinvolgente, e soprattutto piatto, senza il giusto guizzo nei momenti di azione.
Aveva diverse aspettative su questo libro, ma purtroppo sono rimasta in parte delusa.
Voto...
Alla prossima
Eliza
Ci sono tutti gli ingredienti per una bella storia: una città magica in una città comune, una società di maghi e streghe, una giovanissima strega con poteri eccezionali, un maestro saggio e scontroso, oscuri personaggio che tramano nel buio. Certo, la mente non può che correre ad Harry Potter, quindi poche novità, però l'idea c'è. Il problema è che non si va oltre.
L'idea di una società magica che vive in simbiosi con i comuni mortali è carina e sempre vincente, ma non viene poco sviluppata. Anche l'ambientazione torinese è appena accennata, e, tolti alcuni cenni a piazze e monumenti, sembra quasi si tratti di una città qualsiasi senza una reale connotazione; invece Torino è la città magica per eccellenza. Le scene ambientate a Venezia mi hanno fatto pensare più alla Venezia turistica di oggi che a quella del XVIII secolo.
Passiamo ai personaggi. Io di solito ai protagonisti mi affeziono, gioisco con loro, mi preoccupo se le cose vanno male, spero per un lieto fine. Gala. invece, l'ho proprio detestata. Capisco la difficoltà di non avere con se i genitori e di avere invece tutti quei poteri magici, però l'ho vista solo come una ragazzina testarda e piena di se, che riesce nelle missioni più per fortuna che per reale bravura. Anche perchè, a ben vedere, non è che usa moltissimo la magia (ma a cambiare abito è bravissima).
Un personaggio che, invece, mi è piaciuto di più è quello di Aron, però appare poco e, e forse qui sta il suo bello, rimane misterioso: da dove viene? Che cos è veramente?
Questo romanzo nasce come libro per ragazzi (almeno così ho capito, perchè nei varo cataloghi non è specificato), ma, a maggior ragione, l'ho trovato poco avvincente e coinvolgente, e soprattutto piatto, senza il giusto guizzo nei momenti di azione.
Aveva diverse aspettative su questo libro, ma purtroppo sono rimasta in parte delusa.
Voto...
Alla prossima
Eliza
2 comments
Avevo letto La viaggiatrice di O e come te ne sono rimasta delusa. Avevo alte aspettative perché la trama è sufficientemente interessante. Anch'io, però, ho rilevato una po' di superficialità nell'ambientazione e anche Gala, insomma... non mi ha dato particolare soddisfazione. Però ho avuto l'impressione che se fossi stata più piccola, avrei trovato la lettura più piacevole.
RispondiEliminaConcordo anch'io: mi ha coinvolto proprio poco. =/
Si forse se lo avessi letto da piccola mi sarebbe piaciuto di più, anche se la mancanza di ritmo per me è comunque evidente...Non so, io mi sono proprio poco divertita...
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Premi: se avete scelto di premiare il mio blog vi ringrazio con tutto il cuore! E' sempre bello veder riconosciuto il proprio lavoro. Tuttavia, per motivi di tempo e organizzazione non posso ritirarli!
Avete un'opinione diversa dalla mia? Volete consigliarmi un buon libro? Cercate informazioni? Allora questo è il posto giusto per voi...Commentate!^^