Chi ben comincia... #29
Chi ben comincia...è la rubrica, creata da Alessia del blog Il profumo dei libri, con la quale vi presento l'incipit di un libro preso a caso dalla mia libreria. Ecco le regole della rubrica:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
Il libro di questa settimana è nella mia libreria da un bel po' (mi pare sia uscito nel 2010-2011 e io l'ho preso forse qualche mese dopo l'uscita...Ma lo spolvero tutte le settimane!!), ma ancora non ho avuto modo di leggerlo. Si tratta de Il segreto del Grace College di Krystyna Kuhn...
Lo stridore dei freni riscosse Julia dal dormiveglia. Erano a un’altitudine di quasi duemila metri e il fuoristrada stracarico pareva gemere a ogni curva. Non c’era da meravigliarsi: la Land–Rover s’inerpicava lungo i tornanti scoscesi da più di un’ora, ed evidentemente non era più nuovissima.
L’ultimo spenga la luce! La mamma lo diceva sempre, ogni volta che uscivano di casa. In effetti, Julia aveva l’impressione che, non appena avevano lasciato Fields – un paesino sperduto sulle Montagne Rocciose –, qualcuno avesse spento il sole.
Guardò fuori del finestrino impolverato. Si vedeva solo un breve tratto della strada che serpeggiava lungo la montagna, una striscia d’asfalto grigio e umido che scintillava nella luce fioca dei fari. I profili delle conifere che fiancheggiavano la carreggiata si stagliavano contro il cielo buio.
Julia non aveva mai visto alberi così alti. Le loro cime si protendevano, minacciose, lasciando a malapena intravedere le stelle. Era un comitato d’accoglienza piuttosto inquietante, la cui presenza aveva un unico scopo: proteggere la valle dagli intrusi.
Intrusi come lei?
Oppure come i rapaci che volteggiavano sopra gli alberi, pronti ad avventarsi sull’auto che disturbava la quiete della loro zona di caccia?
I fari illuminarono un cartello sul bordo della strada.
ATTENZIONE!
CADUTA MASSI
Poco dopo, il bosco alla loro sinistra si diradò e una roccia allungata ostruì la visuale; per un attimo, a Julia sembrò che l’auto ci stesse andando a sbattere contro. Poi la Land–Rover sterzò bruscamente verso una profondissima gola. Lei fu schiacciata contro il sedile mentre la vettura procedeva a scossoni lungo il ponte, probabilmente fatto di tavole di legno. Davanti a lei, Robert sbattećontro il poggiatesta del passeggero, ma non si svegliò.
Accidenti, le si era intorpidita la gamba, anzi le pareva di non averla più. Provò a muoverla e urtò qualcosa di morbido. L’enorme cane nero ai suoi piedi la fissò con occhi aggressivi e ringhiò piano.
«Scusa, Ike», sussurrò Julia per rabbonirlo.
Lei non era un’amante della natura. Era nata in città.
Ma non doveva pensarci.
Non ora.
Non più. Julia Frost e suo fratello Robert, di un anno più giovane, viaggiavano da due giorni verso il Grace College, situato nell’omonima valle sulle Montagne Rocciose.
La copertina di questo libro mi piace un sacco! Spero che anche la storia sia bella! Lo devo leggere! Anzi, appena finito qui, lo metto tra i primi della pila!
Alla prossima
Eliza
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